ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02151

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 96 del 14/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 14/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02151
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Lunedì 14 ottobre 2013, seduta n. 96

   LABRIOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   la qualità dei servizi offerti dai Centri per l'impiego sembra, nel complesso, ampiamente insoddisfacente, nonostante alcune positive eccezioni, collocate in particolari aree del Paese. I Centri per l'impiego intermediano appena l'1,6 per cento della nuova manodopera (dati Istat, 2012);
   dai confronti internazionali sulla ripartizione della spesa per le politiche del lavoro, emerge che il livello di investimenti pubblici nei Servizi per l'inserimento nel mercato del lavoro si colloca sensibilmente al di sotto della media europea (appena un quinto). Inferiore alla media europea (sebbene in termini assai meno evidenti) risulta anche la spesa per politiche attive, mentre la spesa per Integrazioni al reddito e, in particolare, la spesa per pensionamenti anticipati, sopravanzano la media europea;
    le difficoltà dei centri per l'impiego si legano, innanzitutto, alla grave carenza di personale (appena 7.500 addetti, molti dei quali precari, a fronte dei 77.000 della Gran Bretagna e 115.000 della Germania); a un quadro di competenze normative e amministrative disarticolato (strutturato su tre livelli – Stato, regioni e province – e, soprattutto, segnato dalla mancanza di un soggetto a livello nazionale con funzioni di coordinamento dell'intero sistema); alla scarsa interoperabilità degli uffici; alla mancanza di un efficace raccordo con gli altri operatori pubblici (scuola, università) e privati (agenzie per il lavoro e sistema della bilateralità);
   con la raccomandazione del 22 aprile 2013, atto non vincolante per gli Stati membri, si è posta al centro del dibattito europeo la necessità di investire sul capitale umano dei giovani guidando le loro transizioni occupazionali. La strategia elaborata, la cosiddetta youth guarantee, si propone di raggiungere uno specifico obiettivo: garantire ai giovani un'opportunità di lavoro o formazione entro un periodo di 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale;
   il Governo italiano sta lavorando per recepire in tempi rapidi la strategia europea. Il progetto in via di definizione evidenzia la centralità dei Centri per l'impiego nell'implementazione del piano: il limite della proposta, per il nostro sistema, è proprio questo;
   l'unica strada percorribile per attuare in tempi brevi la strategia europea è quella di potenziare il raccordo tra pubblico e privato coinvolgendo le istituzioni formative, le parti sociali a tutti i livelli, valorizzando i territori;
   tale considerazione viene dalle esperienze avviate in alcune regioni italiane, che evidenziano come l'elemento di successo si identifichi nella capacità di creare partnership, integrazione, raccordo nei servizi per l'impiego;
   esempi di youth guarantee, nel nostro Paese, si rinvengono nel Veneto, dove è in via di implementazione un Piano integrato per l'occupazione giovanile, ispirato al modello nordico e precursore della youth guarantee, e in Toscana, dove nell'ambito del Progetto Giovani Sì, la regione ha approvato un pacchetto di misure volte a sostenere i giovani non solo nella transizione scuola-lavoro ma anche in quella verso l'età adulta;
   le sperimentazioni avviate nei diversi Paesi europei e nelle nostre regioni, indicano quali sono gli aspetti su cui concentrare l'attenzione: centralità degli investimenti nel capitale umano, integrazione scuola lavoro, apprendistato, raccordo tra pubblico e privato nell'intermediazione, trasparenza dei mercati, cultura industriale, partnership capaci di coinvolgere tutti gli attori in una logica di mainstreaming. A ben guardare, si tratta di aspetti del tutto assimilabili a quelli già definiti, a livello nazionale, dal decreto legislativo n. 181 del 2000 e rimasti sostanzialmente sulla carta –:
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia intenzione di porre in essere al fine di approntare un sistema di governance partecipato e integrato, capace di riconoscere piena centralità alla persona rilanciando l'apprendistato quale strumento di placement e di costruzione di competenze, riorganizzando e rimettendo al centro delle politiche di raccordo i centri per l'impiego e quali strumenti stia attivando per rendere pienamente operativa la strategia Youth Guarantee. (4-02151)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

ufficio del lavoro

inserimento professionale

finanziamento pubblico

investimento pubblico

lavoro giovanile

mercato interno

pensionamento anticipato