ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04880

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 314 del 03/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 03/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/03/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04880
presentato da
MURONI Rossella
testo presentato
Martedì 3 marzo 2020
modificato
Mercoledì 4 marzo 2020, seduta n. 315

   MURONI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   tra il 2001 e il 2019, Sogin è costata 4,17 miliardi di euro (prelevati dalla bolletta elettrica), di cui appena 820 milioni di euro spesi per l'effettivo smantellamento dei vecchi impianti, e il resto per il funzionamento della società (2,11 miliardi) e per il trattamento all'estero del combustibile (1,24 miliardi);

   sui lavori continuano ad accumularsi gravi ritardi: la loro conclusione, originariamente prevista per il 2019, nel 2013 venne rinviata al 2025, e nel 2017 posticipata al 2036; i costi complessivi, dagli iniziali 3,8 miliardi di euro, sono cresciuti a 7,3 miliardi previsti dal piano industriale del 2017, ma già nel biennio 2018-2019 sono stati effettivamente eseguiti lavori di smantellamento per meno della metà di quanto previsto dal quel piano, con ulteriori ritardi e inevitabili aumenti dei costi;

   il 12 dicembre 2019 il Governo ha rinnovato il consiglio di amministrazione di Sogin e, invece della netta discontinuità o del commissariamento, invocati da più parti, ha optato per una scelta di continuità gestionale, nominando amministratore delegato un dirigente di lunghissimo corso, che negli ultimi 3 anni è stato il responsabile dello smantellamento dei 4 siti ex Enea, dove nel triennio si sono consumati i fatti più controversi, dalla risoluzione dei contratti con Saipem a Saluggia e Trisaia, con conseguente causa per oltre 100 milioni di euro ancora in corso e rinvio sine die della messa in sicurezza dei più pericolosi rifiuti nucleari italiani, al mancato raggiungimento del brown field a Bosco Marengo, continuamente annunciato durante il triennio ed infine rinviato di altri 3 anni;

   il 23 gennaio 2020 il consiglio di amministrazione ha approvato la «nuova» struttura organizzativa di Sogin che conferma, nel loro ruolo di dirigenti apicali alcuni di coloro che l'interrogante ritiene i principali protagonisti dei pessimi risultati sopra descritti, come riportati in diversi atti di sindacato ispettivo depositati a firma della interrogante;

   tra le «novità» più eclatanti c'è il ritorno di un dirigente del settore delle risorse umane che, dopo una breve parentesi, occupa nuovamente la posizione dalla quale in passato sarebbe riuscita, a quanto consta all'interrogante, ad incrementare in modo considerevole il personale della società;

   il «nuovo-vecchio» direttore delle risorse umane risulta incaricato ad interim, essendo egli anche il direttore di amministrazione finanza e controllo;

   nel frattempo, dopo il grave incidente del 25 settembre 2019, quando un operaio rimase folgorato nel sito di Caorso, con seri danni fisici, il 1° febbraio l'Isin ha pubblicato la notizia di un nuovo incidente sempre a Caorso, riguardante la caduta da un'altezza ragguardevole di un fusto contenente resine radioattive, per fortuna senza danni fisici all'operatore del muletto e senza conseguenze radiologiche per la popolazione e l'ambiente; tuttavia, come pubblicato dal giornale la Libertà, le operazioni di spostamento degli oltre 6.000 fusti contenenti da oltre 35 anni le resine radioattive prodotte durante l'esercizio della centrale, destinati alla slovacca Javyis, che da contratto dovevano iniziare nel 2015 ed erano invece cominciate da pochi giorni, sono state sospese, in attesa, che Sogin metta a punto un nuovo sistema di sicurezza da sottoporre all'approvazione di Isin –:

   se siano a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intendano intraprendere per un reale ed efficace rinnovamento di Sogin, con beneficio per i consumatori elettrici e per la sicurezza del Paese.
(4-04880)