ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOSACCO ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08298
presentato da
LOSACCO Alberto
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   LOSACCO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la direttiva 91/271/CEE, recepita dall'Italia con il decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie e trattamento delle acque reflue, secondo precise scadenze temporali;

   le inadempienze nell'attuazione della direttiva da parte dell'Italia hanno provocato una procedura d'infrazione europea aperta dalla Comunità europea dal 2011, nei confronti dell'Italia per l'assenza di un'adeguata rete fognaria nel comune di Porto Cesareo;

   nel 1979 l'Acquedotto Pugliese redigeva il progetto generale n. 15495/DT del 15 giugno 1979 per la costruzione della fognatura nera a servizio dell'abitato di Porto Cesareo La Strea e Torre Lapillo; dal 1979 Porto Cesareo ha visto realizzare il primo depuratore, mai entrato in funzione e abbandonato all'incuria. A distanza di 42 anni, dopo il completamento del secondo depuratore, si ritrova ad affrontare gli stessi problemi, questa volta da ricondurre alla mancata condivisione del recapito finale con il comune di Nardò;

   il comune Porto Cesareo dal 2007, di concerto con la regione Puglia, ha avviato un'attività di collaborazione con il comune di Nardò, tesa a rendere possibile l'allaccio della rete fognaria al depuratore di questa cittadina, i verbali sottoscritti e i protocolli d'intesa tra i due enti, anche se non contestati, non hanno portato, fino a oggi, ad alcuna soluzione circa l'attivazione dello scarico condiviso;

   con nota, 7 agosto 2020, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare esprimeva il proprio diniego alle deroghe richieste dalla regione Puglia per la realizzazione del progetto di riuso delle acque depurate al 100 per cento in agricoltura relativamente agli scarichi di Nardò-Porto Cesareo e Manduria-Sava;

   durante l'audizione svolta presso la V Commissione «Ambiente ed Ecologia» della regione Puglia, in data 8 febbraio 2021, è emerso che il depuratore è stato ultimato, collettato con lo scarico del comune di Nardò e collaudato, così come è emerso, altresì, che la rete fognaria di Porto Cesareo è stata ultimata per circa il 25 per cento dei lavori appaltati e che, in parte, è immediatamente attivabile e collettabile al sistema fognario per circa 700 utenze. Nel corso dell'audizione, gli uffici regionali e acquedotto pugliese hanno espresso la possibilità, previa deliberazione di giunta regionale, del rilascio di una autorizzazione provvisoria allo scarico nello stesso sito in cui già scarica da anni il comune di Nardò, il tutto in attesa che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare conceda la «deroga» e si possano avviare i lavori di realizzazione del progetto del riuso al 100 per cento delle acque depurate in agricoltura;

   sindaci enti ed associazioni dell'intero Salento e di tutta la regione Puglia hanno espresso il proprio sostegno alla battaglia di civiltà e di buon senso intrapresa dal comune di Porto Cesareo, che non vuole più essere etichettato quale paese inquinato ed illegale, auspicando, l'avvio di un percorso virtuoso di riscatto economico e civile, non più rinviabile –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, nell'immediato, a tutela dell'ambiente, della salute e dell'igiene pubblica, al fine di evitare l'apertura di ulteriori procedure di infrazione, in raccordo con la regione Puglia, il Commissario Straordinario e l'Acquedotto Pugliese; se abbia previsto il rilascio di una autorizzazione provvisoria al recapito finale di cui in premessa, che consenta, da subito, gli allacci al [sistema fognario delle opere ultimate e collaudate; se intenda indicare i tempi per il rilascio della deroga, ove ritenuta conforme alla normativa vigente, che potrà consentire l'avvio del progetto alternativo di riuso delle acque in agricoltura al 100 per cento con uno scarico in battigia per solo utilizzo emergenziale delle acque depurate dei comuni di Nardò e Porto Cesareo.
(4-08298)