ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05309

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/04/2020
Stato iter:
22/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/10/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/10/2020

CONCLUSO IL 22/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05309
presentato da
IEZZI Igor Giancarlo
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   IEZZI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   a Milano, nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 aprile 2020, un ragazzo bengalese di ventidue anni, subito dopo aver dato fuoco a due autovetture parcheggiate in piazza Bernini, all'incrocio tra via Lippi e via Sansovino, è stato fermato e arrestato dagli agenti del commissariato Città Studi;

   in particolare, secondo quanto riportato dalla stampa, alle due di notte i poliziotti, che stavano già pattugliando la zona allertati dalla segnalazione di una serie di incendi avvenuti nella stessa zona e nei giorni scorsi a danno di altre vetture, lo avevano notato mentre giungeva da via Noè e si accovacciava improvvisamente davanti a una vettura Renault Capture;

   nonostante il giovane bengalese abbia fatto in tempo ad appiccare le fiamme all'auto, poi estese ad una Volvo parcheggiata lì accanto, e abbia tentato di fuggire subito dopo, grazie al tempestivo intervento degli agenti di pattuglia è stato immediatamente raggiunto e arrestato;

   secondo la ricostruzione riportata dalla stampa, al momento dell'arresto l'uomo aveva ancora tra le mani, che odoravano di benzina, due accendini e pare che per far appiccare il fuoco avesse usato anche uno straccio imbevuto di «accelerante»;

   dunque, poco dopo l'arresto in flagranza di reato con l'accusa di «danneggiamento seguito da incendio», trascorse poche ore, in mattinata, l'uomo, che non ha ancora spiegato i motivi del suo gesto, è stato processato per direttissima e condannato alla pena di un anno e due mesi;

   secondo gli investigatori considerato che la zona, le modalità d'azione e l'orario scelto coincidono, il giovane bengalese sarebbe altresì il responsabile di altri tre incendi avvenuti nei giorni scorsi nello stesso quartiere milanese a danno complessivamente di ben undici vetture;

   inoltre, pare che il giovane bengalese sia già noto da tempo alle forze dell'ordine, essendo senza fissa dimora e con altri precedenti per danneggiamento, avendo già distrutto alcune auto in via Morgagni anni fa e, inoltre, lo stesso risulta destinatario di ben due provvedimenti di espulsione ancora da eseguire, uno della prefettura di Milano e uno del questore di Roma;

   nonostante i precedenti del giovane bengalese e le misure di cui sopra nonché l'ultima condanna per i fatti accaduti in piazza Bernini nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 aprile, il giudice ne avrebbe disposto l'immediata scarcerazione e l'applicazione della sola misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria –:

   se e quali iniziative di competenza i Ministri interrogati, alla luce di quanto esposto in premessa, intendano adottare in merito, sia relativamente alle procedure per il trattenimento del giovane bengalese in un centro di permanenza per il rimpatrio ai fini della sua espulsione, sia riguardo alle misure per impedire allo stesso di reiterare ulteriormente i reati per i quali è già stato condannato anche in passato.
(4-05309)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 414
4-05309
presentata da
IEZZI Igor Giancarlo

  Risposta. — In relazione alla vicenda oggetto dell'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  Nel corso del mese di aprile 2020, a Milano, nella zona a ridosso di Via Noè, si sono verificati alcuni episodi incendiari in danno di alcune autovetture che hanno indotto il commissariato Città Studi di Milano a predisporre un mirato servizio di controllo, finalizzato ad individuarne i responsabili.
  La notte del 18 aprile 2020, un cittadino straniero, originario del Bangladesh, è stato tratto in arresto in flagranza di reato mentre appiccava il fuoco su alcune autovetture.
  L'autore del fatto, processato per direttissima, è stato condannato alla pena di un anno e due mesi di reclusione senza condizionale, nonché sottoposto al l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e successivamente liberato.
  Nel corso dell'udienza il giudice ha concesso il nulla osta all'espulsione, che tuttavia non è stato possibile eseguire nell'immediatezza, sia per l'assenza di un documento valido per l'espatrio, sia in conseguenza dell'emergenza epidemiologica in atto, che ha provocato la sospensione di molti voli internazionali, fra i quali anche quelli con il Bangladesh.
  Si soggiunge che il cittadino straniero in passato era stato già trattenuto presso il Centro per rimpatrio di Ponte Galeria (Roma), con provvedimento emesso il 27 novembre 2019 dal questore di Milano per dare esecuzione ad un contestuale decreto di espulsione emesso dal prefetto di Milano.
  Nel periodo di permanenza presso il suddetto Cpr è stata attivata la procedura di identificazione del cittadino bengalese, mediante la sottoposizione ai rilievi foto-dattiloscopici, finalizzati al rilascio di un documento identificativo valido per l'espatrio da parte delle competenti Autorità diplomatiche del Bangladesh in Italia dalle quali, ad oggi, non è pervenuta alcuna risposta.
  Nelle more degli accertamenti sull'identità e nazionalità dello straniero e del conseguente rilascio del documento identificativo di viaggio, sono state richieste al giudice di pace di Roma, in conformità alla normativa vigente, le proroghe per il trattenimento: ogni trenta giorni e, precisamente, in data 23 dicembre 2019, 24 gennaio e 21 febbraio 2020.
  La richiesta di proroga avanzata in data 21 febbraio 2020 non è stata accolta dal giudice, di pace di Roma e, pertanto, il cittadino bengalese è fuoriuscito dal Cpr, con l'ordine del questore di Roma di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
  Si precisa che ulteriori accertamenti, effettuati dai personale del citato Commissariato Città Studi in merito ad altri analoghi episodi, verificatisi in date precedenti all'arresto e in altre zone del quartiere, abbiano fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico dello stesso cittadino straniero, in relazione ad almeno altri due episodi di incendio, uno tentato e l'altro consumato, ulteriori e differenti rispetto al fatto per il quale il soggetto era già stato arrestato e giudicato.
  Per tale ragione è stata richiesta all'Autorità giudiziaria l'emissione della misura della custodia cautelare in carcere, sottolineando come l'autore dei fatti in esame, nel breve periodo di sottoposizione alla misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, fosse risultato inottemperante per ben tre volte.
  Sulla base di tali evidenze, il giudice per le indagini preliminari, in accoglimento della richiesta cautelare, ha depositato il 24 aprile 2020 l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, trasmettendola per l'esecuzione al pubblico ministero.
  Lo stesso giorno il pubblico ministero ha delegato il commissariato di zona che, in pari data, ha eseguito il provvedimento
.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.