ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 388 del 07/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/08/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/08/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/08/2020
Stato iter:
17/02/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2021
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2021

CONCLUSO IL 17/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06590
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Venerdì 7 agosto 2020, seduta n. 388

   SANDRA SAVINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   è degli ultimi giorni la notizia che nella grotta di Jazovka, nella regione di Zagabria, non lontana dal confine sloveno sono stati recuperati i resti di 814 vittime dei partigiani titini;

   gli speleologi hanno riconosciuto fra i resti i corpi di ustascia, domobranci, civili, medici, infermieri e suore di diversi ospedali di Zagabria, gettati nella cavità alla fine e dopo la seconda guerra mondiale dai partigiani comunisti;

   le operazioni di recupero si sono concluse il 20 luglio 2020;

   secondo quanto riportato dall'Unione degli istriani «la prima indagine sui cadaveri era stata condotta nel settembre 2019 mentre l'esumazione è iniziata il 13 luglio di quest'anno, a seguito dell'autorizzazione rilasciata il 22 giugno dal viceministro croato che dirige anche il Dipartimento per i detenuti e le persone scomparse, Stjepan Sučić, ed è durata una settimana circa»;

   nei pressi della foiba ne sarebbe stata individuata un'altra ed il progetto sarebbe quello di condurre una nuova ricerca in questa cavità, che gli speleologi hanno già denominato «Jazovka 2»;

   molti italiani sono stati vittime delle foibe, le stime dicono che potrebbero essere fino a 11 mila;

   la Repubblica italiana ha istituito il giorno del ricordo per ricordare le vittime delle foibe e l'esodo dei tanti italiani costretti a fuggire dalle terre d'Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia con legge 30 marzo 2004, n. 92;

   è necessario reperire più informazioni possibile per sapere se anche nella foiba di Jazovka siano presenti caduti italiani –:

   se sia intenzione del Governo attivarsi presso le autorità croate al fine di reperire informazioni sulla presenza di vittime italiane nella foiba di Jazovka.
(4-06590)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 febbraio 2021
nell'allegato B della seduta n. 458
4-06590
presentata da
SAVINO Sandra

  Risposta. — In un comunicato pubblicato il 21 luglio 2020, il Ministero dei veterani croati ha reso nota l'estrazione dei resti di almeno 814 persone dalla grotta di Jazovka. Secondo le autorità croate, sulla base delle testimonianze raccolte, si tratterebbe di vittime gettate nella fossa in più occasioni, dopo la battaglia di Krašić del 1943 e dopo la fine della guerra nel 1945. I resti delle vittime saranno oggetto di un «trattamento antropologico» presso l'Istituto di medicina legale e criminologia di Zagabria.
  La fossa, che si trova all'interno del Parco naturale «Žumberak – la montagna di Samobor», è un luogo simbolo di uccisioni di massa di croati durante e dopo la Seconda guerra mondiale da parte dei partigiani. Le vittime di tali crimini sarebbero state principalmente feriti, personale medico e suore che gli appartenenti all'Esercito jugoslavo hanno portato via con la forza dagli ospedali di Zagabria nel 1945.
  In merito al quesito oggetto dell'interrogazione, parallelamente alle ricerche succitate, le autorità croate hanno provveduto ad ispezionare anche il terreno nelle vicinanze di Jazovka con scavi di prova in quattro «micro-siti». Pur non avendo ottenuto alcun esito, i croati hanno ribadito l'impegno a proseguire le attività di raccolta informazioni, al fine di avviare eventuali ulteriori ricerche sul campo.
  La Farnesina continuerà a seguire, anche tramite l'ambasciata a Zagabria, gli sviluppi delle attività che la Croazia ha programmato sui resti esumati a Jazovka. Se dagli esiti del «trattamento antropologico» dovesse profilarsi la possibilità di procedere all'identificazione delle vittime, verrà dato seguito all'interlocuzione con le autorità croate.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ivan Scalfarotto.