ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05539
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   CIABURRO, PRISCO, BUTTI, MANTOVANI, LUCA DE CARLO, GALANTINO e CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 è prevista, già a decorrere dal 4 maggio 2020, la ripresa di determinate attività economiche, individuate nell'allegato 3 del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, mediante il sistema dei codici Ateco;

   tra le altre, e stata autorizzata la riapertura per le attività di ospitalità le attività alberghiere e simili, individuate con il relativo codice 55.1;

   tale codice 55.1, afferente al codice 55, implica il riconoscimento della facoltà di riapertura immediata delle attività di accoglienza; tuttavia, quanto disposto all'allegato 3 attuale, unicamente con il predetto codice Ateco 55.1, esclude di fatto tutte le attività di accoglienza effettuate da strutture che, seppure di natura extra-alberghiera e pur prestando attività analoghe e facenti entrambi parte della macro-categoria di riferimento relativa agli alloggi, sono nei fatti parificabili alle strutture alberghiere di cui al codice 55.1;

   tra queste strutture escluse figurano le strutture ricettive extra alberghiere di cui al codice Ateco 55.2, oltre che altre strutture ricettive extra alberghiere non imprenditoriali, tutte strutture le quali, per la loro stessa connotazione strutturale, sono in grado di garantire le adeguate misure di distanziamento sociale utili al contenimento della diffusione del COVID-19;

   nella pratica, si ritrovano così esclusi i Bed and breakfast, gli affittacamere, gli agriturismi, gli ostelli ed i campeggi, ma anche i rifugi di montagna;

   infatti, in Italia il Club alpino italiano (Cai) gestisce 373 rifugi in Italia, strutture che diventano 715 se si annoverano i bivacchi ed i punti tappa di escursioni a bassa quota, per un numero di oltre 18.000 posti letto totali, che superano i 35.000 se si considerano anche le strutture private;

   nel merito, la chiusura prolungata delle attività di accoglienza, anche oltre i termini del 4 maggio 2020 ed anche durante la stagione estiva, mette a repentaglio la sopravvivenza di oltre 5000 famiglie di gestori, soccorritori, e guide alpine, tutti operatori che, in sinergia coi predetti rifugi, sono veri e propri custodi delle terre alte italiane –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda predisporre per:

   a) disporre l'immediata riapertura delle attività di cui in premessa, in modo analogo a quanto disposto per le strutture alberghiere, fornendo linee guida uniformi e coerenti per la fase di riapertura;

   b) disporre l'immediata riapertura dei rifugi, bivacchi e punti tappa a bassa quota di cui in premessa con precise linee guida in modo da coordinare la ripresa delle predette attività.
(4-05539)