ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04916

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 232 del 20/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILOZZI NAZZARENO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/05/2014
Stato iter:
09/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/10/2015

CONCLUSO IL 09/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04916
presentato da
PILOZZI Nazzareno
testo di
Martedì 20 maggio 2014, seduta n. 232

   PILOZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il fiume Sacco nasce dai Monti Prenestini e attraversa il territorio delle province di Roma e Frosinone prima di confluire, dopo circa 87 chilometri, nel fiume Liri;
   come ben noto, il fiume Sacco è stato, ed è ancora purtroppo, al centro di un disastro ambientale che ha colpito il territorio della Valle del Sacco e che ha spinto le autorità nazionali ad inserire una vastissima area nell'ambito dei siti di interesse nazionale (SIN) ai fini della bonifica ambientale, prima che un decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 2013 declassasse il sito a sito di interesse regionale;
   nelle ultime settimane, aldilà dei problemi di bonifica delle aree inquinate, ancora sostanzialmente irrisolti con l'Ente commissariale praticamente immobile da diversi anni, il fiume è tornato all'onore delle cronache locali nelle ultime settimane a causa di gravissimi episodi di inquinamento che hanno colpito il fiume nel territorio compreso tra i comuni di Patrica e Ceccano;
   in particolare, le cronache locali raccontano che, da circa due mesi, soprattutto nei fine settimana, il fiume viene invaso da una intensa e densa schiuma bianca emanando altresì odori nauseabondi che stanno arrecando notevoli disagi ai cittadini http://www.frosinone.net;
   molti cittadini allarmati hanno chiesto l'intervento delle autorità ma, a quanto risulta all'interrogante, ancora nessun provvedimento concreto è stato preso ne risultano essere stati individuati eventuali responsabili;
   la situazione, a leggere le ricostruzioni, ha raggiunto livelli di insostenibilità tanto che nel territorio del comune di Ceccano, lo scorso fine settimana è stato praticamente impossibile per chiunque soggiornare nei pressi del fiume;
   secondo le cronache di stampa, i vigili urbani del comune di Ceccano sono risaliti lungo il corso del fiume senza però individuare eventuali responsabili dell'accaduto mentre l'ARPA Lazio ha effettuato i prelievi necessari a comprendere la natura e i contenuti delle sostanze inquinanti –:
   se non ritenga necessario promuovere verifiche approfondite tramite il Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente (NOE), al fine di supportare le autorità locali nel difficile compito di individuare le cause dell'inquinamento ambientale occorso nelle ultime settimane;
   se non ritenga opportuno convocare un tavolo istituzionale sulla valle del sacco, coinvolgendo tutte le autorità regionali e locali coinvolte, alla luce della situazione in cui versa quel territorio così martoriato sotto il profilo ambientale, e sociale.
(4-04916)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 ottobre 2015
nell'allegato B della seduta n. 499
4-04916
presentata da
PILOZZI Nazzareno

