ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: LOVECCHIO GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2019
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/05/2019
Stato iter:
22/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2019
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/06/2019

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2019

CONCLUSO IL 22/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02830
presentato da
LOVECCHIO Giorgio
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   LOVECCHIO, FARO e MISITI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il canale Lagrimaro sito alla via Manfredonia chilometro 3,500 è caratterizzato da esalazioni di cattivi odori, acque reflue, a volte schiumose e con colorazioni atipiche causate probabilmente dallo sversamento illecito di liquami;

   numerose sono state le segnalazioni e denunce dei cittadini della zona: all'Arpa (dipartimento provinciale di Foggia), ai carabinieri di Cerignola, al consorzio di bonifica della Capitanata, al comando di polizia municipale di Cerignola, al sindaco del comune e, infine, all'Asl di Foggia (presso il dipartimento di prevenzione servizio di igiene e sanità pubblica);

   già a partire dal 2015 i residenti di Cerignola si sono rivolti agli enti preposti al controllo, constatando da parte di questi ultimi la completa indifferenza. Il 6 novembre 2015, la Onlus cittadinanzAttiva, con missiva a/r, ha richiesto con urgenza l'intervento da parte delle autorità ritenute competenti alla soluzione del problema;

   il 14 dicembre 2015 l'azienda sanitaria locale della provincia di Foggia, a seguito del sopralluogo avvenuto presso il canale ha accertato le precarie condizioni igienico-sanitarie dichiarando che «la natura di queste acque scure e a volte ricche di schiuma non è accertata, ma il cattivo odore che ne deriva ne segnala la dubbia provenienza. Non secondaria è la proliferazione di arbusti e la presenza di rifiuti di varia natura, che danno al sito un aspetto di grave abbandono e degrado» e richiedendo un intervento immediato delle autorità competenti;

   in data 17 dicembre 2015, il dipartimento provinciale di Foggia dell'Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente (Arpa), ha comunicato che le attività di indagine per l'accertamento dei responsabili di scarichi abusivi e/o di illeciti, che comportano fenomeni di inquinamento competono alle forze dell'ordine operanti in materia ambientale ed ha quindi trasmesso al corpo di polizia provinciale di Foggia e al Corpo forestale dello Stato di Foggia la richiesta, rimanendo a disposizione per qualsiasi tipo di supporto tecnico richiesto;

   numerose poi sono state le richieste di incontro con il sindaco di Cerignola, con l'assessore all'ambiente, con il comandante di polizia municipale e con il responsabile area tutela del territorio del comune di Cerignola affinché potessero essere verificate le condizioni igienico-sanitarie del canale;

   i fatti sovraesposti potrebbero creare problemi molto seri per i cittadini residenti della zona, mettendo a rischio, oltre la salute di tutti coloro che abitano il territorio, anche le coltivazioni degli agricoltori. Il rischio di inquinamento ambientale risulta infatti, essere molto elevato. L'inquinamento causato dallo scarico, da emissioni e da perdite di sostanze pericolose prioritarie deve essere arrestato e gradualmente eliminato –:

   quali iniziative, per quanto di competenza e in sinergia con gli enti territoriali, il Governo abbia intenzione di portare avanti nell'immediato affinché possa essere evitato un danno ambientale possano essere tutelati il territorio e la salute dei cittadini della zona.
(4-02830)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Domenica 22 dicembre 2019
nell'allegato B della seduta n. 281
4-02830
presentata da
LOVECCHIO Giorgio

