ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07355

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 353 del 19/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/12/2014
Stato iter:
09/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/10/2015

CONCLUSO IL 09/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07355
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Venerdì 19 dicembre 2014, seduta n. 353

   NICCHI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   Magliano e Sovana in Toscana, patrimoni storici ed archeologici italiani hanno subito ripetuti danneggiamenti in questi ultimi anni a seguito del maltempo;
   a Magliano nella notte del 15 dicembre u.s. sono crollate circa 25 metri di fortificazioni. Il muro di cinta si è sgretolato, i massi sono precipitati sulla strada sottostante;
   il tratto crollato aveva ceduto nel 2013 inclinandosi di 45 gradi. La zona era stata transennata in attesa di interventi di consolidamento;
   il comune è stato costretto a ricorrere a un escavatore privato che è entrato nel centro storico per cercare di mettere in sicurezza l'abitato e proteggerlo dallo stesso rischio di cedimento delle mura;
   Magliano oggi è un paese in emergenza, messo in ginocchio dalla pioggia che, questa volta non ha inflitto danni alle persone ma ha colpito al cuore il patrimonio storico del paese;
   come e il territorio mancianese o la zona sud della Maremma, a ottobre 2014 anche il comune di Sorano ha dovuto soccombere ai colpi del maltempo. Ammonta a 570 mila euro la stima dei danni accertati al territorio su strade, ponti e al patrimonio archeologico;
   parte del parco archeologico di Sovana è ancora inagibile per l'alluvione dello scorso ottobre: 250 mila euro di danni, una zona ancora «off limits»;
   l'alluvione del novembre 2012 ha riguardato la prima parte del fosso Calesine (torrente che scorre in prossimità del parco archeologico), ovvero il tratto a monte l'alluvione del 2014 ha riguardato invece il tratto a valle del fosso, quindi ha portato via i due ponticelli di accesso all'area archeologica che conducono alla tomba della Sirena e alla via cava di San Sebastiano che sono due gioielli assoluti e di valore culturale inestimabile. Così quell'area è irraggiungibile: i ponti chiusi, da ottobre 2014;
   si apprende da fonti giornalistiche che il comune di Sorano non ha fondi per poter ripristinare i due ponticelli e per poter sistemare tutto l'argine del Calesine che l'acqua si è portato via;
   vengono colpiti due beni fondamentali anche per lo sviluppo economico sostenibile –:
   se non intenda intervenire con degli stanziamenti urgenti in modo da rimettere in sesto subito i territori colpiti di Magliano e di Sorano;
   se non intenda intervenire con delle politiche di messa in sicurezza dei territori così da difenderli da ulteriori possibili futuri danneggiamenti. (4-07355)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 ottobre 2015
nell'allegato B della seduta n. 499
4-07355
presentata da
NICCHI Marisa

  Risposta. — Con l'interrogazione in oggetto l'interrogante chiede chiarimenti e approfondimenti sulle politiche di messa in sicurezza e su possibili linee di intervento urgenti relative ai territori colpiti di Magliano e Sorano in Toscana.
  In riferimento alle politiche adottate, si comunica che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, insieme alla struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, ha avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020.
  Il piano è stato redatto nel corso del 2014-15 sulla base delle proposte presentate dalle regioni attraverso l'utilizzo del sistema ReNDiS web del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare/Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L'insieme degli interventi localizzati sull'intero territorio nazionale raggiunge un importo pari a circa 20,4 miliardi di euro che copre, pertanto, il fabbisogno complessivo del periodo 2014-2020.
  Tuttavia, al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, è stato individuato, nell'ambito del piano operativo nazionale, un piano stralcio costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvione, con un costo stimato di 1,2 miliardi di euro.
  Gli interventi sono stati validati dalle regioni secondo le procedure previste del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, su proposta di questo Ministero, recante l'individuazione delle procedure, delle modalità e dei criteri di attribuzione delle risorse.
  Al fine di assicurare il rapido avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico e tempestivamente cantierabili per livello di progettazione, ricompresi nel suddetto piano stralcio, la delibera del CIPE n. 32 del 2015 ha assegnato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'importo di 450 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2014-2020.
  Per la medesima finalità sono, inoltre, state individuate risorse disponibili a legislazione vigente pari a 150 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro costituite da risorse del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a valere sulle disponibilità recate dall'articolo 1, comma 111, della legge di stabilità n. 147 del 2013 e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013 di cui all'articolo 7, comma 8, del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetta Sblocca Italia).
  Il suddetto piano stralcio è nella fase conclusiva di individuazione degli interventi, in esito alla procedura prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato.
  Gli interventi selezionati entreranno a far parte del citato piano stralcio, che sarà definito con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che riporterà il finanziamento per ciascuno degli interventi ritenuti prioritari per un valore di complessivo di 600 milioni e predisporrà una sezione programmatica per i restanti 600 milioni di euro circa.
  Nella suddetta sezione programmatica potranno rientrare, secondo l'effettiva disponibilità economica, alcune progettazioni preliminari o studi di fattibilità per i quali si prevede un rapido sviluppo del livello progettuale e che coinvolgono alti livelli di popolazione esposta al rischio di alluvione.
  Con riferimento agli stanziamenti per possibili interventi, si evidenzia che nell'ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico programmato per il periodo 2014-2020, la regione Toscana ha presentato un'unica richiesta di finanziamento relativamente alle aree citate dagli interroganti, che afferisce al comune di Sorano.
  Nello specifico si tratta di «Interventi di sistemazione idraulica e idrogeologica del bacino del F. Fiora» per la mitigazione del rischio da alluvione, per i quali si prevede una spesa complessiva di 5 milioni di euro con richiesta di finanziamento statale per un importo di 3 milioni di euro.
  L'intervento, in considerazione della esigua popolazione esposta a rischio diretto, non rientra tra quelli prioritari, inseriti nel piano stralcio, e riguardanti le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta a rischio di alluvione.
  Il citato intervento potrà rientrare nelle future programmazioni, secondo le effettive disponibilità economiche e se ritenuto finanziabile in base ai criteri e alle procedure previste dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

inondazione

patrimonio architettonico