ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04664

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 220 del 29/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04664
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Martedì 29 aprile 2014, seduta n. 220

   PARENTELA, NESCI, DIENI e TOFALO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   ai sensi del Regolamento dighe, con voto n. 352 del 28 giugno 1979 della IV Sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici e con delibera n. 4818 del 19 dicembre 1979 dalla Cassa del Mezzogiorno per un importo di 71.270 milioni di lire pari a 36,8 milioni di euro venne approvato il progetto esecutivo per un invaso nella valle del fiume Esaro, nella provincia di Cosenza;
   il progetto era finalizzato all'utilizzazione delle acque dei bacini dei fiumi Esaro ed Abatemarco per il potenziamento e la razionalizzazione degli schemi acquedottistici a servizio di un'ampia parte del territorio della provincia di Cosenza;
   l'utilizzo a pieno regime dell'invaso avrebbe garantito una produzione idroelettrica di 30 gigawatt anno, ad un uso potabile di 750 l/s e ad un utilizzo irriguo di 1.300 l/s;
   la consegna dei lavori all'ATI aggiudicataria Lodigiani-Del Favero-Italstrade è avvenuta il 6 settembre 1983 con un tempo di esecuzione determinato in 1.720 giorni;
   a seguito del prolungarsi delle procedure di esproprio e di una serie di perizie di variante, le lavorazioni sono iniziate solo nel 1986 per essere sospese il 17 dicembre 1987 a seguito di una frana verificatasi nell'area della spalla sinistra della diga;
   nel 1989 è stata approvata la cosiddetta 8a perizia, con la quale è stato rideterminato, in 112,3 milioni di euro, il fabbisogno finanziario necessario per completare l'opera e consolidare la frana;
   a seguito dell'intervenuta liquidazione dell'Agensud e di un lungo contenzioso con l'appaltatore, culminato con la risoluzione del contratto nel dicembre 1992, la competenza della realizzazione dell'intervento è stata trasferita alla regione Calabria che, nelle more dell'esecuzione dell'intera opera, ha approvato con decreto n. 498 del 17 gennaio 2002 il progetto «Diga Alto Esaro a Cameli e collegamento Abatemarco per Cosenza – stralcio funzionale dell'8a perizia PS 26/3100/A – Messa in sicurezza dell'opera» per un importo complessivo di 55,2 milioni di euro;
   dopo l'affidamento effettuato nel 2002 da parte della stazione appaltante Sorical spa (gestore del servizio idrico regionale) all'impresa Torno Internazionale spa, si sono succedute 3 perizie di variante ed il subentro, come impresa appaltatrice principale, della Impresa spa che ha acquisito il cantiere della Torno;
   nel 2005 la regione Calabria stanzia ulteriori 78 milioni di euro per vedere finalmente completata l'opera. Dall'82, al 2005, sono già stati spesi oltre 350 milioni di euro, per un'opera che non vede neanche il 20 per cento dei lavori in corso. Nonostante questo ulteriore finanziamento pubblico, nel 2006, a causa di un contenzioso fra appaltatore ed amministrazione, 70 operai vengono licenziati dalla ditta Torno, società addetta alla costruzione della diga dell'Esaro;
   ad oggi risultano sostanzialmente conclusi i lavori relativi alla messa in sicurezza del sito (consolidamento fondazione diga e spalle) e quelli delle opere accessorie di valle (vasca di dissipazione, soglie del canale di restituzione, strada di collegamento spalla sinistra-fondovalle);
   con deliberazione 62/2011 «Individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l'attuazione del piano nazionale per il Sud», il CIPE ha finanziato con un importo di 122 milioni di euro l'intervento descritto come «Sistema Esaro: Costruzione corpo diga»;
   nella seduta dell'8 agosto 2013 il Cipe ha approvato la riprogrammazione di risorse assegnate alla regione Calabria nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) con la delibera n. 62/2011, per assicurare copertura finanziaria alle esigenze della società Ferrovie della Calabria s.r.l. per 65 milioni di euro e il completamento della diga del Menta con 12 milioni di euro, togliendo di fatto i finanziamenti per il completamento della diga dell'alto Esaro;
   per far spazio al cantiere della diga è stata sventrata un'intera valle, sono state espropriate 160 abitazioni e diversi terreni ad uso agricolo, ma ad oltre 30 anni dall'inizio dei lavori la diga non è mai entrata in funzione;
   la diga sull'Esaro sarebbe potuta diventare la più grande diga d'Europa con una portata, a pieno regime, di 120 milioni di metri cubi di acqua;
   sarebbe opportuno ad avviso degli interroganti approntare strumenti di controllo della salubrità ambientale e dell'impatto sull'ambiente relativo alla presenza di presidi d'opera, macchinari ed infrastrutture industriali ormai in disuso che rappresentano una seria minaccia per l'incolumità dell'ecosistema della zona –:
   se non ritengano opportuno, per quanto di propria competenza, attivarsi per garantire i fondi economici necessari al completamento dell'opera;
   se non ritengano necessario, per quanto di competenza, far luce su quanto avvenuto nella realizzazione del progetto di cui in premessa e quantificare i fondi statali complessivamente spesi ad avviso degli interroganti in modo non proficuo. (4-04664)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

COSENZA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

corso d'acqua

terreno agricolo

infrastruttura industriale

espropriazione