ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06752

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 325 del 05/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 05/11/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 05/11/2014
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 05/11/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 28/01/2015
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06752
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 5 novembre 2014, seduta n. 325

   GRIMOLDI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la Villa Reale di Monza è stata costruita per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria tra il 1777 e il 1780 come residenza estiva per il figlio Ferdinando d'Asburgo, governatore generale della Lombardia austriaca, lungo la direttrice Milano-Vienna;
   l'architetto prescelto fu il Piermarini, allievo del Vanvitelli, l'autore della reggia di Caserta;
   con l'incoronazione di Napoleone nel 1805, la Villa divenne residenza del figliastro Eugenio di Beauharnais. La caduta di Napoleone riconsegnò la Villa Reale nelle mani degli austriaci, tra il 1857 e il 1859 il palazzo ritornò a essere sede di una corte sfarzosa durante il breve soggiorno monzese dell'ultimo rappresentante della casa d'Austria, Massimiliano I d'Asburgo, fratello di Francesco Giuseppe;
   quando il Lombardo-Veneto venne annesso allo Stato del Piemonte, la storia della Villa finì per incrociarsi inevitabilmente con il destino dei Savoia, diventando residenza privilegiata di Umberto I e ritornando così al suo ruolo originario di residenza di villeggiatura. Nel 1900 Umberto fu assassinato proprio a Monza da Gaetano Bresci mentre assisteva a una manifestazione sportiva; in seguito al luttuoso evento il nuovo re Vittorio Emanuele III non volle più utilizzare la Villa Reale, facendola chiudere e trasferire al Quirinale gran parte degli arredi;
   nel 1934 con regio decreto Vittorio Emanuele III fece dono della Villa ai Comuni di Monza e di Milano. Le vicende dell'immediato dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale provocarono occupazioni, ulteriori spoliazioni e decadimento del monumento;
   attualmente la Villa Reale è di proprietà congiunta del Comune di Monza, della Regione Lombardia e del Demanio dello Stato;
   nel 2003 la Regione Lombardia, il Comune di Monza, proprietari pro quota parte del complesso Villa Reale di Monza, indicono un Concorso internazionale di progettazione per il recupero e la valorizzazione della Villa Reale e dei Giardini di pertinenza;
   risulta all'interrogante che alcuni arredi della Villa Reale si trovino presso ambasciate italiane all'estero;
   sarebbe opportuno che questi arredi siano rassegnati alla Villa Reale per fare in modo che, almeno una parte degli stessi possa tornare alla sua sede storica –:
   se sia vero che presso alcune ambasciate italiane all'estero si trovino arredi della Villa Reale di Monza e se non ritengano i Ministri interrogati, per quanto di competenza, di assumere le necessarie iniziative per la restituzione di questi arredi alla Villa Reale di Monza. (4-06752)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 maggio 2015
nell'allegato B della seduta n. 425
4-06752
presentata da
GRIMOLDI Paolo

  Risposta. — La dispersione degli arredi della villa reale di Monza iniziò per disposizione della corte sabauda, in particolare per volere di Vittorio Emanuele III, a seguito dell'assassinio di Umberto I avvenuto a Monza il 29 luglio del 1900.
  Questo avvenimento determinò il futuro della villa, che non ospitò più la corte. Gran parte degli arredi furono inviati a Roma proprio dalla casa di Sua Maestà, che dispose i primi spostamenti degli oggetti di proprietà privata già dall'ottobre del 1900, quando vennero ritirati dalla regina Margherita mobili, suppellettili e, successivamente, i libri che arricchivano la biblioteca reale (bolletta di scarico n. 62 del 18 ottobre 1900, inventario n. prop. Priv. di Sua Maestà).
  Nell'ottobre del 1901 il Ministero della Real Casa dispose una ricognizione generale, che si chiuse con la campagna inventariale del 1908, e che figurò una villa che, sebbene avesse già vissuto una prima fase di spoliazione, era ancora in gran parte arredata. A seguito di questa campagna di ricognizione vennero effettuati molti movimenti inventariali con passaggi di oggetti dall'inventario mobiliare dotazione corona a quello di proprietà privata e trasferimenti (con relativi scarichi inventariali) ad altre residenze.
  In questi anni, importanti trasferimenti di arredi ebbero come destinazione Roma, in particolare il real palazzo del Quirinale e la residenza della regina madre (movimenti annotati negli inventari del novecento dove, a margine, vengono indicati i verbali di consegna e le bollette relative, aggiornati fino al passaggio al demanio dello Stato).
  Infatti nel 1919 la villa, con altri palazzi di proprietà della corona, venne ceduta da Vittorio Emanuele III allo Stato italiano, passando così al demanio statale.
  Con il regio decreto legge del 3 ottobre 1919, n. 1792, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del Regno n. 237 del 6 ottobre 1919, tutti i beni retrocessi al demanio venivano in parte assegnati in uso al Ministero dell'istruzione pubblica.
  Nell'estate del 1920 la «Presidenza del Consiglio dispone di destinare parte dei mobili dei Palazzi Reali all'arredamento delle Rappresentanze Nazionali all'Estero, del Nuovo Palazzo della Camera dei Deputati e della nuova sede del Ministero dell'interno» (telegramma del 14 luglio 1920 e nota n. 335 del 6 agosto 1920).
  Gli studi condotti in questi anni sul patrimonio della villa permettono di segnalare che presso l'archivio di Stato di Roma sono conservati, nei fondi del Ministero della real casa, retrocessione allo Stato dei beni di dotazione della corona 1919, tutti i carteggi, le consegne, le bollette di carico e scarico, relative al Ministero degli affari esteri per la distribuzione degli arredi alle ambasciate italiane nel mondo.
  Si segnala, infine, che è in corso, ad opera della direzione generale «Belle arti e paesaggio», una ricognizione dei beni dati in uso alle ambasciate italiane all'estero dalla quale potrebbero emergere ulteriori elementi informativi relativi ai beni della villa reale di Monza che vennero consegnati al detto Ministero. Il Ministero è naturalmente disponibile a fornire ogni utile informazione che potrà emergere dagli accertamenti in corso.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

ambasciata

residenza