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto riguarda la condizione del canale di Lagrimaro in agro di Cerignola (FG), considerata la specificità della questione, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha coinvolto gli enti interessati che hanno fornito, ciascuno per quanto di competenza, il proprio specifico contributo, che di seguito si sintetizza sia per quel che concerne lo stato del canale e sia per gli interventi in atto.
  L'Arpa Puglia ha riferito che il canale Lagrimaro è un canale artificiale creato per convogliare le acque meteoriche trattate dalle aziende ubicate nella zona industriale di Cerignola e che gli enti interessati nella gestione sono il comune di Cerignola e il Consorzio di bonifica per la Capitanata.
  È stato eseguito un sopralluogo presso il canale Lagrimaro, i cui esiti analitici non sono stati ancora ultimati. Dalla relazione di sopralluogo si evincono una serie di fattori concomitanti che generano lo stato di criticità del canale dovuto non solo a sversamenti incontrollati ma anche ad un forte fenomeno di abbandono di rifiuti.
  Dal campionamento effettuato le acque del canale sono apparse più simili ad un refluo che a un corso d'acqua. Il liquido ha presentato una colorazione scura con evidenti fenomeni di putrescenza che danno origine a miasmi persistenti. Già a livello visivo il canale è da ritenere a forte stato di degrado ambientale ed igienico-sanitario.
  La forte presenza di rifiuti, oltre che di folta vegetazione, ha reso prevedibile una verosimile assenza di regolare manutenzione del canale. In alcuni tratti non si è riscontrato il decorso delle acque che sono risultate stantie, con un ulteriore aggravio della già precaria condizione ambientale-sanitaria.
  In linea generale l'Arpa, stante la disponibilità ad effettuare eventuali campionamento ed analisi in occasione di indagini, al fine di accertare eventuali superamenti dei valori limite autorizzati o previsti dal decreto legislativo n. 152 del 2006, individua la necessità primaria di bonifica del canale con l'eliminazione dei rifiuti abbandonati nello stesso alveo e parti adiacenti.
  Per questo ultimo aspetto l'Arpa ha proposto una soluzione da mettere in atto tra il Consorzio per la bonifica della Capitanata, gestore del canale Lagrimaro e l'Amministrazione comunale di Cerignola, gestore della condotta della fogna bianca della zona industriale che, a sua volta, scarica nel canale in questione, la quale prevede che il Consorzio ripulisca il canale asportando i rifiuti e il secondo provveda al corretto smaltimento dei rifiuti presso impianti autorizzati.
  Il comune di Cerignola ha fatto presente altresì che è in corso la verifica delle autorizzazioni allo scarico delle acque meteoriche nella rete di fogna bianca rilasciate alle aziende insistenti in zona industriale. Alla conclusione delle attività, lo stesso comune potrà eseguire la predisposizione di un piano di controllo sul campo, con il supporto dell'Arpa Puglia, sugli scarichi autorizzati con caratteristiche di reflui civili ed industriali.
  Ancora il comune ha informato di aver avviato, di concerto con l'ATI, responsabile per l'Acquedotto pugliese della sanificazione delle reti idriche fognarie e dei lavori di manutenzione delle reti idriche fognarie ricadenti nell'ATI n. 1 della provincia di Foggia, una programmazione di verifiche ed ispezioni in continuo delle opere fognarie, soprattutto per evidenziare gli scarichi anomali che provocano scompenso del processo biologico di depurazione. In tale programmazione sarà inserita la verifica ed ispezione della rete di fogna ricadente in zona Pa, essendo il canale Lagrimaro tributario del Canale Fosso Pila.
  Il Presidente del Consorzio per la bonifica della Capitanata ha inoltre riferito che sono già in corso verifiche da parte dell'autorità competente.
  Il responsabile dello Struttura territoriale operativa Avellino-Foggia dell'Acquedotto pugliese ha comunicato, nel maggio 2019, che la società gestisce la rete di fognatura nera dell'abitato di Cerignola, ivi compresa quella presente nella zona industriale, e che l'impianto funziona regolarmente e senza disservizi.
  Infine, il Comando gruppo Carabinieri forestale di Foggia, in merito ai fatti ed eventi connessi al canale, ha effettuato, nel tempo, numerosi controlli che hanno determinato, negli anni 2017 e 2018, il deferimento all'autorità giudiziaria dei responsabili di due aziende per smaltimento illecito di reflui industriali nella rete della fogna bianca e, quindi, nel canale Lagrimaro.
  Attualmente sono in corso attività delegate dall'autorità giudiziaria.
  Per quanto riguarda gli aspetti precipuamente sanitari, il Ministero della salute ha programmato e avviato uno specifico intervento finalizzato alla verifica del degrado ambientale con risvolti di natura igienico-sanitaria, da probabile sversamento illecito di liquami, contattando, anche al fine di interventi congiunti, i Carabinieri forestali, e l'Arpa Puglia per eventuali campionamenti ed indagini analitiche, qualora ritenute necessarie.
  Il Ministero della salute si impegna a proseguire la propria azione di controllo e monitoraggio attraverso un contatto diretto e costante con le istituzioni locali e le autorità competenti, al fine di porre in essere ogni iniziativa utile alla protezione della salute pubblica e al rispetto della normativa vigente.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal canto suo, assicura il proprio coinvolgimento unitamente alle altre Amministrazioni competenti, in un percorso di natura operativa finalizzato all'adozione di idonei provvedimenti inerenti alla tutela dei corpi idrici, alla disciplina degli scarichi, alla gestione delle bonifiche e al risarcimento del danno ambientale, atti a gestire tale emergenza ambientale.
  

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

inquinamento

prevenzione dell'inquinamento