ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 253 del 26/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: FICO ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05308
presentato da
FICO Roberto
testo presentato
Giovedì 26 giugno 2014
modificato
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   FICO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
la possibilità per i cittadini di accedere, con differenti modalità, ai lavori del Parlamento costituisce un corollario del principio democratico e contribuisce a rafforzare il circuito della rappresentanza politica;
il diritto di accesso dei cittadini agli atti e ai lavori del Parlamento è riconosciuto dalla Costituzione, il cui articolo 64, secondo comma, afferma che le sedute delle Camere sono pubbliche;
al fine di garantire l'applicazione del principio costituzionale della pubblicità dei lavori parlamentari, i Regolamenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica prevedono una pluralità di strumenti, fra i quali assume particolare rilevanza la previsione della trasmissione televisiva diretta dei lavori delle Aule (Reg. C., articolo 63, Reg. S. articolo 151-bis);
in attuazione delle disposizioni costituzionali e regolamentari, da alcuni anni il Senato e la Camera dispongono di un proprio canale digitale satellitare, ricevibile in chiaro, per la trasmissione in diretta dei lavori;
il servizio di diffusione televisiva dell'attività istituzionale è da sempre assicurato dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo attraverso la società controllata Rai Way spa, ovverosia la società che possiede, gestisce e mantiene le infrastrutture e gli impianti di trasmissione del segnale radiotelevisivo della stessa RAI;
il servizio prestato da Rai Way è oggetto di un contratto con la Camera ed il Senato che viene rinnovato annualmente;
l'articolo 14-bis del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221 del 2012, stabilisce che «al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati è assicurata a titolo gratuito la funzione trasmissiva al fine di garantire la trasparenza e l'accessibilità dei lavori parlamentari su tutto il territorio nazionale nel nuovo sistema universale digitale»;
ai sensi del comma 2 del citato articolo, entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il Ministro dello sviluppo economico avrebbe dovuto adottare gli opportuni provvedimenti attuativi;
tali provvedimenti, tuttavia, non sono stati mai adottati. Nelle more della loro adozione, gli organi competenti della Camera e del Senato hanno proceduto al rinnovo dei contratti con Rai Way, al fine di garantire la prosecuzione del servizio di diffusione via satellite dei contenuti televisivi relativi all'attività istituzionale;
con delibera del 12 dicembre 2013, il Collegio dei questori del Senato della Repubblica ha disposto il rinnovo, per un anno, del contratto con Rai Way in scadenza il 30 novembre 2013, con un corrispettivo per il servizio pari a euro quattrocentomila comprensivi di IVA;
con delibera del 18 dicembre 2013, il Collegio dei questori della Camera dei deputati ha disposto il rinnovo, per due anni, del contratto con Rai Way in scadenza il 31 dicembre 2013, con un corrispettivo per il servizio pari a euro quattrocentotrentamila comprensivi di IVA;
nel documento intitolato «Programma settoriale dell'Ufficio stampa per l'anno 2014» del 18 dicembre 2013, si legge che la Camera dei deputati ha avviato, «congiuntamente con il Senato, i contatti con il Governo per dare attuazione alla disposizione legislativa che prevede l'assegnazione alle Camere, a titolo gratuito, di capacità trasmissiva sul sistema digitale terrestre», pur evidenziandosi, nelle more dell'attuazione, la necessità di rinnovare il contratto con Rai Way per «assicurare la continuità del servizio»;
dalle citate delibere dei Collegi dei questori si ricava, inoltre, che la mancata adozione dei provvedimenti attuativi da parte del Ministro dello sviluppo economico avrebbe comportato anche la sospensione di procedure di gara precedentemente avviate dalla Camera e dal Senato per la diffusione dei contenuti televisivi relativi all'attività istituzionale;
l'articolo 2, comma 1, lettera u), del parere sul nuovo contratto di servizio recentemente reso dalla Commissione parlamentare per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, coerentemente con il dettato del citato articolo 14-bis del decreto-legge n. 179 del 2012, prevede che la RAI si impegni «a mettere gratuitamente a disposizione della Camera e del Senato «una funzione trasmissiva nella sua piattaforma digitale tale da consentire alle due Camere la migrazione degli attuali canali istituzionali nel nuovo sistema universale, mantenendone una piena autonomia» –:
   occorerebbe verificare quali siano, in dettaglio, le voci di costo che compongono l'ammontare del canone annuo pattuito tra Rai Way e le amministrazioni di Camera e Senato per l'erogazione del servizio di diffusione via satellite dei lavori parlamentari –:
quale sia lo stato di attuazione della disposizione di cui all'articolo 14-bis del decreto-legge n. 179 del 2012, a distanza di oltre un anno dal termine di adempimento indicato dal legislatore;
quali siano le ragioni per cui non abbia ancora provveduto ad attuare la disposizione de qua e se non ritenga che tale inadempienza comporti un aggiuntivo, inutile esborso di denaro pubblico, considerato che la Camera ed il Senato, ancora per il 2014, hanno autorizzato una spesa complessiva di quasi un milione di euro per un servizio che la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo dovrebbe prestare gratuitamente;
quali urgenti misure intenda assumere, anche alla luce del recente parere sul contratto di servizio reso dalla Commissione parlamentare di vigilanza RAI, al fine di procedere all'attuazione della disposizione legislativa citata. (4-05308)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

televisione

comunicazione via satellite

contratto di prestazione di servizi