ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03468

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 219 del 31/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONNO LEONARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/07/2019
Stato iter:
22/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2019
CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2019

CONCLUSO IL 22/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03468
presentato da
DONNO Leonardo
testo di
Mercoledì 31 luglio 2019, seduta n. 219

   DONNO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   l'occupazione abusiva degli immobili costituisce da tempo una delle principali problematiche che affliggono i grandi centri urbani del Paese, conseguenza a volte della difficoltà di porre in essere politiche territoriali, urbanistiche e sociali, finalizzate alla riqualificazione delle aree periferiche e alla riduzione dei fattori di marginalità sociale. Il tema, come noto, è stato affrontato, sotto il profilo della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, dal decreto-legge n. 14 del 2017, convertito, con modificazioni, nella legge n. 48 del 2017, che ha introdotto alcune significative innovazioni volte al superamento del fenomeno, in un'ottica di miglioramento delle condizioni di vivibilità delle città e di prevenzione delle situazioni di degrado e di condotte illecite;

   l'articolo del decreto-legge n. 14 del 2017 prevede che al fine di assicurare il concorso della forza pubblica per l'esecuzione dei provvedimenti di sgombero, il prefetto individui una scala di priorità che tenga conto della «tutela delle famiglie in situazioni di disagio economico o sociale»;

   con la circolare del 1° settembre 2018 del Ministero dell'interno, concernente disposizioni relative all'occupazione arbitraria di immobili, si rimanda ai prefetti, nell'ambito delle proprie competenze, attraverso l'istituzione del comitato per la sicurezza per organizzare le operazioni di sgombero, l'attuazione di un piano sociale per censire e identificare gli occupanti e la composizione dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza all'interno degli stessi di minori o altre persone in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale, e della condizione di regolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale e all'adozione di iniziative di esecuzione di sgomberi resi necessari da altre situazioni di rilievo, come le precarie condizioni di sicurezza degli immobili, che potrebbero emergere a seguito delle ordinanze contingibili e urgenti adottate dal sindaco;

   a seguito di indagini condotte dalla Guardia di finanza di Lecce nel 2018, sono emerse responsabilità importanti di politici, amministratori, dirigenti e funzionari del comune dello stesso capoluogo di provincia salentino per l'assegnazione illecita di alloggi popolari in cambio di voti;

   dai dati pervenuti dall'ente gestore Arca Sud, in data 10 luglio 2019 a seguito dell'esplicita richiesta di accesso agli atti, sono emersi che ad oggi sussistono 323 pratiche di decadenza relative alle case popolari in provincia di Lecce che attendono ancora di essere evase e che interessano nello specifico i comuni di Lecce, Nardo, Gallipoli, Copertino, Galatina, Squinzano, Maglie e Tricase;

   da quanto emerso dalle dichiarazioni in tribunale dallo stesso direttore di Arca Sud, Sandra Zappatore, resiste un meccanismo ormai consolidato, per imposizione dei politici sotto inchiesta, concernente il blocco degli sgomberi (fonte Nuovo Quotidiano di Puglia) –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto;

   quali urgenti iniziative intenda adottare affinché, per il tramite del prefetto, si completi l’iter riguardante lo sgombero delle case popolari in questione per permettere, al contempo, una immediata riassegnazione degli stessi immobili ai cittadini bisognosi;

   se non ritenga necessario e urgente promuovere, per quanto di competenza, un monitoraggio delle procedure di sgombero nelle altre province italiane, per garantire l'accesso agli alloggi popolari agli effettivi aventi diritto.
(4-03468)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 22 dicembre 2019
nell'allegato B della seduta n. 281
4-03468
presentata da
DONNO Leonardo

