ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05216

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 93 del 10/11/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI
Data firma: 10/11/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO 11/10/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
MISTO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996
RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI 11/10/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
  • MINISTERO SENZA PORTAFOGLIO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE
Stato iter:
07/04/1997
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/03/1997
MINISTRO - (MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 10/11/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 20/03/1997

ITER CONCLUSO IL 07/04/1997

Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e per la
solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 39 del 1990, allo scopo di riqualificare i
servizi finalizzati all'inserimento ed avviamento al lavoro dei
lavoratori extracomunitari e realizzare una migliore conoscenza
delle nuove caratteristiche del mercato del lavoro in una società
multiculturale, all'articolo 12 autorizzava il ministero del
lavoro e della previdenza sociale ad assumere ottanta sociologi,
duecento assistenti sociali e venti psicologi, da impiegare
presso gli uffici provinciali del lavoro;
il dibattito parlamentare precedente all'approvazione di
quella legge evidenziò l'importanza di tali inserimenti al fine
di realizzare la previsione costituzionale, confermata dalla
legge n. 943 del 1986 e dalla legge di ratifica della Convenzione
Oil del 1975, di effettiva garanzia della parità di trattamento
ed eguaglianza di diritti dei lavoratori italiani e stranieri;
a ben sei anni di distanza, le procedure di reclutamento
degli psicologi e degli assistenti sociali sono ancora in fase di
svolgimento;
la quasi totalità dei sociologi è invece entrata in
servizio dal novembre 1995, sottoscrivendo contratti di lavoro a
tempo indeterminato, nei quali si sancisce il rapporto in base
alla qualifica professionale richiesta e si conferma l'adibizione
funzionale ai servizi per i lavoratori immigrati, extracomunitari
ed apolidi presso gli uffici provinciali del lavoro;
ciò nonostante, né prima né dopo l'ingresso in servizio è
stata emanata dagli organi centrali del ministero del lavoro
alcuna disposizione organizzativa o amministrativa sui compiti e
sulle funzioni da assegnare al nuovo personale, sulla definizione
operativa dei nuovi ruoli, sui servizi rivolti ai lavoratori
immigrati da sperimentare ed avviare e sul coordinamento delle
esperienze autonomamente già intraprese da alcuni uffici in tal
senso;
di fatto si assiste oggi ad un uso estremamente difforme
dei sociologi in questione, dalle attribuzioni funzionali
meramente amministrative (negli sportelli al pubblico o nel
collocamento obbligatorio ad apporre timbri e rilasciare
certificati), fino a funzioni meno esecutive, ma comunque non
specifiche, come le pubbliche relazioni, la formazione
professionale, le ricerche sul mercato del lavoro, il
collocamento degli invalidi;
questa esperienza negativa, che rischia di ripetersi
automaticamente per le altre categorie di nuovo personale
(assistenti sociali e psicologi), indebolisce la possibilità di
un intervento statale adeguato e pianificato rispetto ai flussi
immigratori ed alla presenza straniera nel territorio e nel
mercato del lavoro, proprio mentre più ve ne sarebbe bisogno
rispetto alla crescita di flussi demografici legati al lavoro;
in particolare, nell'ottica del decentramento delle
funzioni dello Stato, la disponibilità di personale qualificato e
motivato potrebbe consentire interventi locali e coordinati a
livello nazionale di monitoraggio e di studio del fenomeno
immigratorio e di programmazione ed indirizzo delle azioni
territoriali su di esso, con l'avvio di osservatori e di servizi
integrati dei quali anche l'applicazione dei recenti decreti ha
segnalato l'indispensabilità;
non si pone dunque solo un problema di tutela sindacale ed
amministrativa del nuovo personale, ma un problema politico circa
il ruolo che lo Stato intende effettivamente assumere
sull'immigrazione e sulla sua intenzione di partire dalle risorse
umane e professionali già disponibili ed adatte allo scopo -:
se non ritengano:
a) di verificare e riferire al Parlamento circa i motivi
del forte ritardo nelle procedure di reclutamento ed assunzione e
circa le attività effettivamente svolte dal personale già assunto
e la loro rispondenza, in tutte le sedi di servizio, rispetto a
quanto stabilito dalla legge n. 39 del 1990 e dai contratti