  Risposta. — In merito alle problematiche ambientali segnalate dagli interroganti, riguardanti il sito di interesse nazionale valle del Sacco, si rappresenta quanto segue.
  Il SIN del bacino del fiume Sacco è stato inserito tra i siti di interesse nazionale da bonificare di competenza del Ministero dell'ambiente con la disposizione introdotta all'articolo 11-quaterdecies, comma 15, della legge n. 248 del 2005.
  L'area in questione è quella interessata dall'emergenza ambientale ricadente all'interno del territorio del bacino del fiume Sacco. Il sito è stato perimetrato con decreto ministeriale n. 4352 del 31 gennaio 2008. L'emergenza ambientale è scaturita dalla presenza di isomeri di esaclorocicloesano riscontrati nel latte di alcune aziende zootecniche e, successivamente, riscontrati nelle aree prospicienti l'argine fluviale del citato fiume. La contaminazione sarebbe dovuta alla percolazione dei suddetti agenti chimici situati nell'area del comune di Colleferro, occupata fino a trenta anni fa da un'industria chimica, dove sono stati rinvenuti fusti interrati e scarti di lavorazioni.
  Si evidenzia che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 maggio 2005 è stato dichiarato lo stato di emergenza socio-economico-ambientale nel territorio del bacino del fiume Sacco e con successiva ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 10 giugno 2005, n. 3441 è stato nominato un commissario per gli interventi urgenti finalizzati al superamento della fase dell'emergenza nel territorio dei comuni di Colleferro, Segni e Gavignano della provincia di Roma, e dei comuni di Paliano, Anagni, Ferentino, Sgurgola, Morolo e Supino della provincia di Frosinone.
  Con l'entrata in vigore del decreto ministeriale dell'11 gennaio 2013, il Ministero dell'ambiente ha comunicato alla regione Lazio di aver effettuato la necessaria ricognizione «attraverso la quale è stato accertato che il SIN “Bacino del Fiume Sacco” e “Frosinone” non presentano tutti i requisiti (attività di raffinerie, di impianti chimici integrati o di acciaierie) di cui al comma 2 dell'articolo 252 del decreto legislativo 152/06, così come modificato dall'articolo 36-bis della legge 134/2012».
  Il decreto ministeriale dell'11 gennaio 2013 non ha limitato la necessità di procedere alla bonifica all'interno dei siti, ma ha trasferito alla regione Lazio, che subentra nella titolarità dei procedimenti, le risorse finanziarie, la competenza per le necessarie operazioni di verifica nonché l'eventuale bonifica all'interno del sito.
  Con sentenza n. 7586 del 2014 del 17 luglio 2014, il TAR Lazio ha annullato il decreto ministeriale ambiente Prot. n. 0000007 dell'11 gennaio 2013 nella parte che escludeva dai siti d'interesse nazionale la Valle del Sacco. Pertanto, a partire da quella data, la titolarità del procedimento veniva assegnata al Ministero dell'ambiente. Avverso tale sentenza è stato proposto gravame al Consiglio di Stato.
  Nel frattempo è stata avviata l'istruttoria per individuare il perimetro del sito d'interesse nazionale in coerenza con quanto previsto dall'articolo 36-bis comma, 3 della legge n. 134 del 2012.
  In merito si sono svolte le seguenti riunioni istruttorie con la regione Lazio, ARPA Lazio e i comuni interessati:
   riunione tecnica in data 8 settembre 2014 nel corso della quale è stata richiesta alla regione Lazio una proposta di perimetrazione del sito d'interesse nazionale;
   riunione tecnica in data 25 novembre 2014 nel corso della quale la regione Lazio è stata sollecitata a trasmettere la proposta di perimetrazione richiesta durante la riunione dell'8 settembre 2014;
   conferenza di servizi istruttoria in data 19 gennaio 2015 finalizzata ad esaminare la proposta di perimetrazione trasmessa dalla regione Lazio. All'esito sono state richieste alcune integrazione al documento esaminato ed è stata fissata alla data del 12 febbraio 2015 una nuova conferenza di servizi;
   conferenza di servizi istruttoria del 12 febbraio 2015 che ha analizzato le richieste pervenute da parte dei comuni che hanno segnalato alcune situazioni di criticità. In merito la conferenza di servizi, in considerazione delle problematiche rappresentate nella documentazione acquisita dal MATTM da parte dei comuni, ha individuato alcune delle criticità segnalate da inserire, previa verifica da parte della regione Lazio, nella perimetrazione del SIN.
   in ultimo Conferenza di servizi istruttoria del 10 luglio 2015 che ha esaminato una nuova proposta di perimetrazione che tiene conto degli esiti delle suddette conferenze di servizi e riunioni tecniche tenutesi sulla tematica in questione nonché di alcune osservazioni fornite dalla direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque (nota prot. n. 7554/STA del 29 maggio 2015). La proposta è stata ritenuta condivisibile e sono stati chiesti ulteriori approfondimenti/integrazioni che saranno discussi/e durante la prossima conferenza di servizi fissata per il 10 settembre 2015.

  Successivamente all'approvazione del perimetro, si procederà ad un aggiornamento dello stato delle attività di bonifica condotte dai precedenti titolari del procedimento nonché all'attivazione di tutte le necessarie misure non ancora attuate e necessarie alla bonifica delle matrici ambientali impattate.
  Allo stato attuale, il Ministero dell'ambiente non dispone di alcun elemento circa la presenza di «schiuma bianca» nelle acque del fiume Sacco.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CECCANO,FROSINONE - Prov,LAZIO

EUROVOC :

corso d'acqua

zona inquinata

degradazione dell'ambiente

inquinamento

disastro naturale

impatto ambientale