Primo firmatario: Gruppo: POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO Data firma: 19/12/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
12/19/1996
DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO
12/19/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
12/19/1996
MISTO
12/19/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
12/19/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
12/19/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
12/19/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO
12/19/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
12/19/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
12/19/1996
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO
12/19/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
12/19/1996
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO
12/19/1996
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO
12/19/1996
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO
12/19/1996
RINNOVAMENTO ITALIANO
12/19/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'INTERNO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
PRESENTATO IL 19/12/1996
Ai Ministri della difesa e dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 13 dicembre 1996, il consiglio comunale di Viterbo ha approvato a maggioranza un ordine del giorno nel quale si auspica che i militari di leva della città indossino obbligatoriamente l'uniforme in libera uscita; nello stesso ordine del giorno si auspica, altresì, che si effettui un adeguato servizio di ronda che, insieme alle principali forze di polizia, esercitino un attento e capillare controllo, da intensificarsi all'uscita di quei locali abituale ritrovo dei giovani; nelle motivazioni che hanno ispirato l'ordine del giorno è citato il fatto "che lo scambio culturale tra giovani coetanei ha un passaggio obbligato anche attraverso le comuni frequentazioni nei locali pubblici (bar, pizzeria, ristoranti, discoteche)"; nella seduta di martedì 17 dicembre 1996, la maggioranza del consiglio comunale, nonostante le proteste emerse dalla cittadinanza, non ha inteso revocare l'ordine del giorno; tali motivazioni rappresentano un'oggettiva discriminazione tra cittadini dello Stato italiano ed in tal modo si incentiva la divisione tra militari e civili, quando invece è compito delle istituzioni locali favorire l'integrazione tra i giovani, potenziare l'accoglienza ai giovani militari e la civile convivenza tra tutti i soggetti che vivono sullo stesso territorio -: quali iniziative si intendano assumere a tutela della dignità dei giovani che servono la Patria; quali provvedimenti si intendano assumere nell'ambito delle rispettive attribuzioni e competenze per evitare che nella città di Viterbo, dove la rappresentanza militare di leva è molto significativa, si possano verificare eventuali episodi di incomprensione e, peggio ancora, di reciproca intolleranza. (4-06227)