ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10413

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 485 del 18/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 18/09/2015
Stato iter:
19/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/02/2016
BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/02/2016

CONCLUSO IL 19/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10413
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Venerdì 18 settembre 2015, seduta n. 485

   GAGNARLI e PAOLO BERNINI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   a giugno 2015 la Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha espresso la propria posizione ufficiale sugli animali detenuti in circhi e spettacoli viaggianti ed ha invitato i Governi di tutti gli Stati membri dell'Unione europea a proibire l'uso di animali esotici nei circhi mettendo in evidenza che la loro natura selvatica mal si sposa con la situazione di detenzione e cattività cui sarebbero costretti;
   sono già 9 gli Stati dell'Unione europea che hanno vietato l'uso di animali esotici, dei quali, solo qualche giorno fa è entrata a far parte anche l'Olanda, e altri 9 quelli che hanno limitato l'uso di alcune specie;
   in Italia, nonostante le diverse e numerose battaglie portate avanti fuori e dentro il Parlamento, l'utilizzo, degli animali negli spettacoli itineranti e nei circhi è ancora tutelato, grazie ad una legge di 50 anni fa (legge 337 del 1968) e anzi, promosso attraverso l'attribuzione, ogni anno, di finanziamenti che ammontano a circa 3 milioni di euro;
   l'ultimo sondaggio EURISPES 2015 ha rilevato che il 68,3 per cento degli italiani è contraria all'uso di animali nei circhi, ma nonostante questo significativo segnale, nessuna azione concreta è stata messa in atto dallo Stato centrale e le poche iniziative promosse al fine di arginare la presenza dei circhi con animali nel nostro Paese si devono solo a singoli comuni italiani;
   l'ultimo in ordine di tempo è il Comune di Arezzo che, il 14 settembre 2015 ha approvato un atto di indirizzo che dispone il divieto di attendamento di circhi e mostre viaggianti con animali selvatici o esotici al seguito;
   tale divieto, tuttavia, così come altri, rischiano di non poter essere effettivamente applicati in assenza di una normativa nazionale di riferimento;
   la detenzione, l'addestramento e l'esibizione di animali in spettacoli comporta sofferenze e maltrattamento agli animali; inoltre la loro vita in situazioni di detenzione e cattività è incompatibile con le loro caratteristiche etologiche e va senz'altro nella direzione opposta a quella della tutela del benessere animale che dovrebbe essere prerogativa di ogni Stato civile;
   il 24 settembre 2013 il Senato della Repubblica ha approvato, con parere favorevole del Governo, l'Ordine del giorno n. 9/01014/35 che impegna lo stesso a realizzare «nei prossimi provvedimenti, una riduzione progressiva dei contributi, a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo ad esercenti attività circense e spettacolo viaggiante con animali fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell'esercizio finanziario 2018»;
   inoltre, il decreto ministeriale 1o luglio 2014 recante «Nuovi criteri per l'erogazione e modalità per la liquidazione e l'anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163» non dispone il divieto ma si limita ad introdurre la valutazione dell'attività circense senza animali tra gli indicatori stimabili nel quadro dell'innovazione e della qualificazione dell'offerta –:
   a che punto sia l'adempimento dell'impegno preso dal Governo circa la revoca del finanziamento pubblico allo sfruttamento degli animali nei circhi, erogato ogni anno dal Ministero dei beni culturali, e se ritenga che questo possa essere effettivamente azzerato entro il 2018;
   se non intenda al più presto assumere iniziative normative volte a vietare l'utilizzo degli animali nei circhi, riconvertendo le attività circensi in attività che non prevedano l'utilizzo degli animali.
(4-10413)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 19 febbraio 2016
nell'allegato B della seduta n. 573
4-10413
presentata da
GAGNARLI Chiara

  Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante, fatto riferimento all'ordine del giorno n. 9/01014/345, approvato dal Senato il 24 settembre 2013, con parere favorevole del Governo, nel quale si impegna lo stesso a «prevedere nei prossimi provvedimenti una riduzione progressiva dei contributi, a valere sul fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, ad esercenti attività circense e spettacolo viaggiante con animali fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell'esercizio finanziario 2018», chiede di conoscere a che punto sia l'adempimento del Governo; se si ritenga di poter effettivamente azzerare entro il 2018 il finanziamento pubblico ai circhi con animali; se non si intenda assumere iniziative normative volte a vietare l'utilizzo degli ammali nei circhi.
  L'attività circense e di spettacolo viaggiante costituisce uno dei settori in cui interviene il fondo unico dello spettacolo (FUS) che rappresenta, attualmente, l'unica e sola fonte di sostegno pubblico da parte del Ministero a queste attività.
  Il finanziamento pubblico al settore trova il proprio fondamento normativo nella legge 18 marzo 1968, n. 337 (Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante), nella quale si afferma che «Lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore» (articolo 1).
  Per attuare le predette finalità, la legge ha previsto l'istituzione di un elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni da adottarsi con un decreto a firma del direttore generale dello spettacolo e del direttore generale della pubblica sicurezza del ministero dell'interno.
  L'elenco include, tra le attrazioni previste, i circhi equestri e ginnastici con la seguente descrizione: «Attrezzature mobili costituite principalmente da un tendone di misure diverse, sostenuto da pali centrali sotto il quale è collocata una pista su cui si esibiscono artisti, clown, ginnasti, acrobati, animali. Il pubblico che assiste è in genere collocato intorno alla pista» (sezione IV).
  Stante la legislazione vigente, l'amministrazione non può, pertanto, escludere dai contributi le imprese circensi che impiegano animali.
  Con il decreto ministeriale 1o luglio 2014 recante nuovi criteri per l'erogazione e modalità, per la liquidazione e l'anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, è stato modificato profondamente il sistema di calcolo e di valutazione dei contributi pubblici statali, basandolo sui criteri indicati nell'articolo 9, comma 1, del decreto legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112 (Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo), ovvero: l'importanza culturale della produzione svolta, i livelli quantitativi, gli indici di affluenza del pubblico, la regolarità gestionale degli organismi.
  Nell'ambito circense tale provvedimento ha tenuto conto anche delle indicazioni dell'ordine del giorno 9/1014/35, approvato dal Senato nella seduta del 24 settembre 2013, il quale – come richiamato dall'interrogante – raccogliendo sensibilità sempre più diffuse e condivise, ha impegnato il Governo a prevedere nei prossimi provvedimenti, una riduzione progressiva dei contributi a valere sul Fondo unico per lo spettacolo a esercenti di attività circense con animali, fino a pervenire al completo azzeramento dei contributi nell'esercizio finanziario 2018.
  Questa amministrazione, nel rideterminare i criteri per l'erogazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, ha introdotto graduali incentivi in favore di esercenti di attività circensi e di spettacoli viaggianti senza animali, nonché di esercenti di circo contemporaneo.
  Il citato decreto, infatti, ha inserito, nel quadro della innovazione e della qualificazione dell'offerta anche la produzione, la programmazione e la promozione di attività circensi senza animali, tra i fenomeni da osservare quali indicatori della qualità artistica (si vedano le tabelle 26 e 27 contenute nell'allegato B – Qualità artistica, del decreto).
  Seppure, quindi, la scelta di non esercitare più attività con animali rimanga ancora discrezionale, essa è incentivata come indicatore di qualità, con l'attribuzione di un punteggio positivo, utile nella determinazione del contributo.
  Il decreto non ha potuto prevedere alcun divieto per l'impiego di animali nell'esercizio dell'attività circense, in quanto, muovendosi nel quadro della legislazione vigente e quindi della legge n. 337 del 1968 già citata e costituendo disciplina di rango inferiore, non può che operare entro i limiti della vigente legge la quale, ad oggi, non vieta l'utilizzo di animali nei circhi.
  Si ritiene opportuno, però, evidenziare come si sia nel primo periodo di applicazione del decreto ministeriale 1o luglio 2014, costituito dal triennio 2015-2017 e che, quindi, solo più avanti sarà possibile verificare gli effetti del nuovo indicatore di qualità (riguardante specificatamente il circo senza animali), sull'utilizzo degli animali da parte degli esercenti circensi. Al momento, pertanto, non è possibile prevedere un effettivo azzeramento del contributo alle attività circensi senza animali entro la data indicata nell'ordine del giorno.
  Il decreto, comunque, auspica un incremento dei circhi senza animali e ha previsto, anche, una norma a salvaguardia degli animali, nel caso che un esercente circense decida di non utilizzare più animali nella propria attività; l'articolo 33, comma 4, del decreto stesso dispone che, in tal caso, la domanda di contributo debba essere corredata da idonea certificazione rilasciata dal Corpo forestale dello Stato, relativa al ricovero degli animali stessi presso strutture abilitate.
  Come anche evidenziato nell'interrogazione, la questione richiede uno specifico intervento normativo e, in tal senso, in Parlamento sono state già presentate diverse proposte di legge, tra cui anche da parte dell'Interrogante, che attendono di essere esaminate.
  Per quanto riguarda lo stanziamento per il 2015, va precisato che (diversamente da quanto indicato nell'interrogazione) il Fondo unico per lo spettacolo, pur destinando, complessivamente, alle attività circensi e di spettacolo viaggiante risorse finanziarie pari a euro 2.969.988,00, ha assegnato contributi alle attività circensi con uso di animali solo per una quota parte, pari a euro 1.229.068,00.
  Infine, va ricordato da ultimo che il Governo, in sede di esame alla Camera dei deputati del disegno di legge di stabilità (A.C. 3444), nella seduta del 19 dicembre scorso, ha accolto l'ordine del giorno 9/3444-A/229, presentato dallo stesso onorevole Bernini, in una riformulazione che lo impegna a «valutare l'opportunità di porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di escludere dall'accesso ai contributi previsti dal Fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, le attività circensi e di spettacolo viaggiante classificate dall'articolo 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337, che detengono o utilizzano o impiegano animali selvatici o riprodotti in cattività, sia autoctoni che alloctoni, nonché specie protette dalla normativa Cites».
  Alla luce degli orientamenti così manifestati dal dibattito parlamentare e delle motivazioni sopra illustrate, questo Ministero è pienamente disponibile nei confronti delle iniziative che il Parlamento vorrà adottare per modificare la normativa primaria ricordata in precedenza.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoDorina Bianchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spettacolo di animali

benessere degli animali

arti dello spettacolo