ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 254 del 07/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 07/11/2019
IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 07/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/11/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/11/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/11/2019
Stato iter:
04/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/08/2020
SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 13/02/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/08/2020

CONCLUSO IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04043
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Giovedì 7 novembre 2019, seduta n. 254

   FORMENTINI, ZOFFILI e IEZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 2 febbraio 2017 venne firmato a Roma dall'allora Presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e dal Presidente del Consiglio presidenziale del Governo di riconciliazione nazionale Fayez Mustafa Serraj un memorandum d'intesa tra Italia e Libia per il contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani;

   l'articolo 8 del memorandum disponeva che quest'ultimo avesse validità triennale dal momento della firma e, pertanto, lo stesso scadrà il 2 febbraio 2020;

   ai sensi del medesimo articolo 8 «il Memorandum sarà tacitamente rinnovato alla scadenza per un periodo equivalente, salvo notifica per iscritto di una delle due Parti contraenti, almeno tre mesi prima della scadenza del periodo di validità», ossia il 2 novembre 2019;

   nella seduta della Camera dei deputati del 30 ottobre 2019, durante lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata, ed in particolare nel corso della discussione sugli intendimenti del Governo in ordine alla prevista scadenza del memorandum di intesa Italia-Libia, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha dichiarato che il Governo intende «modificare in meglio i contenuti del memorandum»;

   il memorandum ha contribuito a ridurre gli arrivi dalla Libia e conseguentemente le morti in mare, così come ammesso anche dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nella seduta del 30 ottobre 2019, e, se abbinato ad una efficace politica nazionale di contrasto all'immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani, così come avvenuto fino ad agosto scorso, si è rivelato uno strumento utile per combattere tutte le attività criminali connesse ai flussi migratori illegali;

   difatti, se dopo la sottoscrizione del memorandum, al 31 dicembre 2017 gli sbarchi erano già diminuiti da 181.436 del 2016 a 11.310 (di cui 107.212 dalla Libia), al 31 dicembre 2018 calarono addirittura a 23.370 (di cui solo 12.977 dalla Libia), fino ad arrivare a 4.269 (-95,62 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017) ad agosto di quest'anno, mentre, sempre secondo i dati forniti dal Ministero dell'interno, in poco più di un mese gli sbarchi e le partenze dalla Libia sono ripresi fino a triplicarsi complessivamente rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso;

   il memorandum, comunque, rappresenta un valido strumento per la lotta all'immigrazione clandestina e a tutte le attività criminali ad essa connesse, in primis la tratta di esseri umani, e, pertanto, occorre garantirne la piena validità sia per scongiurare la partenza dalla Libia verso l'Italia di migliaia di migranti, che metterebbero così a rischio la loro vita, sia per assicurare la difesa dei confini anche europei ed infine tutelare la sicurezza nazionale da flussi migratori incontrollati;

   inoltre, la modifica del memorandum non può avvenire unilateralmente, poiché l'articolo 7 prevede che lo stesso possa essere eventualmente modificato a richiesta di una delle parti tramite uno scambio di note, ma precisa anche che ciò possa avvenire solo durante il periodo della sua validità e, dunque, non possa essere nel frattempo sospeso –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di garantire la validità e l'operatività del memorandum del 2 febbraio 2017 e contrastare i flussi migratori illegali dalla Libia verso l'Italia e quali iniziative siano state eventualmente poste in essere al fine di modificare lo stesso.
(4-04043)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 agosto 2020
nell'allegato B della seduta n. 386
4-04043
presentata da
FORMENTINI Paolo

  Risposta. — Nei primi quattro mesi e mezzo del 2020 la Libia si attesta quale primo luogo di partenza delle imbarcazioni di migranti dirette in Italia, sebbene i numeri attuali rappresentino una quota minima rispetto al 2017 (2.832 migranti giunti irregolarmente in Italia dalla Libia al 13 maggio 2020, il 2,6 per cento dei 107.212 giunti nell'intero 2017).
  L'Italia, nel pieno rispetto della sovranità della Libia e delle convenzioni internazionali di cui è parte, ha fornito il proprio sostegno agli sforzi intrapresi dalle autorità libiche riconosciute, agendo nell'ambito dell'attuazione del
memorandum d'intesa sulla cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere firmato dal Presidente del Consiglio pro tempore Gentiloni e dal presidente del consiglio presidenziale libico Al Serraj il 2 febbraio 2017. L'intesa costituisce il quadro politico di riferimento in cui si sono sviluppate le numerose attività condotte dal Governo italiano a sostegno delle autorità libiche, in particolare nella gestione dei flussi migratori e nella lotta contro l'immigrazione clandestina, contribuendo a ridurre in maniera rilevante gli arrivi dalla Libia e le morti in mare nel Mediterraneo centrale.
  A tre anni dalla sua conclusione l'Italia si sta adoperando per modificare in meglio i contenuti del
memorandum, con particolare attenzione al tema dei diritti umani, ai centri e alle condizioni dei migranti. A tal fine, nel novembre 2019 il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – anche sulla base del confronto e della collaborazione con Unhcr e Oim – tramite l'Ambasciata d'Italia a Tripoli ha formalmente proposto alle Autorità libiche la convocazione di una riunione del Comitato misto italo-libico, prevista dall'articolo 3 del memorandum, al fine di concordare un aggiornamento dell'intesa attraverso modifiche volte a migliorarne l'efficacia. La proposta è stata tempestivamente recepita dalle controparti libiche, che hanno formalmente comunicato la loro disponibilità a rivedere il testo, riservandosi di presentare loro proposte.
  Il coordinamento nazionale a livello tecnico fra le diverse amministrazioni interessate ha definito le ipotesi di intervento sul testo del
memorandum e predisposto una rielaborazione del memorandum formalmente trasmessa il 9 febbraio scorso alla controparte libica in vista dell'avvio del negoziato.
  Gli aspetti salienti della revisione riguardano il richiamo esplicito a trattati e norme internazionali consuetudinarie di diritto umanitario e sui diritti umani e l'impegno a lavorare al miglioramento nel breve e medio termine delle condizioni di migranti e rifugiati dentro e fuori dai centri. L'obiettivo è infatti quello di un progressivo superamento del sistema dei centri di accoglienza e l'agevolazione delle attività delle competenti organizzazioni delle Nazioni Unite, a cominciare da Unhcr e Oim, in un quadro che assicuri il rispetto dei diritti umani e dei principi umanitari. In collaborazione con le Autorità libiche, in questa fase di revisione del
memorandum, gli interventi di assistenza a migranti, rifugiati e altri soggetti vulnerabili, al fine di una stabilizzazione dei flussi irregolari, proseguono. Ove le condizioni di sicurezza e dell'emergenza da COVID-19 lo consentiranno, il meccanismo dei rimpatri volontari assistiti, con cui dal 2017 l'Oim ha potuto far rientrare nei loro Paesi di origine circa 50.000 migranti dalla Libia, potrà essere riattivato.
  Il prossimo passo consisterà ora nella convocazione del comitato misto
ex articolo 3 del memorandum con l'obiettivo di portare a termine il negoziato con la controparte libica relativo al testo emendato. La convocazione del comitato non è stata sinora possibile a causa delle restrizioni legate all'emergenza sanitaria COVID-19.
La Sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Marina Sereni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

traffico di persone

lotta contro la criminalita'