ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08278

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 17/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08278
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   FRATOIANNI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal quotidiano «Il Tirreno» del 7 febbraio 2021 si apprende che una farmacista in provincia di Lucca si sarebbe rifiutata di fornire la cosiddetta «pillola del giorno dopo» a una donna che ne aveva fatto richiesta;

   esponenti dell'associazione «non una di meno» hanno denunciato tale episodio sostenendo che non essendo di fronte ad una pratica abortiva le farmacie sono obbligate a fornire il prodotto e se non disponibile immediatamente, a reperirlo nel più breve tempo possibile;

   la farmacista, invece, contravvenendo alle indicazioni dell'Aifa (Agenzia del farmaco) e ritenendole menzognere, si sarebbe rifiutata di vendere tale farmaco, sostenendo si tratti di un farmaco abortivo da non assumere con leggerezza;

   secondo l'Aifa, la cosiddetta «pillola del giorno dopo», è un contraccettivo di emergenza e non un abortivo e quindi non può essere esercitata l'obiezione di coscienza prevista dalla legge in altri casi. Peraltro, non è necessaria nemmeno la prescrizione medica;

   a parere dell'interrogante si è di fronte ad un episodio inaccettabile e le argomentazioni, secondo l'interrogante, moralistiche, addotte dalla farmacista che ha negato la vendita della «pillola ElleOne», nota anche come «pillola del giorno dopo», nulla hanno a che fare con la salute della donna e con il rispetto della attuale normativa in materia di interruzione della gravidanza, così come sorprende l'argomentazione della farmacista che sarebbe arrivata a paragonare alle legge razziali, le regole dell'Aifa;

   l'unico dato reale che emerge da questa vicenda è che si è contravvenuto alla legge e al codice deontologico, utilizzando argomenti non veritieri –:

   di quali ulteriori elementi sia in possesso il Ministro interrogato e quali iniziative di competenza intenda intraprendere affinché vengano effettuate tutte le verifiche necessarie in relazione ai fatti esposti in premessa e affinché episodi come quello citato in premessa non si abbiano più a ripetere e venga effettivamente affermato il diritto all'acquisto e al reperimento, nel più breve tempo possibile, della cosiddetta «pillola del giorno dopo» in tutte le farmacie del territorio nazionale nei termini previsti dalle attuali normative, che non prevedono elementi di discrezionalità da parte delle farmacie, dei suoi titolari e di chi vi lavora.
(4-08278)