ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10689

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 499 del 09/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10689
presentato da
BORDO Franco
testo di
Venerdì 9 ottobre 2015, seduta n. 499

   FRANCO BORDO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   l'ufficio di esecuzione penale esterna di Pavia (UEPE), fino al 2005 denominato centro di servizio sociale per adulti, istituito in attuazione dell'ordinamento penitenziario, è uno dei 5 uffici presenti nella regione Lombardia che dipendono dall'amministrazione penitenziaria. Ha competenza sul territorio della provincia di Pavia e, in forza del decreto legislativo n. 491 del 1999, su ventidue comuni dell’hinterland milanese, associati al tribunale di Pavia;
   dal punto di vista organizzativo è, ad oggi, composto da 14 unità, di cui 7 funzionari di servizio sociale, 3 operatori amministrativi, una telefonista, tre operatori di polizia penitenziaria;
   l'UEPE, nel sistema dell'esecuzione penale e della sicurezza sociale, svolge un'importante funzione finalizzata alla elaborazione e al rafforzamento di progetti di inclusione sociale destinati a persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria;
   i principali ambiti di intervento riguardano:
    a) interventi di aiuto, anche attraverso percorsi di reinserimento socio-lavorativo e terapeutici, e controllo del rispetto delle prescrizioni imposte dalla magistratura di sorveglianza ai condannati in regime di esecuzione penale esterna (affidati, detenuti domiciliari, semiliberi) e misure di sicurezza (liberi vigilati);
    b) l'espletamento di indagini sociali per la magistratura di sorveglianza e ordinaria e per gli altri U.E.P.E. dislocati sul territorio nazionale;
    c) predisposizione dei programmi di trattamento a favore degli imputati richiedenti la messa alla prova ai sensi della recente legge n. 67 del 2014;
    d) sostegno/controllo degli imputati ammessi alla prova e dei condannati sottoposti al lavoro di pubblica utilità;
    e) svolgimento delle verifiche dell'idoneità del domicilio ai sensi della legge n. 199 del 2010 e successive modifiche, cosiddetto «svuota carceri»;
    f) l'attività di osservazione e trattamento presso gli istituti penitenziari di Pavia, Vigevano e Voghera;
    g) partecipazione ai tavoli di programmazione e co-progettazione con la rete delle risorse pubbliche e del privato sociale presenti sul territorio;
   tali funzioni sono necessarie per raggiungere quanto previsto dal legislatore in materia di misure alternative alla detenzione e pertanto alla riduzione della popolazione carceraria;
   l'UEPE di Pavia, nonostante le ripetute richieste di intervento agli organi superiori, continua a operare in difficili condizioni lavorative ed organizzative determinate dalla grave e perdurante carenza di organico; gli assistenti sociali previsti in pianta organica sono complessivamente 21, mentre ne risultano in servizio 7 tra cui uno con funzioni di direttore reggente, uno con funzioni di capo aerea di servizio sociale con carico di lavoro pieno e uno in regime di part-time al 90 per cento;
   il carico di lavoro, anche a fronte delle recenti disposizioni normative, è in costante aumento e, alla data del 28 settembre 2015, ha raggiunto 940 casi, cioè quasi 140 casi per assistente sociale;
   l'ufficio, fino al 31 dicembre 2015, potrà avvalersi del contributo, con un ridotto monte ore mensile, di tre esperti assistenti sociali (già progetto master finanziato da cassa ammende) e di uno psicologo ex articolo 80;
   un così elevato numero di casi per ogni operatore non è funzionale essendo difficile in queste condizioni esercitare un effettivo servizio di assistenza sociale, ma anche di controllo e monitoraggio sulla pericolosità sociale dei soggetti, rischiando di compromettere la sicurezza dei cittadini;
   nell'ambito della riorganizzazione del Ministero della giustizia sarebbe non comprensibile e disfunzionale sacrificare il presidio territoriale pavese e soprattutto il lavoro di rete costruito negli anni con i vari servizi pubblici e privati –:
   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di adeguare numericamente il personale di servizio sociale e amministrativo così come previsto in pianta organica e secondo le previsioni di cui all'articolo 7 della legge n. 67 del 2014;
   quali iniziative intenda assumere il Ministro per far sì che l'ufficio UEPE di Pavia possa garantire la sua funzione valutando anche la stabilizzazione degli esperti di servizio sociale, già selezionati nell'ambito del progetto master o perlomeno una conferma della attuale collaborazione;
   se si intenda valutare l'assegnazione di personale proveniente da altri enti attraverso procedure di mobilità al fine di alleviare rapidamente le deficienze di organico;
   alla luce della riorganizzazione del Ministero della giustizia richiamata in premessa, quali iniziative il Ministro intenda assumere per mantenere nella città di Pavia l'attuale sede di servizio con il proprio assetto organizzativo. (4-10689)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esecuzione della sentenza

esclusione sociale

ministero