ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08237

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08237
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   VALLASCAS. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   secondo le associazioni di categoria del settore delle costruzioni, l'ordinamento fiscale in materia di compravendita immobiliare presenterebbe alcune anomalie che, determinando un'apprezzabile disparità di trattamento, a seconda del venditore, tra immobili nuovi o ristrutturati e immobili «usati», introdurrebbe un elemento di convenienza economica nell'acquisto di questi ultimi e, viceversa, penalizzerebbe e renderebbe meno conveniente l'acquisto di edifici nuovi o ristrutturati ed efficientati;

   la citata anomalia sarebbe determinata dal differente regime fiscale che verrebbe applicato a seconda che il venditore sia un privato oppure un'impresa di costruzioni: in pratica chi compra l'usato dal privato, oltre ad essere esente da Iva pagherebbe una tassa di registro al 2 per cento o al 9 per cento sul valore catastale dell'abitazione, mentre chi acquista invece un immobile nuovo o riqualificato dall'impresa, pagherebbe l'Iva al 4' per cento o al 10 per cento sull'intero corrispettivo di vendita;

   questo stato di cose, secondo molti analisti del settore delle costruzioni, con particolare riguardo alla realizzazione di immobili ad uso abitativo, non stimolerebbe il mercato a orientarsi su prodotti immobiliari altamente performanti sotto il profilo energetico e strutturale;

   nel contempo, si ritarderebbe la ripresa di un comparto già gravemente colpito dalla crisi delle economie occidentali che, tra il 2008-2012, ha prodotto in Italia una contrazione degli investimenti in costruzioni (-25,8) per cento e in edilizia abitativa (-44,4 per cento);

   questa circostanza ridurrebbe, inoltre, gli effetti delle misure adottate nel nostro Paese per promuovere l'efficientamento energetico e la riqualificazione del patrimonio edilizio: misure urgenti in considerazione degli elevati indici di dispersione energetica e di emissioni clima-alteranti degli edifici di vecchia costruzione;

   a questo proposito è il caso di riferire che, secondo la Commissione europea, le case, gli uffici, i negozi e gli edifici in generale assorbono circa il 40 per cento del consumo energetico finale e sono causa del 36 per cento delle emissioni di gas serra;

   l'esigenza di stimolare il mercato su prodotti di nuova concezione ovvero riqualificare il già costruito dovrebbe essere maggiormente sentita nel nostro Paese che si caratterizza per la vetustà del patrimonio edilizio;

   secondo il 15o censimento Istat della popolazione e delle abitazioni del 2011 emergerebbe che il 53,7 per cento delle abitazioni avrebbe più di 40 anni: sarebbe stato costruito prima dell'entrata in vigore della legge n. 373 del 1976 per il contenimento del consumo energetico per usi termici degli edifici;

   un ulteriore 31 per cento del patrimonio abitativo sarebbe stato edificato nel ventennio successivo e il 7,4 per cento nel periodo 1991-2000; soltanto il restante 7,69 per cento sarebbe stato edificato dopo il 2001;

   anche per riattivare il mercato abitativo, in considerazione delle implicazioni e delle ricadute significative che l'edilizia potrebbe avere sull'intera economia, nella legge di stabilità 2016 è stata introdotta, limitatamente al biennio 2016-2017, una detrazione Irpef del 50 per cento dell'Iva corrisposta per l'acquisto di case in classe energetica A o B, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse –:

   se il Governo non ritenga opportuno, per quanto di competenza, adottare iniziative di natura normativa per stimolare, attraverso misure fiscali, il mercato degli immobili ad uso abitativo a orientarsi su prodotti altamente performanti sotto il profilo energetico e strutturale, rimuovendo l'attuale disparità di trattamento fiscale tra immobili di nuova costruzione o ristrutturati venduti direttamente dal costruttore o da chi ha realizzazione la ristrutturazione.
(4-08237)