ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09605

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/06/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09605
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   ROSTAN. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

   in Italia è ancora troppo esiguo il numero di donne ai vertici di aziende private e istituzioni pubbliche, anche a tal fine la legge 12 luglio 2011, n. 120 e il decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251 hanno introdotto obblighi di equilibrio di genere nelle posizioni decisionali e negli organi di amministrazione e controllo;

   per quanto riguarda le società a controllo pubblico, non quotate, è intervenuto il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 recante «Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica», poi modificato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100; esso ha previsto, per quanto riguarda la disciplina sull'equilibrio di genere, una quota di genere che le pubbliche amministrazioni sono tenute a rispettare, individuata nella misura di almeno un terzo, nella scelta degli amministratori delle società controllate;

   il tema della parità di genere è all'attenzione anche della Banca d'Italia, che nel 2014 ha adottato le nuove Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche (circolare n. 285, in attuazione della direttiva 2013/36/UE cosiddetta CRD IV), stabilendo che la composizione degli organi con funzioni di supervisione strategica e con funzione di gestione delle banche sia adeguatamente diversificata, in termini di età, competenze, genere e provenienza geografica;

   nel mese di maggio 2021 si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche dell'Organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi (Oam) per un totale di 10 figure;

   l'Organismo è sottoposto alla vigilanza della Banca d'Italia, ma al Ministro dell'economia e delle finanze competono importanti poteri, come quelli riferiti all'approvazione dello statuto e dei regolamenti interni, nonché allo scioglimento degli organi di gestione e controllo qualora risultino gravi irregolarità nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni che regolano l'attività dello stesso Organismo;

   il regolamento elettorale prevede la costituzione di liste di candidati e successivamente un primo voto dall'elettorato attivo (iscritti negli elenchi tenuti dall'Oam) e un secondo turno con il voto degli appartenenti al consiglio dei partecipanti, che devono scegliere tra i candidati risultati eletti nella prima votazione;

   il consiglio dei partecipanti è composto dalle associazioni e federazioni rappresentative a livello nazionale delle categorie di soggetti operanti nel settore sul territorio italiano;

   nella elezione di maggio 2021 sono state presentate due liste di candidati in cui era presente una sola candidata donna per il comitato di gestione;

   la candidata donna, classe 1982, è risultata eletta unitamente ad altri 5 candidati uomini rispettivamente alla classe 1949, 1943, 1956, 1951, sulla base dei voti ricevuti dall'elettorato attivo;

   tra questi cinque eletti, il consiglio dei partecipanti, al secondo turno, doveva votare i 4 membri di gestione e ha scelto tutti gli uomini over 65 anni, lasciando fuori l'unica eletta al primo turno;

   il risultato totale delle elezioni ha visto 10 uomini e nessuna presenza femminile nelle posizioni di vertice dell'Oam;

   quanto riportato è emblematico delle difficoltà connesse al pieno e sostanziale rispetto della disciplina vigente in materia di parità di genere, anche con riferimento ad organismi, come quello sopra richiamato, che esercitano funzioni di controllo e vigilanza in tema di attività finanziaria e creditizia –:

   di quali elementi disponga il Governo in ordine a quanto esposto in premessa e se non ritenga di valutare la sussistenza dei presupposti per adottare le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, finalizzate ad addivenire al pieno conseguimento degli obiettivi di parità di genere e anagrafica.
(4-09605)