ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07257

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 415 del 26/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07257
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Lunedì 26 ottobre 2020, seduta n. 415

   DE CARLO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'applicazione Immuni, creata per evitare la diffusione di nuovi focolai da COVID-19, messa a disposizione del Ministero della salute con funzionalità di tracciamento dei contatti e sviluppata nel rispetto della normativa della privacy, ha ricevuto, come annunciato dalla Ministra Pisano durante il question-time che si è svolto presso la Camera dei deputati il 14 ottobre 2020, positivi apprezzamenti dal Consiglio d'Europa secondo un'analisi svolta dall'unità protezione dati che ha evidenziato l'importanza, a livello normativo, di una specifica legge, in Italia, come base normativa di sviluppo dell'applicazione;

   secondo uno studio, condotto dall'Università di Oxford e Stanford, parrebbe che l'app sia in grado di ridurre le infezioni del 15 per cento se integrata ad altre misure di contenimento;

   considerata la pericolosità del virus con riguardo alle persone in età avanzata o già affette da altre patologie, da recenti dibattiti è emerso che, nel nostro Paese, questa tipologia di persone, la più delicata, rischia di essere tagliata fuori dalla possibilità di stretto monitoraggio per mancanza di un cellulare di ultima generazione;

   non solo, da un recente articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore da Enrico Pagliarini, emergerebbe un quadro assolutamente caotico e poco emergenziale nell'immediata collaborazione tra Usl e App. Nell'articolo si evince apertamente una mancanza di chiarezza, da parte degli operatori sanitari competenti, nelle procedure di inserimento e aggiornamento dati e, ancor più grave, nell'applicazione delle procedure da seguire nel caso in cui il soggetto, risultato positivo al tampone, debba comunicarlo sull'applicazione di tracciamento;

   se il sistema sanitario su base regionale non attiva e supporta la pratica, l'applicazione rischierà di non aiutare, come potrebbe, i nostri concittadini –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti e se abbia intenzione di adottare le iniziative di competenza, anche attraverso specifiche direttive o linee guida, per il giusto funzionamento dell'applicazione, assicurando un più stretto raccordo, nello specifico con le aziende sanitarie regionali, fatte salve le competenze costituzionalmente garantite alle regioni in materia.
(4-07257)