ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09225

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 504 del 10/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: MINARDO ANTONINO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09225
presentato da
MINARDO Antonino
testo di
Lunedì 10 maggio 2021, seduta n. 504

   MINARDO. — Al Ministro della salute, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   continua a destare preoccupazione a livello internazionale la situazione relativa alla diffusione, in India, della pandemia da Covid-19, ormai completamente fuori controllo;

   il bollettino diramato dalle autorità indiane riporta 4 mila decessi e più di 414 mila nuovi casi di infezione nelle ultime ventiquattro ore. Peraltro, gli epidemiologi sostengono – a ragione – che i dati ufficiali siano ampiamente sottostimati e non tengano conto dei contagi e dei decessi verificati nelle aree rurali del Paese;

   secondo la comunità scientifica, la ferocia di questa nuova ondata sarebbe riconducibile a diversi fattori, tra i quali potrebbe avere un'incidenza significativa la variante virale B.1.167, comunemente nota come variante indiana. Sembrerebbe, infatti, che questa variante, comparsa nell'ottobre 2020, faccia capo a sua volta ad una famiglia di varianti, alcune delle quali presenterebbero una doppia mutazione, la E484Q e la L452R, che consentirebbe al virus di sfuggire agli anticorpi indotti dal vaccino o dall'infezione stessa;

   con ordinanze in data 25 aprile, 29 aprile e 6 maggio 2021 il Ministro della salute ha vietato l'ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che ne quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato in India, Bangladesh e Sri Lanka. Inoltre, le stesse ordinanze hanno previsto l'obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico per coloro che si trovavano già sul territorio nazionale e che avevano soggiornato o transitato nei predetti Paesi nei quattordici giorni antecedenti la pubblicazione delle ordinanze medesime;

   ciononostante, anche in seguito alle predette ordinanze, si sono registrati alcuni arrivi provenienti dall'india con centinaia di passeggeri;

   il primo di questi voli, con partenza da New Delhi, è atterrato a Fiumicino in data 29 aprile 2021 con 213 viaggiatori e dieci membri dell'equipaggio. Di questi, 86 sono risultati positivi al Covid-19: 23 sono stati rilevati immediatamente, nel corso delle attività di screening effettuate in aeroporto, mentre i restanti 63 sono stati individuati nei giorni successivi, nelle more del periodo di isolamento;

   c'è preoccupazione anche per la provincia di Latina, complice la scarsità di posti nei Covid Hotel e l'istituzione di una zona «rossa» a Bella Farnia, frazione di Sabaudia, dove sono centinaia gli appartenenti alla comunità indiana risultati positivi al virus;

   secondo il direttore generale dell'Asl di Latina, il nodo principale resterebbe quello degli irregolari che non verrebbero intercettati dalle attività di screening e monitoraggio: «attraverso l'aiuto dei capi religiosi – ha riferito il direttore generale – molti sono venuti a farsi il tampone, tra questi anche quelli anche in corso di regolarizzazione, ma non possiamo escludere che altri non si siano presentati affatto. Non ci hanno mai dato gli elenchi dei soggetti rientrati dall'india ed è per questo che continuiamo lo screening» –:

   se e quali iniziative di competenza intendano adottare, in aggiunta alle ordinanze sopra citate, al fine di tutelare il nostro Paese, che viene da mesi di limitazioni e restrizioni insostenibili, dalla preoccupante situazione epidemiologica che si registra nel subcontinente indiano;

   quali siano gli esiti dei sequenziamenti effettuati nel corso delle attività di screening e monitoraggio e se gli stessi abbiano individuato le mutazioni tipiche, maggiormente aggressive e diffusive, della variante B.1.617.
(4-09225)