ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIANNONE VERONICA
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 06/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07020
presentato da
GIANNONE Veronica
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   GIANNONE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   le linee guida del Cnoas, Consiglio nazionale dell'Ordine degli assistenti sociali, all'articolo 11, prevedono che in tema di allontanamento dei minori «si consiglia di evitare quanto più possibile l'utilizzo della Forza Pubblica durante le procedure di allontanamento. L'utilizzo della Forza pubblica, nei casi in cui si renda necessario, non deve avvenire in uniforme, e devono essere scelti modi e luoghi che rendano l'evento il meno traumatico possibile per il minore e per i suoi familiari»;

   secondo il Vademecum delle forze di polizia, pubblicato sul sito del Garante nazionale dell'infanzia, in ogni operazione che riguardi i minori le procedure adottate devono sempre perseguire il superiore interesse e rispettare i diritti dei minorenni; ciascun operatore dovrà utilizzare un approccio che tuteli le vittime; su disposizione dell'autorità giudiziaria, le forze di polizia possono avvalersi della collaborazione di operatori esperti per gestire al meglio la relazione con il minorenne coinvolto, creare fiducia e limitare al massimo l'impatto negativo di breve e lungo termine degli interventi;

   il 9 settembre 2020 la trasmissione «Fuori dal Coro» ha mandato in onda il video del prelevamento di Lorenzo (nome di fantasia), un bambino orfano di soli sei anni, dallo zio. Le immagini, che arrivano dalla provincia di Pavia, mostrano un bambino che piange disperato cercando di opporsi a carabinieri e assistenti sociali che lo vogliono portare via dallo zio con il quale è cresciuto, il minore urla più volte: «Non toccatemi, non toccate lo zio»;

   il 29 luglio 2020, si legge su diversi articoli di stampa, i carabinieri della stazione di Bressana e gli assistenti sociali si sono presentati nell'abitazione della famiglia per notificare il provvedimento del tribunale dei minori di Milano che aveva revocato l'affido del bimbo allo zio;

   nel video all'inizio si vedono 3 pattuglie dei carabinieri, un'autoambulanza ed anche i vigili del fuoco che presidiano la palazzina. Successivamente viene staccata la corrente. Le forze dell'ordine convincono poi lo zio ad aprire la porta. Entrano 5 carabinieri in divisa, armati e con giubbotto antiproiettile. Insieme ad un assistente sociale. Il bimbo è terrorizzato;

   si sentono poi le parole dello zio: «Non si fa così con un bambino piccolo: questo è abuso di potere».

   L. piange ancora non volendo essere portato via. «Entrate in un luogo e lo portate in un altro», si lamenta ancora lo zio, mentre l'assistente sociale prova a consolare il bimbo dicendo che non gli faranno niente di male e che lo porteranno via in ambulanza per portarlo in comune. A quel punto il carabiniere si rivolge alla zia che riprende tutto con il telefonino («così abbiamo le prove con l'avvocato», commenta la donna in sottofondo) dicendo di essere autorizzato a parlare solo con l'uomo zio del bambino. Il bimbo continua a piangere e a gridare «Non toccatemi, non toccate lo zio», e così dura per l'intero video;

   la trasmissione «Fuori dal Coro» ha successivamente mandato in onda un filmato intitolato «Il dramma dei bambini strappati alle famiglie» dove viene intervistato lo zio di L. che mostra la cameretta vuota di L., i suoi giochi, i vestiti. Lo zio dichiara di non aver più saputo nulla del nipote dal giorno dell'allontanamento e di non averlo più visto. Il video raccoglie anche testimonianze di persone che conoscevano entrambi. Tutti si fanno la stessa domanda, ossia se sia necessario strappare dai suoi affetti un bambino di soli 6 anni con queste modalità; un bambino che ha già subìto il lutto della madre morta di cancro –:

   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda avviare iniziative ispettive presso il tribunale di cui in premessa.
(4-07020)