ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02872

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 14 del 02/07/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA
Data firma: 02/07/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE
  • MINISTERO CON L'INCARICO PER LE AREE URBANE
Stato iter:
19/02/1993
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/02/1993
MINISTRO - (MINISTERO DELLA DIFESA)
Fasi iter:

INTERLOCUTORIO IL 02/02/1993

PRESENTATO IL 02/07/1992

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 08/02/1993

ITER CONCLUSO IL 19/02/1993

Ai Ministri della difesa, dell'ambiente e per i problemi
delle aree urbane. - Per sapere - premesso che:
sono in corso i lavori di allargamento e potenziamento
dell'attuale base militare navale di Taranto;
per tali lavori sono stati stanziati anche fondi della
legge n. 64 (interventi straordinari per lo sviluppo nel
Mezzogiorno). Il Ministero della difesa, chiamato a giustificare
l'utilizzo a fini militari dei fondi della legge n. 64, ha
sostenuto che tali finanziamenti sarebbero serviti
"all'alleggerimento del traffico e decongestionamento della
città";
quanto sostenuto dal Ministero appare improbabile in
quanto:
a) il ponte girevole aprendosi solo di notte non provoca
disagi particolari al traffico;
b) il ponte continuerà ad aprirsi comunque per far
accedere le navi all'Arsenale per le operazioni di manutenzione;
c) è apparso, nei pressi della nuova base navale, un
semaforo che rallenta la circolazione diurna;
per la realizzazione della nuova base navale sono stati
avviati dragaggi che hanno sollevato le proteste dei pescatori e
dei mitilicoltori per i gravi impatti ambientali derivanti da
tali operazioni di scavo e di scarico in mare dei fanghi;
non è stata interpellata come invece previsto dalla
legislazione vigente la Commissione consultiva sulla pesca locale
e non sono stati valutati i possibili danni ed inquinamenti delle
spiagge di notevole interesse turistico del tratto di costa
occidentale del Golfo di Taranto. Tali inquinamenti verrebbero
infatti causati dal trasporto, ad opera delle correnti marine
esistenti in loco (come da studi Cnr, Enea, ecc.) dei fanghi
inquinanti. La presenza di tali fenomeni risulta del tutto
ignorata nella relazione tecnica (a firma del professor Marano) a
supporto delle operazioni previste -:
se il Governo non ritenga urgente predisporre la
valutazione d'impatto ambientale dello scarico dei fanghi dragati
per costruire la nuova base navale tenendo conto di quanto
riportato in premessa;
se non ritenga di dover rinunciare all'utilizzo dei fondi
della legge n. 64 perché non è prospettabile un
"decongestionamento della città";
se non ritenga di rendere pubblici i capitolati di appalto
delle opere e dei lavori connessi alla realizzazione della nuova
base navale al fine di consentire il massimo di trasparenza e di
controllo da parte dell'opinione pubblica.
(4-02872)
Le operazioni di dragaggio e discarica in mare
dei materiali di risulta per i lavori di costruzione della nuova
base di Taranto sono state avviate successivamente al decreto
autorizzativo del Ministro dell'ambiente, emanato in esito alle
favorevoli risultanze della documentazione tecnica della ditta
appaltatrice dei lavori, con specifico riferimento alle
rilevazioni scientifiche dell'istituto talassografico e di
biologia marina dell'università di Bari ed alle analisi dell'USL
di Taranto che hanno escluso la presenza di sostanze nocive
inquinanti nella composizione chimica dei materiali da sversare.
Durante le operazioni, i pescatori locali hanno effettuato
manifestazioni di protesta per far spostare l'area di discarica
più al largo, sostenendo che la presenza fra i fanghi di
dragaggio anche di materiale roccioso fosse incompatibile con il
sistema di pesca a strascico.
Pertanto, in attesa di un ulteriore decreto autorizzativo le
opere sono state sospese al fine di pervenire a maggiori garanzie
sia per l'ecosistema marino che per le attività socio-economiche
locali.
Nel frattempo, il tribunale amministrativo regionali di Lecce
ha respinto il ricorso presentato da un'associazione
ambientalistica locale per ottenere la sospensione dei lavori,
motivata da presunti inquinamenti delle acque prospicienti la
zona di dragaggio interessate da mitilicolture.
La costruzione della nuova stazione navale con fondi della
difesa e della NATO, determinerà il trasferimento in Mar Grande
del bacino di gravitazione delle navi e dell'area d'intervento
del supporto logistico-amministrativo e di pronto intervento
tecnico. Ciò consentirà un minore impiego di personale e di mezzi
nel centro storico della città, rendendo disponibili alla
comunità tarantina i moli, le banchine e le pertinenze
dell'attuale stazione torpediniere.
Al riguardo è stato formalizzato tra le pubbliche
amministrazioni interessate un accordo di programma ai sensi
della legge n. 64/186 per lo spostamento di alcune strutture
della marina militare prospicienti il mar Piccolo in aree
demaniali periferiche.
Gli interventi, individuati dal CIPE con delibera del 12
maggio 1988, sono finalizzati alla esclusiva riqualificazione
urbana e territoriale del centro storico della città di Taranto
(quartiere Borgo), alla soluzione dei gravi ed urgenti problemi
di viabilità in atto e di indisponibilità di spazi per attività
sociali, nonché all'acquisizione da parte del comune di un
significativo affaccio in mar Piccolo.
Ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 agosto 1967, n. 765,
l'amministrazione della difesa è esentata, per le opere destinate
alla "difesa nazionale", dall'obbligo di accertare la relativa
conformità alle norme urbanistiche ed edilizie.
La progettazione esecutiva dell'impresa in questione,
rivestendo, per necessari motivi di sicurezza, carattere di
riservatezza, è sottoposta all'anzidetta normativa che tutela le
strutture militari.
In conseguenza, non sono stati resi pubblici i capitolati
tecnici d'appalto e le progettazioni esecutive di tali lavori; ma
ovviamente, tutta la documentazione tecnico-amministrativa, nelle
forme e nei termini contemplati dalla legislazione vigente, è
stata sottoposta all'esame degli organi consultivi e di controllo
dello Stato.
Il Ministro della difesa: Andò.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
APPALTO CONCORSO, BASI MILITARI, CONTRIBUTI PUBBLICI, INQUINAMENTO DELLE ACQUE, MANUTENZIONE, OPERE PUBBLICHE, VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

L 1986 0064, TARANTO (TARANTO+ PUGLIA+)