Legislatura: 18Seduta di annuncio: 415 del 26/10/2020
Primo firmatario: TARTAGLIONE ANNAELSA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/10/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/10/2020
TARTAGLIONE. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
una seconda ondata di diffusione del Sars-Cov-2 sta interessando anche il nostro Paese; è fondamentale essere pronti ad affrontare l'emergenza con un'assistenza sanitaria adeguata e mettendo in campo tutte le risorse possibili;
il nostro Paese ha bisogno di strutture, attrezzature ma in particolare di personale sanitario, di infermieri e di medici. I nostri ospedali sono già sotto stress, quotidianamente si palesano enormi difficoltà anche solo per processare i tamponi, file interminabili, personale sanitario stremato ed in numero estremamente esiguo. Numeri che tenderanno a ridursi ulteriormente se si considera il concreto rischio, per molti degli operatori in prima linea, come già accaduto nella prima fase della pandemia, di contrarre il virus;
in Italia oltre 23 mila medici neo abilitati, in attesa di accedere alle scuole di specializzazione, sono disponibili a dare un contributo al servizio sanitario nazionale nel pieno della pandemia;
gli ultimi dati prospettano che i nostri ospedali e le nostre terapie intensive rischiano di andare in affanno nelle prossime settimane, anche laddove si dispone di attrezzature mediche, di posti letto in terapia intensiva e di ventilatori polmonari, in quanto questi rischiano di non poter entrare in funzione a causa della carenza di personale;
ancora una volta sono il Centro-sud del Paese e le regioni del Mezzogiorno ad affrontare le maggiori difficoltà e a rischiare il collasso del sistema sanitario per la ormai tristemente nota e cronica assenza di strutture in grado di garantire un'assistenza ospedaliera adeguata, specialmente in condizioni di emergenza pandemica;
oltre 14 mila di questi 23 mila medici potrebbero entrare in servizio già dal prossimo anno, ma, in questo momento di emergenza, sono a casa e non è consentito loro di apportare un fondamentale e preziosissimo contribuito –:
quali iniziative urgenti si intendano adottare, nell'ambito delle proprie competenze, per fronteggiare questa seconda ondata dell'emergenza e dotare il servizio sanitario nazionale di personale medico ed infermieristico in numero sufficiente a scongiurare il gravissimo rischio di collasso del sistema;
se non si ritenga di individuare una soluzione che consenta di assumere al più presto il personale medico neo-abilitato di cui in premessa, adeguatamente formato e disponibile ad apportare un fondamentale contributo nell'ambito dell'assistenza sanitaria ospedaliera;
se sia possibile adottare iniziative per istituire dei percorsi formativi tra università e strutture ospedaliere, tali da agevolare il reclutamento e l'accesso di nuovo personale sanitario anche negli ospedali non universitari.
(4-07261)