ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 269 del 22/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05623
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269

   PRODANI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il 16 luglio 2014 il Ministro interrogato ha preannunciato la riforma gestionale del proprio dicastero, in linea con le disposizioni previste dal decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante «disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo», al vaglio del Parlamento per la conversione in legge;
   la riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo prevede, oltre all'ammodernamento della struttura centrale e ad altre misure adottate in base ai criteri di spending review, la semplificazione delle ramificazioni periferiche e l'accorpamento delle Soprintendenze per i beni storico-artistici con quelle per i beni architettonici;
   le nuove Soprintendenze saranno dotate di ulteriori funzioni ed è previsto un azzeramento delle posizioni apicali cui seguirà un bando per la selezione dei nuovi dirigenti, probabilmente entro il prossimo autunno quando la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dovrebbe essere ufficialmente varata con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
   come riportato dal quotidiano il Piccolo di Trieste del 18 luglio 2014 sarebbero numerose le criticità nella gestione della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici da parte dell'architetto Maria Giulia Picchione, emerse dagli accertamenti svolti nel mese di giugno 2014 dell'ispettore ministeriale Antonio Tarasco;
   le irregolarità riguarderebbero verbali privi di protocollo, perizie redatte oltre il termine previsto, lavori urgenti non meglio specificati e distinti da quelli rinviabili nell'ambito di interventi in affido diretto, senza gara, perché definiti di «somma urgenza» anche se «sempre programmati ex ante», previsti quindi da tempo;
   in quattro occasioni tra il 2012 e il 2014, la soprintendente Picchione ha affidato in gestione diretta, ricorrendo alla procedura di «somma urgenza» – prevista dal codice degli appalti (decreto legislativo n. 163 del 2006) all'articolo 204, comma 4, e giustificata quando «ogni ritardo sia pregiudizievole alla pubblica incolumità e alla tutela del bene» – alcuni lavori alla stessa impresa, la Lepsa srl di Roma. Questa circostanza ha indotto la sede regionale ANCE (Associazione nazionale dei costruttori edili) del Friuli Venezia Giulia a presentare un esposto all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori;
   i lavori in affido diretto contestati riguardano interventi sulla cinta muraria di Palmanova, un cantiere a Casa Bertoli (Aquileia) e uno a Palazzo Clabassi (Udine);
   secondo l'ispettore Tarasco, sono evidenti le irregolarità relative alle quattro procedure di «somma urgenza» che avrebbero dovuto essere adeguatamente motivate, anche in relazione all'emergenza della pubblica incolumità, e alla relativa documentazione protocollata;
   inoltre, Tarasco ha rilevato che spesso Picchione ha accentrato diversi ruoli, ponendosi contemporaneamente come responsabile del procedimento, direttore dei lavori e del progetto, «anche a causa dell'incapacità dei funzionari scelti di procedere nelle diverse fasi necessarie per l'affidamento dei lavori di manutenzione»;
   è evidente la delicatezza della questione sollevata, che riguarda il potere riconosciuto ai soggetti responsabili dell'amministrazione di ricorrere all'affido diretto con la dichiarazione di «somma urgenza», circostanza che potrebbe generare alcune criticità –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali siano i controlli previsti sulle procedure di affidamento dei lavori da parte delle Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici per evitare che accadano situazioni come quelle summenzionate, anche in considerazione della preannunciata riforma del sistema gestionale dei beni culturali. (4-05623)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

GEO-POLITICO:

PALMANOVA,UDINE - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

bene culturale

lavori pubblici

organizzazione amministrativa

ministero