  Risposta. — Come ricordato nelle interrogazioni, il decreto-legge 20 febbraio 2017 n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 aprile 2017 n. 48, ha introdotto alcune significative misure volte al superamento del fenomeno dell'occupazione abusiva degli immobili, in un'ottica di miglioramento delle condizioni di vivibilità delle città e di prevenzione delle situazioni di degrado e di condotte illecite.
  La disciplina, in materia è stata ulteriormente innovata con il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132, che ha inasprito il quadro sanzionatorio in materia.
  Ulteriore, significativa novella ha riguardato l'articolo 11 del decreto-legge n. 14 del 2017, che è stato sensibilmente modificato quanto alle competenze del Prefetto, sia nello scongiurare nuove occupazioni sia nel procedere all'esecuzione delle ordinanze di rilascio emesse dall'autorità giudiziaria.
  Per quanto riguarda l'attività di prevenzione, con direttiva del Ministro, dell'interno del 19 dicembre 2018, è stata disposta una ricognizione di tutte le situazioni di abbandono degli immobili che possono costituire motivo di preoccupazione, sia sul piano dell'ordine e della sicurezza, sia su quello della tutela della pubblica e privata incolumità e delle condizioni igienico-sanitarie delle aree interessate. I prefetti sono stati, quindi, invitati a sottoporre gli esiti del monitoraggio all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, al fine di individuare le misure necessarie, in relazione al contesto locale, per prevenire le occupazioni di immobili abbandonati.
  Per quanto concerne l'analisi delle occupazioni in atto a livello provinciale, è stato dato mandato ai prefetti di svolgere un'attività di ricognizione e monitoraggio i cui esiti sono comunicati al Ministero dell'interno con cadenza trimestrale.
  Dai dati al momento, disponibili, risulta che in 31 province il fenomeno non è presente o non assume una connotazione particolarmente critica o problematica; in 26 province il dato rilevato è inferiore o di poco superiore alle 10 unità immobiliari occupate; mentre le situazioni di occupazione più significative si registrano in alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze.
  Per quanto riguarda, in particolare, il fenomeno delle occupazioni abusive nella provincia di Lecce – cui si fa riferimento nell'interrogazione – l'azione della locale Prefettura si è sviluppata lungo le due direttrici sopracitate: la prevenzione di nuove occupazioni e l'esecuzione degli sgomberi.
  La prima attività ha coinvolto i vertici delle Forze di polizia e gli amministratori dei comuni di maggiori dimensioni (Lecce, Casarano, Copertino, Galatina, Gallipoli e Nardò) e di quelli commissariati ai sensi dell'articolo 143 del Tuel, nell'individuazione delle misure più adeguate volte a prevenire le occupazioni di immobili abbandonati.
  Nell'ottica, inoltre, di un più organico coinvolgimento della polizia locale nelle attività di presidio delle aree in cui insistono gli immobili in questione, sono state condivise con gli enti locali e Arca Sud Salento (ente gestore degli immobili di edilizia residenziale pubblica) le direttive per rendere l'azione di prevenzione maggiormente efficace sul territorio.
  Nel caso di beni immobili di proprietà privata, gli amministratori sono stati invitati a prescrivere ai proprietari le iniziative necessarie (messa in sicurezza, installazione di sistemi di difesa passiva, vigilanza privata o altri mezzi) da attuare entro un congruo termine, scaduto il quale i Sindaci dovranno adottare apposite ordinanze ai sensi degli articoli 50 e 54 del Tuel.
  Gli stessi responsabili delle amministrazioni locali sono stati invitati alla pianificazione degli interventi di riqualificazione urbana e sociale, da realizzare anche attraverso i finanziamenti europei inseriti nella programmazione regionale, promuovendo contestualmente, d'intesa con Arca Sud Salento, la tempestiva messa a disposizione degli alloggi già suscettibili di assegnazione.
  Per l'esecuzione delle ordinanze di rilascio emesse dall'Autorità giudiziaria, la Prefettura di Lecce, sulla base dell’
iter definito dal predetto articolo 11 del decreto-legge n. 14 del 2017, ha portato all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica i casi in cui l'attività di sgombero rendesse necessario il supporto della forza pubblica.
  In tali fattispecie, alla presenza di documentate situazioni di fragilità, per le quali i soggetti interessati non siano stati in grado di reperire autonomamente una sistemazione alloggiativa alternativa, il prefetto di Lecce ha riferito di aver convocato l'apposita cabina di regia per l'individuazione delle strategie a supporto.
  Il Prefetto ha precisato inoltre che, allo stato attuale, non sussistono ulteriori richieste di sgombero e che, in alcuni casi, è stato ottenuto anche il rilascio spontaneo dell'immobile da parte degli occupanti.
  Inoltre, in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, è stato approfondito il prospetto complessivo delle occupazioni illegittime predisposto da Arca Sud Salento, riferito a tutta la provincia, mentre il Prefetto è ora in attesa di analogo prospetto per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica del comune di Lecce.
  In tale sede è stato concordato un piano di priorità per differenziare, nell'ambito delle occupazioni
sine titulo, le occupazioni per le quali il titolo sia venuto meno per cause di decadenza o morosità da quelle abusive a titolo originario (come avviene nell'ipotesi in cui l'occupante si sia introdotto fraudolentemente nell'alloggio).
  Alla luce dei criteri e dei riscontri effettuati, la Prefettura sta programmando l'intervento della forza pubblica nell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, secondo una calendarizzazione che tiene conto delle eventuali situazioni di fragilità documentate.
  Infine, per quanto riguarda le indagini menzionate nell'interrogazione in materia di assegnazione indebita di alloggi popolari in cambio di voti, si rappresenta che, le investigazioni svolte dalla guardia di finanza di Lecce nel 2018 hanno dimostrato la connivenza, di alcuni amministratori pubblici con soggetti affiliati alla criminalità organizzata.
  Complessivamente, sono state denunciate all'autorità giudiziaria 48 persone, (di cui 16 appartenenti all'amministrazione comunale di Lecce) per i reati di abuso d'ufficio, peculato, falso in atto pubblico, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e corruzione elettorale.
  All'esito della predetta attività di indagine, in data 7 settembre 2018, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 persone, sono stati notificati 2 provvedimenti concernenti l'obbligo di dimora e 5 provvedimenti inerenti all'interdizione temporanea dai pubblici uffici.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Vito Claudio Crimi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sociale

casa popolare

protezione della famiglia