ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08943

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 487 del 15/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: COSTA ENRICO
Gruppo: MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Data firma: 15/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI delegato in data 15/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08943
presentato da
COSTA Enrico
testo di
Giovedì 15 aprile 2021, seduta n. 487

   COSTA. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   la tratta ad alta velocità (TAV) Torino-Lione è un'infrastruttura di grande importanza, in quanto inserita all'intero delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T), fattore per lo sviluppo della libera circolazione delle merci e delle persone all'interno dell'Unione europea e quindi della sua competitività;

   la tratta internazionale tra Saint Jean de Maurienne (Francia) e Bussoleno (Italia) è di competenza di TELT (Tunnel euralpin Lyon Turin), il promotore pubblico italo-francese subentrato nel 2015 ad LTF (Lyon Turin ferroviaire). Questo tratto del progetto sta faticosamente andando avanti accumulando ritardi per lungaggini varie ed omissioni: basti pensare che il contratto di programma tra TELT e il Ministero, nei cui uffici giaceva dal 2017, è stato approvato dal Parlamento solamente nel dicembre 2020;

   la tratta di accesso in territorio italiano Torino-Bussoleno è invece ferma dal febbraio 2019, da quando l'allora ministro Toninelli smantellò l'Osservatorio per l'asse ferroviario Torino-Lione, non rinnovando l'incarico al commissario di Governo e richiese a Rete ferroviaria italiana competente sulla tratta, di sospenderne la progettazione;

   risulta palese che senza la realizzazione contestuale della tratta di accesso, l'intera linea Torino-Lione risulterebbe essere un'opera incompiuta, costringendo il tunnel di base a funzionare ad un terzo della sua potenziale capacità e rendendo l'investimento un improduttivo fallimento. Oltretutto, ciò avverrebbe in aperto contrasto con gli impegni assunti dal Governo italiano con l'Europa, la quale finanzierà più di metà della tratta internazionale;

   urge ricordare, infatti, che l'opera viene considerata dalla Commissione europea nella sua totalità e completa funzionalità e non solo limitatamente alla sezione transfrontaliera di valico e il direttore generale della mobilità e dei trasporti (DG MOVE), Herald Ruijters, ha scritto ai ministeri delle infrastrutture italiano e francese nell'ottobre 2020 proponendo l'adozione da parte della Commissione di una cosiddetta «decisione di esecuzione» ai sensi dell'articolo 47, paragrafo 2, del regolamento TEN-T (Regolamento UE n. 1315/2013) in merito sia alla tratta transfrontaliera che alle due tratte di competenza nazionale, con il fine ultimo di lavorare in modo congiunto anche per definire, oltre a dettagli tecnici, anche le modalità di cofinanziamento;

   il 29 gennaio 2021, su mandato del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il capo delegazione italiana, Paolo Foietta, ha incontrato il suo omologo francese, M.me Josiane Beaud, e i due hanno condiviso la necessità di predisporre in sede di conferenza intergovernativa un documento comune che formalizzi i requisiti tecnici comuni delle linee di accesso;

   in assenza della tratta italiana, come detto, l'intero progetto è a rischio e il cofinanziamento comunitario risulterebbe impossibile, ragion per cui è necessario un chiaro indirizzo dal nuovo Governo per ripartire nella progettazione, considerando anche la preoccupante assenza della Torino-Lione nella relazione illustrativa concernente l'individuazione degli interventi infrastrutturali allegata allo schema di decreto trasmesso nel gennaio 2021 dall'ex-Presidente del Consiglio Giuseppe Conte;

   l'ultima richiesta del capo delegazione italiana di ricevere indirizzi dal Governo, risalente a più di un mese fa, ad oggi risulta ancora inevasa –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti in premessa;

   quando intenda condividere i suoi indirizzi politici su questo tema prioritario, in modo da riavviare la progettazione da parte di Rfi ormai bloccata da oltre due anni e portare finalmente a compimento l'intero progetto, i cui lavori è previsto si concludano, dopo i ritardi di questi anni, non prima del 2032.
(4-08943)