individuali di assunzione;
b) di provvedere alla formalizzazione, nei ruoli del
ministero del lavoro, di specifici profili professionali, con
annessi mansionari, per tutte le categorie assunte o da assumere
in base alla legge n. 39 del 1990, a partire dai sociologi già in
servizio;
c) di prevedere, in vista dell'annunciata
ristrutturazione funzionale ed organizzativa del ministero del
lavoro, specifici ambiti istituzionali ed operativi
sull'immigrazione, nella forma di aree o servizi integrati, con
funzioni di monitoraggio ed indirizzo delle azioni locali e di
tutela specifica dei lavoratori stranieri, extracomunitari ed
apolidi nel mercato del lavoro, anche nella prospettiva della
creazione di un apposito servizio o agenzia nazionale avente i
compiti di rendere possibile una previsione dei flussi, un
incontro nel territorio fra domanda ed offerta di lavoro
straniero e la prevenzione o repressione di ogni discriminazione
e del crescente fenomeno del lavoro nero.
(4-05216)
In relazione alla richieste formulate nella
interrogazione presentata dalla S.V. On.le si fa presente quanto
segue.
La graduatoria definitiva del concorso a 20 posti di
psicologi da impiegare presso gli Uffici del Lavoro, per il quale
sono stati ammessi a sostenere le prove orali 2693 candidati, è
stata approvata nel mese di ottobre del 1996 ed il successivo 16
dicembre sono stati immessi in servizio 14 unità. Sono
attualmente in corso, invece, i provvedimenti di nomina degli
idonei aventi diritto in sostituzione dei decaduti o
rinunciatari.
Per quanto riguarda il concorso per titoli ed esami a 200
posti di assistente sociale coordinatore, ugualmente da impiegare
presso gli uffici periferici del Ministero, la Commissione
esaminatrice ha terminato la valutazione dei titoli allegati dai
candidati e sta ultimando la relativa graduatoria.
Infatti, a causa delle frequenti dimissioni di alcuni
componenti della Commissione predetta e delle difficoltà
riscontrate nelle designazioni dei docenti da parte dei Ministeri
competenti (Pubblica Istruzione, Università e Ricerca
Scientifica), le prove orali, alle quali, peraltro, erano stati
ammessi 4248 candidati, hanno avuto inizio solo nel mese di
novembre 1994.
Inoltre, nonostante la Commissione avesse cercato di definire
un calendario per concludere i lavori con celerità,
l'inconciliabilità, per i membri esterni, di un impegno
continuativo con l'intensa attività istituzionale da essi svolta,
nonché le restrizioni recentemente introdotte nell'utilizzo dei
membri supplenti ai soli casi di "impedimenti gravi e
documentati" degli effettivi, hanno determinato una forte
contrazione del numero delle sedute.
Infine, relativamente ai sociologi, assunti presso gli uffici
del lavoro sin dal novembre 1995, si evidenzia che le
caratteristiche del mercato del lavoro interno e i mutamenti
della legislazione sui flussi dei lavoratori appartenenti ai
paesi non rientranti nella Unione Europea, hanno sollecitato una
riconsiderazione sull'impiego del suddetto personale, tenuto
anche conto delle potenzialità professionali possedute, garantite
da un percorso universitario mirato all'acquisizione di
competenze di ricerca, di progettazione, di analisi, di
valutazione e di intervento sui fenomeni collettivi.
In relazione a quanto sopra, il Ministero, in assenza della
declaratoria dello specifico profilo professionale
nell'ordinamento vigente, attualmente in fase di studio, ha
provveduto ad emanare, in data 24 ottobre u.s., una circolare
volta ad individuare i settori nei quali queste nuove figure
professionali possono essere impiegate. In buona sostanza, la
circolare predetta chiarisce che il personale in questione può
proficuamente prestare la propria collaborazione anche in campi
più ampi rispetto a quello dei servizi per i lavoratori
immigrati, extracomunitari ed apolidi che, comunque, rientrano
tra le competenze ad essi attribuite.
Infine, è il caso di sottolineare che la riforma delle
strutture periferiche del Ministero del lavoro, è improntata ad
una maggiore flessibilità degli uffici rispetto alla situazione
attuale. Pertanto, sia a livello regionale che a livello
provinciale, è stata prevista un'area di impiego, nell'ambito
della quale il dirigente provvederà, secondo criteri di
economicità e funzionalità gestionali, all'individuazione delle
sub-articolazioni con competenze specifiche.
Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Treu.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ASSISTENTI SOCIALI, ASSUNZIONE AL LAVORO, COLLOCAMENTO E AVVIAMENTO AL LAVORO, EXTRA COMUNITARI, LAVORATORI IMMIGRATI, PSICOLOGI, UFFICI DEL LAVORO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

L 1990 0039, L 1986 0943