ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/02/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 17/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08279
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   CIABURRO e CARETTA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in una lettera aperta, il presidente dell'ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie, Mauro Deidier, ha evidenziato numerose criticità ed opacità legate al progetto «Wolf Alps», atto a tutelare la presenza dei lupi sul territorio, ritirando il supporto al progetto da parte dell'ente da egli presieduto;

   come accuratamente documentato nella predetta lettera, il progetto Wolf Alps ha raccolto finanziamenti pubblici per 20 milioni di euro, a cui si aggiungono tutti i finanziamenti da parte di altri enti e partner più o meno istituzionali, con una serie di attività che sono andate quasi ad esautorare il Parco delle Alpi Cozie del personale necessario per svolgere tutte le sue altre funzioni;

   come desunto dai resoconti del progetto, nella sola prima fase del progetto Wolf Alps, il solo Parco Alpi Cozie aveva rendicontato il coinvolgimento nel progetto di 18 dipendenti su 50, con una spesa di 150.000 euro in consulenze professionali esterne, 453 giornate di lavoro del personale dedicate al lupo ed oltre 6.500 euro di missioni per la partecipazione a oltre 100 meeting differenti;

   osservando invece la rendicontazione generale del progetto, nella sua prima fase, si evincono numerose voci di spesa particolarmente gravose, come oltre due milioni di euro di spese per personale, oltre 130.000 euro spesi per meeting, hotel, rimborsi di carburante e pedaggi, oltre 170.000 euro di consulenze e servizi esterni, oltre 540.000 euro per espositori, fototrappole, videoproiettori ed attrezzature affini, nonché oltre 300.000 euro per altri prodotti di consumo, tutto questo limitatamente alla prima fase del progetto;

   nella distribuzione generale delle risorse, inoltre, figura un evidente sproporzione tra le risorse dedicate ai costi di progetto, studi e consulenze esterne, rispetto al sostegno effettivo alle attività pastorali, le quali sono chiaramente pregiudicate e messe a rischio da una proliferazione senza controllo ed a senso unico, con danni continui riversati sugli allevamenti;

   al netto della regolarità dei bandi e dei processi di selezione per le figure di project manager della comunicazione del progetto, è stato correttamente rilevato come tra i requisiti base per la posizione fosse richiesta una laurea generica, anziché lauree specifiche in ambiti legati alla comunicazione o esperienza ed attività legata al mondo giornalistico, con una serie di requisiti che vanno a restringere in modo particolare la rosa di candidati ammissibili;

   nella lettera in questione sono inoltre sollevate gravi evidenze circa la scarsa trasparenza e opacità della comunicazione legata al progetto Wolf Alps, sollevando numerose perplessità circa la tenuta del progetto;

   non solo la scarsità di controlli sulla proliferazione dei lupi incrementa i potenziali danni a carico delle popolazioni locali, ma gli stessi project manager del progetto Wolf Alps hanno più volte «scaricato» la gestione di eventuali ibridazioni, spesso risultato di scarsi controlli a monte, sulle amministrazioni locali;

   è ormai lapalissiano come, alla luce degli elementi delineati nella lettera e desumibili dalle prove empiriche, il lupo non sia più una specie strettamente a rischio di estinzione, come reso evidente anche dalle numerosi tensioni con il mondo rurale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti;

   se si intenda promuovere, per quanto di competenza, una verifica dei servizi ispettivi di finanza pubblica circa l'impiego delle risorse nell'ambito del progetto Wolf Alps e la trasparenza dello stesso, anche alla luce delle evidenze di cui in premessa;

   se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza per rielaborare i piani di gestione del lupo, anche mediante l'adozione delle deroghe previste dalla cosiddetta direttiva Habitat, per tutelare in modo più tempestivo le attività pastorali e le popolazioni rurali.
(4-08279)