Primo firmatario: Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA Data firma: 02/07/1992
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'AMBIENTE
MINISTERO CON L'INCARICO PER LE AREE URBANE
Stato iter:
19/02/1993
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
02/02/1993
MINISTRO - (MINISTERO DELLA DIFESA)
Fasi iter:
INTERLOCUTORIO IL 02/02/1993
PRESENTATO IL 02/07/1992
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 08/02/1993
ITER CONCLUSO IL 19/02/1993
Ai Ministri della difesa, dell'ambiente e per i problemi delle aree urbane. - Per sapere - premesso che: sono in corso i lavori di allargamento e potenziamento dell'attuale base militare navale di Taranto; per tali lavori sono stati stanziati anche fondi della legge n. 64 (interventi straordinari per lo sviluppo nel Mezzogiorno). Il Ministero della difesa, chiamato a giustificare l'utilizzo a fini militari dei fondi della legge n. 64, ha sostenuto che tali finanziamenti sarebbero serviti "all'alleggerimento del traffico e decongestionamento della città"; quanto sostenuto dal Ministero appare improbabile in quanto: a) il ponte girevole aprendosi solo di notte non provoca disagi particolari al traffico; b) il ponte continuerà ad aprirsi comunque per far accedere le navi all'Arsenale per le operazioni di manutenzione; c) è apparso, nei pressi della nuova base navale, un semaforo che rallenta la circolazione diurna; per la realizzazione della nuova base navale sono stati avviati dragaggi che hanno sollevato le proteste dei pescatori e dei mitilicoltori per i gravi impatti ambientali derivanti da tali operazioni di scavo e di scarico in mare dei fanghi; non è stata interpellata come invece previsto dalla legislazione vigente la Commissione consultiva sulla pesca locale e non sono stati valutati i possibili danni ed inquinamenti delle spiagge di notevole interesse turistico del tratto di costa occidentale del Golfo di Taranto. Tali inquinamenti verrebbero infatti causati dal trasporto, ad opera delle correnti marine esistenti in loco (come da studi Cnr, Enea, ecc.) dei fanghi inquinanti. La presenza di tali fenomeni risulta del tutto ignorata nella relazione tecnica (a firma del professor Marano) a supporto delle operazioni previste -: se il Governo non ritenga urgente predisporre la valutazione d'impatto ambientale dello scarico dei fanghi dragati per costruire la nuova base navale tenendo conto di quanto riportato in premessa; se non ritenga di dover rinunciare all'utilizzo dei fondi della legge n. 64 perché non è prospettabile un "decongestionamento della città"; se non ritenga di rendere pubblici i capitolati di appalto delle opere e dei lavori connessi alla realizzazione della nuova base navale al fine di consentire il massimo di trasparenza e di controllo da parte dell'opinione pubblica. (4-02872)
Le operazioni di dragaggio e discarica in mare dei materiali di risulta per i lavori di costruzione della nuova base di Taranto sono state avviate successivamente al decreto autorizzativo del Ministro dell'ambiente, emanato in esito alle favorevoli risultanze della documentazione tecnica della ditta appaltatrice dei lavori, con specifico riferimento alle rilevazioni scientifiche dell'istituto talassografico e di biologia marina dell'università di Bari ed alle analisi dell'USL di Taranto che hanno escluso la presenza di sostanze nocive inquinanti nella composizione chimica dei materiali da sversare. Durante le operazioni, i pescatori locali hanno effettuato manifestazioni di protesta per far spostare l'area di discarica più al largo, sostenendo che la presenza fra i fanghi di dragaggio anche di materiale roccioso fosse incompatibile con il sistema di pesca a strascico. Pertanto, in attesa di un ulteriore decreto autorizzativo le opere sono state sospese al fine di pervenire a maggiori garanzie sia per l'ecosistema marino che per le attività socio-economiche locali. Nel frattempo, il tribunale amministrativo regionali di Lecce ha respinto il ricorso presentato da un'associazione ambientalistica locale per ottenere la sospensione dei lavori, motivata da presunti inquinamenti delle acque prospicienti la zona di dragaggio interessate da mitilicolture. La costruzione della nuova stazione navale con fondi della difesa e della NATO, determinerà il trasferimento in Mar Grande del bacino di gravitazione delle navi e dell'area d'intervento del supporto logistico-amministrativo e di pronto intervento tecnico. Ciò consentirà un minore impiego di personale e di mezzi nel centro storico della città, rendendo disponibili alla comunità tarantina i moli, le banchine e le pertinenze dell'attuale stazione torpediniere. Al riguardo è stato formalizzato tra le pubbliche amministrazioni interessate un accordo di programma ai sensi della legge n. 64/186 per lo spostamento di alcune strutture della marina militare prospicienti il mar Piccolo in aree demaniali periferiche. Gli interventi, individuati dal CIPE con delibera del 12 maggio 1988, sono finalizzati alla esclusiva riqualificazione urbana e territoriale del centro storico della città di Taranto (quartiere Borgo), alla soluzione dei gravi ed urgenti problemi di viabilità in atto e di indisponibilità di spazi per attività sociali, nonché all'acquisizione da parte del comune di un significativo affaccio in mar Piccolo. Ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 agosto 1967, n. 765, l'amministrazione della difesa è esentata, per le opere destinate alla "difesa nazionale", dall'obbligo di accertare la relativa conformità alle norme urbanistiche ed edilizie. La progettazione esecutiva dell'impresa in questione, rivestendo, per necessari motivi di sicurezza, carattere di riservatezza, è sottoposta all'anzidetta normativa che tutela le strutture militari. In conseguenza, non sono stati resi pubblici i capitolati tecnici d'appalto e le progettazioni esecutive di tali lavori; ma ovviamente, tutta la documentazione tecnico-amministrativa, nelle forme e nei termini contemplati dalla legislazione vigente, è stata sottoposta all'esame degli organi consultivi e di controllo dello Stato. Il Ministro della difesa: Andò.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
APPALTO CONCORSO, BASI MILITARI, CONTRIBUTI PUBBLICI, INQUINAMENTO DELLE ACQUE, MANUTENZIONE, OPERE PUBBLICHE, VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE