ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09798

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 540 del 14/07/2021
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/07/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/07/2021
Stato iter:
10/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/09/2021
TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/09/2021

CONCLUSO IL 10/09/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09798
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Mercoledì 14 luglio 2021, seduta n. 540

   FORNARO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   Gkn Driveline è una multinazionale leader nella produzione di semiassi ed elementi di trasmissione per il settore automotive. È nata sul finire dell'ottocento come produttore di viti e bulloni e poi si è sviluppata nei decenni, fino a contare 51 stabilimenti produttivi in 20 paesi per un totale di 27.500 dipendenti. Dal 2018 è stata acquistata da un fondo di investimento finanziario, Melrose Industries. In Italia ha due stabilimenti, uno a Brunico e uno a Campi Bisenzio;

   da quanto si apprende da fonti di stampa, i 422 dipendenti della Gkn Driveline di Campi Bisenzio sarebbero stati licenziati via pec il 9 luglio 2021, dopo aver fatto regolarmente il loro turno fino alla notte precedente. Alla notizia, i lavoratori si sono riversati davanti ai cancelli dell'azienda, dando il via a un presidio permanente;

   i 41 sindaci della provincia di Firenze stanno partecipando a turno al presidio: la chiusura dello stabilimento di Campi Bisenzio produrrebbe un enorme danno sociale ed economico, con conseguenze nefaste per tutto l'indotto e per il territorio fiorentino;

   da parte sua l'azienda ha motivato la decisione drastica, chiusura dello stabilimento senza il ricorso agli ammortizzatori sociali, con il crollo del fatturato atteso nel 2025 a fronte della crisi del settore automotive enfatizzata dalla pandemia;

   quello dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio è il secondo caso di chiusura di un'azienda al termine del blocco dei licenziamenti. Anche nel caso della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto i lavoratori sono stati avvisati dall'azienda attraverso una mail. Una modalità che, ovviamente, lascia senza parole lavoratori, sindacati e istituzioni locali;

   il tavolo del Ministero per lo sviluppo economico sulla vertenza della Gkn di Campi Bisenzio si terrà giovedì 15 luglio 2021 presso la prefettura di Firenze. È importante che già in quella sede la proprietà chiarisca quali sono le reali intenzioni sullo stabilimento e dia chiarimenti sulle motivazioni che hanno portato al licenziamento collettivo nonché sulla discutibile modalità con cui sono stati avvisati i lavoratori -:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda mettere in atto affinché la Gkn Driveline assicuri il mantenimento degli impegni sottoscritti da Governo, organizzazioni sindacali e associazioni delle imprese attraverso la firma dell'avviso comune del 30 giugno 2021, utilizzando strumenti alternativi ai licenziamenti, per trovare ogni forma di soluzione volta a dare continuità all'attività del sito produttivo e per salvaguardare il perimetro occupazionale.
(4-09798)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 10 settembre 2021
nell'allegato B della seduta n. 562
4-09798
presentata da
FORNARO Federico

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita anche la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante con l'atto in esame nel denunciare l'azione posta in essere dalla GKN, multinazionale della componentistica auto acquisita da un fondo finanziario, che ha manifestato la propria volontà di licenziare tutti i propri dipendenti dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), chiede al Governo come intenda concretamente attivarsi «per trovare una soluzione volta a dare continuità all'attività del sito produttivo e per salvaguardare il perimetro occupazionale».
  Com'è noto, la GKN di Firenze il 9 luglio 2021 ha comunicato ai propri lavoratori di aver avviato la procedura di licenziamento collettivo e di voler cessare l'attività dello stabilimento. Tale vicenda è stata seguita negli anni passati direttamente dalla regione Toscana, che, con numerosi interventi ha cercato di allentare le tensioni già sorte, al fine di mantenere i livelli occupazionali e garantire il prosieguo dell'attività produttiva.
  Conseguentemente, ribadita la volontà della GKN di cessare l'attività dello stabilimento e di procedere al licenziamento di tutto il personale, il 15 luglio 2021, il Ministero dello sviluppo economico, come peraltro noto all'interrogante, ha convocato un nuovo incontro del tavolo presso la prefettura di Firenze.
  Nel corso della riunione il rappresentante della GKN ha manifestato la disponibilità aziendale a voler raggiungere un accordo, nel corso dei 75 giorni di durata della procedura di licenziamento, al fine di mitigare l'impatto sociale di tale scelta. Ha specificato altresì che la decisione di cessare l'attività produttiva è stata maturata alla luce della profonda trasformazione che sta attraversando il settore di riferimento.
  Sulla base delle proprie funzioni delegate dal Governo e concernenti le crisi aziendali, presiedendo la riunione, è stato evidenziato nel corso della riunione che la società ha avviato la ristrutturazione aziendale in modo unilaterale. Per tale ragione, anche alla luce delle richieste delle organizzazioni sindacali, sono stati invitati i rappresentanti aziendali a condividere il percorso di ristrutturazione con le istituzioni e con le parti sociali, al fine di addivenire a una soluzione idonea a salvaguardare i lavoratori coinvolti. Pertanto, si può confermare che si sta lavorando in tale direzione.
  In conclusione, si ricorda che il Governo, al fine di prevenire le delocalizzazioni, ha previsto apposite sanzioni per le aziende che delocalizzano qualora abbiano usufruito dei finanziamenti pubblici e ha adottato misure per difendere i marchi storici operanti nel nostro Paese. Inoltre, si stanno individuando tutte le possibili soluzioni per creare le condizioni per rendere meno oneroso lo svolgimento dell'attività d'impresa in Italia rispetto a quanto avviene in altri Paesi, attraverso la previsione di un quadro omogeneo di interventi normativi volti a difendere il tessuto produttivo italiano e ad attrarre gli investimenti.

Il Viceministro dello sviluppo economico: Alessandra Todde.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione d'attivita'

conseguenza economica

impresa in difficolta'