ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02773

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 166 del 18/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: PALMISANO VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 18/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02773
presentato da
PALMISANO Valentina
testo di
Giovedì 18 aprile 2019, seduta n. 166

   PALMISANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel 2012 la società Fastweb (controllata dall'azienda pubblica svizzera Swisscom) formalizzava la cessione di due rami di azienda, per un totale di 720 dipendenti in forza nelle varie sedi presenti in Italia: 120 lavoratori del settore rete, ceduti alla società Huawei e 600 occupati nel customer care, esternalizzati a favore di Visiant Next SpA;

   la situazione, come si apprende anche da notizie di cronaca (L'Espresso del 23 maggio 2012), destò enorme preoccupazione tra i dipendenti poiché Visiant Next spa risultava essere una controllata da Visiant Contact Srl, società già in amministrazione controllata;

   nel frattempo Fastweb affidava alla Visiant Next spa l'unico appalto, della durata di sette anni, al termine del quale per i lavoratori ceduti non vi sarebbe stata alcuna certezza concernente il futuro occupazionale;

   occorre ricordare che, circa due anni prima della cessione, Fastweb fu coinvolta nell'inchiesta sul maxiriciclaggio di 2 miliardi di euro che coinvolse anche Telecom Italia Sparkle, con un conseguente grave danno di immagine per la realtà aziendale e per cui i lavoratori, su richiesta della stessa azienda, si prodigarono in una campagna pubblicitaria a sostegno e a difesa dell'azienda;

   nel corso degli anni molti lavoratori ceduti si sono rivolti al giudice del lavoro impugnando le operazioni di cessione, ritenendole illegittime e prive degli elementi previsti dall'articolo 2112 del codice civile, considerandola un'operazione illegittima finalizzata ad effettuare «licenziamenti mascherati» dietro la cessione del ramo d'azienda;

   molti tribunali giudicarono inefficaci le cessioni, sia in primo grado che in corte d'appello, disponendo il reintegro dei lavoratori, come previsto dalla normativa di cui all'articolo 2112 del codice civile;

   nel corso degli anni si sono succeduti cambi di gestione e fusioni societarie, mentre, attualmente, i dipendenti che hanno vinto le diverse cause intentate e che avrebbero dovuto essere reintegrati, lavorano invece alle dipendenze della società Covisian (nata dalla fusione di Contacta e Visiant), a causa della mancata applicazione delle sentenze emesse dalla magistratura da parte di Fastweb;

   in questo contesto, altresì, i lavoratori hanno subito una forte perdita di professionalità in seguito a un costante demansionamento, poiché molte mansioni da loro precedentemente svolte sono state affidate a un outsoucer albanese (la BConnect, controllata da Visiant);

   nel maggio 2018 Fastweb annunciava il reshoring del call center delocalizzato in Romania. L'allora Ministro dello sviluppo economico Calenda si dichiarò soddisfatto dell'operazione finalizzata al trasferimento dell'attività dalla Romania presso le sedi di Comdata di Lecce e Cagliari. La stessa Comdata, soltanto pochi giorni prima, aveva dichiarato la chiusura delle sedi di Padova e Pozzuoli. A giudizio dell'interrogante, sarebbe stato giusto che Fastweb avesse affidato quella commessa ai dipendenti che dovevano essere reintegrati;

   paradossale appare anche la notizia che nel 2018 e 2019, nonostante le varie sentenze emesse a suo carico e mai ottemperate, Fastweb sia stata promotrice e sponsor del Salone della giustizia svoltosi a Roma –:

   quali iniziative per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda porre in essere per individuare una soluzione della vicenda diretta in particolare alla tutela dei diritti dei lavoratori che da anni sono in attesa di vedersi riconosciuti i diritti sanciti nelle sentenze emesse dalla magistratura a seguito delle cause promosse nei confronti di Fastweb, fino ad oggi inadempiente.
(4-02773)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

categoria socioprofessionale

amministrazione controllata