Legislatura: 18Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019
Primo firmatario: OCCHIONERO GIUSEPPINA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 01/08/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/08/2019
OCCHIONERO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
l'associazione Nuovo Senso Civico di Lanciano ha presentato, in data 2 novembre 2018, un ricorso straordinario ex articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, in relazione all'autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'opera denominata Metanodotto Larino-Chieti;
il metanodotto Larino-Chieti è un'opera che è parte del piano di sviluppo decennale degli investimenti 2014-2023 che è stata inserita nella rete nazionale di trasporto del gas e prevede la realizzazione di un metanodotto della lunghezza di 11 chilometri;
diverse amministrazioni comunali hanno espresso pareri contrari, ad esempio il comune di Lanciano con atto del 20 febbraio 2015 prot. 0010040;
con delibera di giunta le regioni Molise e Abruzzo hanno espresso l'intesa per il rilascio dell'autorizzazione al metanodotto Larino-Chieti;
le linee guida della Commissione europea sulla valutazione ambientale strategica (Vas) in relazione ai piani di sviluppo chiariscono che le aziende private sono assoggettate alla direttiva 42/2001/CE in quanto equiparabili a un soggetto che svolge una funzione pubblica e quindi il metanodotto doveva essere soggetto a valutazione di impatto ambientale e a valutazione di incidenza ambientale (Vinca);
sussisterebbe una dubbia legittimità della dichiarazione di variante automatica introdotta con il decreto autorizzativo del metanodotto Larino-Chieti in quanto costituisce variante agli strumenti urbanistici, dei piani di gestione territoriali e tutela del territorio;
la Corte di giustizia europea con sentenza 22 settembre 2011 si è espressa statuendo che una normativa che preveda varianti automatiche di piani senza la assoggettabilità a Vas delle stesse sia contraria alle norme comunitarie e in particolare alla direttiva 42/2001/CEE;
si registrerebbe anche una non conformità all'articolo 89 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;
per quanto attiene allo stoccaggio Stogit al momento del rilascio del decreto autorizzatorio questo sarebbe stato privo di piano di emergenza esterno. Il rapporto di sicurezza è del 2015, ma non risulta ancora approvato definitivamente dal Comitato di coordinamento regionale;
il metanodotto fa parte di un progetto più ampio, che prevede il collegamento con i pozzi di estrazione e gli stoccaggi esistenti, come il «Treste», o in progetto, come quelli di San Martino sulla Marrucina e del Sinarca. Quest'ultima opera interesserà i comuni di Guglionesi, Montecilfone, Palata e Montenero di Bisaccia e, date le caratteristiche (immagazzinamento di 300 milioni di metri cubi ed erogazione giornaliera di 3,2 milioni di metri cubi), desta ancor più preoccupazione;
in base a quanto previsto dalla «direttiva Seveso» è un impianto a rischio di incidente rilevante, pertanto necessita del piano di emergenza esterno per la popolazione;
è evidente l'inopportunità di realizzare siffatte opere in un territorio che, già fragile, è stato interessato di recente dall'apertura di una nuova faglia;
il metanodotto Larino-Chieti, oltre all'area archeologica di Montenero di Bisaccia, attraverserà 8 siti di interesse comunitario per la biodiversità, una zona di protezione speciale e il bosco Corundoli di Montecilfone. Per tale ragione l'area è classificata come Iba (Important Bird Areas);
i lavori, particolarmente invasivi, comporteranno l'espianto di un numero elevato di alberi e piante di particolare pregio. Ciò nonostante il consiglio comunale di Montecilfone, con delibera n. 23 del 1° dicembre 2018, ha concesso a SGI la servitù di passaggio nel bosco Corundoli per la somma di 70.000 euro;
il Comitato I Discoli del Sinarca, nei mesi scorsi, ha promosso una raccolta firme al fine di impedire che i lavori arrechino danni all'area in questione –:
quali siano gli orientamenti del Governo sulle criticità evidenziate in premessa;
se, alla luce di quanto espresso in premessa, il Governo non ritenga necessario che il tracciato del metanodotto Larino – Chieti venga modificato accogliendo le istanze della popolazione locale.
(4-03510)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):zona protetta
gasdotto
Corte di giustizia CE