ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 16/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08291
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da alcuni articoli pubblicati su Repubblica.it il 9 e il 10 febbraio 2021 — si apprende che al liceo classico Giulio Cesare di Roma la dirigente scolastica avrebbe censurato alcuni corsi proposti dagli studenti e da tenersi durante la «Settimana dello studente», una sorta di autogestione «istituzionalizzata» che prevede l'organizzazione di corsi, dibattiti e momenti di approfondimento durante la settimana dedicata alla formazione orizzontale e trasversale;

   in particolare la dirigente scolastica avrebbe vietato i corsi dedicati alla legge n. 194 del 1978, all'identità di genere e all'occupazione del regime fascista dei Balcani;

   così come denunciato dagli studenti del collettivo «Zero Alibi» la dirigente scolastica del liceo Giulio Cesare avrebbe ritenuto che fare un corso di informazione sull'interruzione volontaria di gravidanza, potrebbe «istigare le persone ad abortire», per quanto riguarda il corso sull'identità di genere, secondo la preside sarebbe irrealizzabile, perché l'«identità di genere non esiste» e rispetto al corso di storia dell'occupazione fascista dei Balcani la stessa preside avrebbe risposto che «non sarebbe stato svolto secondo un punto di vista oggettivo»;

   gli studenti avevano garantito di aver contattato, per ognuno dei tre corsi «bocciati», persone preparate ed esperte nei rispettivi campi, che sarebbero intervenuti ai corsi, con l'unico scopo di fare informazione;

   secondo la dirigente scolastica il programma sarebbe stato approvato dal collegio dei docenti dopo ampia discussione, anche se gli stessi docenti sostengono di aver ricevuto l'elenco delle lezioni alternative solo a ridosso dell'inizio della settimana dello studente e, peraltro, già modificato e privo dei tre corsi cancellati dalla dirigente;

   dopo un confronto tra studenti e insegnanti, è stata redatta una lettera firmata da quaranta professori del liceo che definiscono inaccettabile il richiamo ad un loro assenso in un atto da loro, stessi ritenuto grave, quando invece la preside avrebbe agito in autonomia, eliminando preventivamente i corsi da lei ritenuti «scomodi», esautorando di fatto il collegio dei docenti;

   secondo gli stessi docenti, le tematiche proposte dagli studenti e censurate dalla dirigente scolastica sono, e sono state anche in passato, oggetto di progetti e approfondimenti;

   per gli studenti si tratta di temi fondamentali, spesso non affrontanti a scuola, luogo che più di altri dovrebbe formarli come cittadini e cittadine consapevoli;

   la scuola dovrebbe essere un luogo di confronto, dibattito, riflessione e censurare la volontà degli studenti non rappresenta un corretto metodo educativo;

   a parere dell'interrogante è inammissibile che una dirigente scolastica censuri nell'ambito della settimana di autogestione studentesca le proposte avanzate dai ragazzi di fare un seminario di informazione sulla legge n. 194, sull'identità di genere e sull'occupazione fascista dei Balcani adducendo le motivazioni sopra riportate;

   sempre a parere dell'interrogante, la circostanza più sgradevole è il fatto che la dirigente scolastica abbia cercato di giustificarsi facendosi forte della decisione collegiale sul programma delle iniziative da parte del collegio dei docenti, mentre gli stessi docenti sostengono di essere stati informati solo successivamente all'azione censoria –:

   se risulti che l'ufficio scolastico regionale competente abbia promosso verifiche circa il comportamento della dirigente e la correttezza di tutti i passaggi compiuti, al fine di chiarire fino in fondo quanto accaduto al liceo Giulio Cesare, e se in ogni caso il Ministro interrogato intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché sia salvaguardata la libera iniziativa degli studenti, specie laddove siano promosse attività di formazione.
(4-08291)