ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05282

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 328 del 21/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 21/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA 21/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/04/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 23/04/2020
Stato iter:
04/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/08/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/08/2020

CONCLUSO IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05282
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Martedì 21 aprile 2020, seduta n. 328

   UNGARO e MIGLIORE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   sono 104 i militari russi arrivati in Italia a fine marzo 2020 e impegnati a Bergamo nella missione concordata tra il Governo italiano e il Governo russo a sostegno della provincia di Bergamo così duramente colpita dall'emergenza sanitaria dettata dal coronavirus. Il comandante del contingente russo è un generale, Sergey Kikot, vicecomandante del reparto di difesa chimica, radiologica, biologica dell'esercito russo: uno degli ufficiali che negli anni si è occupato di armi chimiche anche nel teatro della guerra civile in Siria a fianco di Bashar al Assàd;

   la missione sanitaria congiunta è per il Governo russo una missione militare a tutti gli effetti. De facto il personale russo indossa regolare divisa di ordinanza;

   secondo quanto si apprende da un editoriale de Il Foglio del 17 aprile 2020 pare che il costo dei voli aerei militari, peraltro sovradimensionati in numero rispetto ai contingenti del trasporto del personale e del materiale sanitario, sarebbero a carico dell'Italia;

   non si può non evidenziare quanto la presenza di militari russi, peraltro in forza con personale altamente specializzato nella guerra batteriologica e nello spionaggio, abbia destato particolare preoccupazione tra i partner della Nato, alleanza militare «avversaria» rispetto alla Russia –:

   se il Governo intenda chiarire gli estremi della missione sanitaria di aiuto concordata dai Governi italiano e russo, se quanto descritto da Il Foglio corrisponda a verità e se, da ultimo, siano state messe in campo tutte le misure di tutela anti-spionaggio strategico per la difesa della Repubblica.
(4-05282)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 agosto 2020
nell'allegato B della seduta n. 386
4-05282
presentata da
UNGARO Massimo

  Risposta. — Onorevole Deputato Ungaro, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-05282.
  A seguito dell'aggravarsi della situazione di emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19, in particolare nelle regioni del Nord Italia, il Presidente del Consiglio, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della difesa e altri membri di Governo hanno intrattenuto una serie di contatti telefonici ed epistolari con le rispettive controparti di Paesi
partner dell'Unione europea, NATO e altri, volti ad ottenere sostegno materiale per far fronte alle esigenze più pressanti.
  Nel caso della Federazione Russa, a seguito di colloqui tra il. Presidente Conte e il presidente Putin e tra il Ministro della difesa Guerini e l'omologo russo Shoygu, è stato convenuto l'invio in Italia di materiali e personale sanitario, sui quali è già stata fornita alla stampa una completa informativa, I colloqui sono stati preceduti da contatti a livello diplomatico, attraverso la nostra ambasciata a Mosca e l'ambasciata russa a Roma. D'intesa con Palazzo Chigi, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale insieme a difesa e Protezione civile, hanno avviato il coordinamento degli aiuti, la cui gestione è stata assicurata dalla Protezione civile.
  Il
team sanitario russo è rimasto in Italia dal 22 marzo al 7 maggio 2020 e ha lavorato in sinergia con il personale della difesa italiana e quello del Ministero della salute. Il contingente russo era composto da 104 unità, nello specifico 32 operatori sanitari (tra medici e infermieri), 51 bonificatori, e altro personale di assistenza e interpretariato a supporto. Sono state costituite squadre miste con personale militare italiano del 7° reggimento di difesa NBC «Cremona» di Civitavecchia ed è stata avviata l'attività di sanificazione in alcune strutture e aree di Bergamo definite dalla protezione civile, in coordinamento con regione e ASL Lombardia. Le attività di disinfezione e bonifica sono state dirette principalmente in favore delle Residenze Sanitarie Assistenziali. Inoltre, il personale sanitario ha svolto attività presso il campo dell'Associazione Nazionale degli Alpini situato in prossimità dell'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Al personale russo impegnato nell'attività di supporto è stato fornito vitto e alloggio presso strutture alberghiere nel bergamasco, con oneri a carico della Protezione Civile regionale. È stata riservata un'area presso il 30 reggimento sostegno aviazione esercito «Aquila» (Aeroporto Orio al. Serio – Bergamo), dove è stato allestito un campo con materiali e tende forniti dalla protezione civile regionale.
  Per quanto riguarda le donazioni ricevute, la protezione civile ha riferito di aver ottenuto e distribuito sul territorio nazionale: 521.800 mascherine, 30 ventilatori polmonari, 1.000 tute protettive. 2 macchine per analisi di tamponi, 10.000 tamponi veloci e 100.000 tamponi normali.
  Nel confermare la gratitudine del Governo italiano per gli aiuti russi, certamente utili e tempestivi, va precisato che il rientro in Russia dei componenti della delegazione è stato completato il 15 maggio e il flusso degli invii di aiuti è stato sospeso, di comune accordo con la controparte russa, in considerazione del progressivo miglioramento della situazione sanitaria nel nostro Paese e del contestuale peggioramento della situazione sanitaria in Russia.
  

La Sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.