ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08287

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: POTENTI MANFREDI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/02/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 24/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08287
presentato da
POTENTI Manfredi
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   POTENTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   in data 10 febbraio 2021, l'organo Primato Nazionale pubblicava un servizio della giornalista Francesca D'Anna il quale riportava informazioni di ricerche effettuate nel territorio ligure, e più precisamente in provincia di La Spezia, ove si trova un enorme inghiottitoio di circa 75 metri di profondità nel quale, durante i giorni della fine della seconda guerra mondiale, all'esito di due episodi, avvennero due eccidi ben documentati che coinvolsero almeno un centinaio di vittime militari;

   l'autrice dell'articolo, in cui si susseguono precisi riferimenti storici e testimonianze fotografiche, oltre a un resoconto delle missioni esplorative, intervista, tra gli altri, l'avvocato Emilio Guidi — storico che da anni si occupa di restituire una memoria sepolta da decenni di oblio nella «foiba» di Campastrino, questo il nome della piccola frazione nei pressi di Ricco del Golfo;

   la cavità fu scoperta nel 1972 e perlustrata per iniziative private negli anni 1992 e 2007. In questa ultima operazione fu coinvolto anche il professor Matteo Borrini, antropologo forense, oggi insegnante presso la «John Moores University» di Liverpool. Le ricerche, interrotte per la presenza di ordigni esplosivi nel cono di scarico, hanno accertato la presenza di resti di militari tedeschi ed italiani e senza volontà di entrare nelle tragiche dinamiche dei giorni della liberazione, ma al solo al fine di vedere applicata l'humana pietas, costituirebbe grande prova di civiltà non lasciare ammassati nella cavità ligure quei resti ma identificarli ed attivarsi per tumularli coinvolgendo istituzioni statali di onoranze ai caduti oltre la Volksbund Deutches Kriegsgraberfürsorge (Associazione per le tombe di guerra tedesca) che si occupa della registrazione dei morti tedeschi all'estero –:

   se e di quali informazioni sia in possesso il Governo;

   se e quali iniziative intenda assumere per assistere le operazioni di recupero, anche coinvolgendo istituzioni a ciò addette.
(4-08287)