ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08221

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: FERRO WANDA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/02/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 16/02/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/02/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08221
presentato da
FERRO Wanda
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   FERRO e CIRIELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   ci sono storie che nessuno vorrebbe mai leggere, storie così incredibili che non vorresti fossero vere, storie senza umanità, storie come quella di un bimbo di cinque anni, affetto da tetraparesi spastica distonica, che rischia di morire perché «non c'è budget»;

   Saverio G., il padre del bambino, che oggi si ritrova a combattere contro la burocrazia ha cominciato la sua battaglia personale da quando il figlio, a soli 20 giorni di vita, ha avuto un ictus che gli ha provocato un esteso danno cerebrale, costringendolo a cinque anni di cure e ricoveri, ovviamente fuori regione: «Nel suo primo anno di vita siamo stati per otto mesi al Bambin Gesù, da allora ogni anno mio figlio si deve sottoporre ad almeno quattro o cinque ricoveri di controllo. Tutto a nostre spese»;

   secondo quanto denunciato da Saverio, che ha presentato un esposto alla procura di Locri, il figlio ha bisogno della cannula tracheostomica salvavita, che deve essere cambiata ogni mese, ma l'ufficio protesico di Siderno (Reggio Calabria) ha fatto sapere che il presidio sanitario non è disponibile perché «Non c'è budget», nonostante tali presidi siano previsti, tra l'altro, dal programma operativo 2019-2021 redatto dalla stessa regione Calabria;

   secondo quanto riportato da fonti di stampa, l'episodio è avvenuto il 26 gennaio 2021 quando Saverio, con in mano tutta la documentazione redatta dal reparto di neuropsichiatria del policlinico «Agostino Gemelli» di Roma, si è presentato nell'ufficio dell'Asp che avrebbe dovuto fornirgli la cannula. Nella stessa assurda situazione di attesa, solo a Siderno, ci sarebbero oltre 200 persone;

   il bambino non ha bisogno solo della cannula, ma necessita di assistenza infermieristica specialistica, di riabilitazione logopedica e psicomotricità, ma anche prestazioni relative alle funzioni respiratoria e alimentare e prestazioni relative all'attività educativo-relazionale-ambientale;

   come si legge nell'esposto, «La sanità calabrese omette negligentemente di garantire detti servizi ed assistenza al bambino con la naturale conseguenza che il malato, rimane incurato mentre, i genitori patiscono un vero e proprio calvario ed umiliazioni, costretti a girovagare, senza meta, nei meandri della squallida burocrazia forse, ci chiediamo, creata ad arte per consentire la gestione clientelare del servizio pubblico e rendere impossibile l'accertamento di responsabilità penali ed amministrative»;

   tutto questo succede proprio mentre in questi giorni si è conclusa l'ennesima inchiesta giudiziaria a carico di sei dirigenti ed ex dirigenti dell'Asp di Cosenza che ha certificato bilanci falsi per milioni di euro e incarichi assegnati, sembrerebbe, con metodi clientelari;

   oltre alla denuncia all'autorità giudiziaria, in cui si chiede di individuare chi non abbia messo a bilancio i fondi necessari per fornire ai malati gravi terapie salvavita, Saverio ha chiesto un incontro sia al procuratore Luigi D'Alessio che al commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, e al direttore sanitario dell'Asp di Reggio Antonio Bray, al fine di chiarire «Chi è tenuto a controllare l'effettiva destinazione di questi fondi? Chi ha la responsabilità penale per il diritto di assistenza fin qui negato a mio figlio?»;

   una battaglia legale, ma soprattutto di civiltà in una regione, la Calabria, dove storie di questo genere dimostrano che in alcune aree della occidentalissima Italia il diritto alla salute esiste solo sulla carta –:

   se il Governo sia a conoscenza dei gravissimi fatti esposti in premessa e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, al fine di garantire i necessari presidi salvavita e le terapie riabilitative di cui il piccolo, e quanti come lui, necessitano, assicurando il fondamentale diritto alla salute riconosciuto dall'articolo 32 della nostra Costituzione.
(4-08221)