ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 92 del 08/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: ANTEZZA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
AMODDIO SOFIA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 08/10/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/11/2013
Stato iter:
20/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/10/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/11/2013

SOLLECITO IL 25/03/2014

SOLLECITO IL 17/09/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/04/2016

CONCLUSO IL 20/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02088
presentato da
ANTEZZA Maria
testo presentato
Martedì 8 ottobre 2013
modificato
Giovedì 10 ottobre 2013, seduta n. 94

   ANTEZZA, BIONDELLI, ARLOTTI, BARGERO, AMODDIO, IACONO, BOCCUZZI, MATTIELLO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
il Ministero della salute, nel corso del 2012, ha proposto che nella attuazione della direttiva europea sulla assistenza sanitaria transfrontaliera sia istituita una rete di centri di eccellenza per la ricerca sull'amianto e sulle azioni conseguenti di sanità pubblica. La proposta è stata accettata e l'Italia è stata invitata a presentare una proposta operativa nel prossimo Consiglio dei ministri della salute previsto a Cipro entro l'anno 2013;
in tale quadro il Ministero ha promosso la pubblicazione, nel giugno 2012, del quaderno del Ministero della salute n. 15 «Stato dell'arte e prospettive in materia di contrasto alle patologie asbesto-correlate», il quale delinea lo stato attuale delle conoscenze e formula proposte di intervento in merito alle tematiche sanitarie, ambientali e previdenziali e al quale si rimanda per riferimenti e approfondimenti;
successivamente lo stesso Ministero della salute ha promosso a Venezia, nel novembre 2012, la Conferenza governativa sulla tematica dell'amianto che ha permesso di focalizzare le questioni sopra riportate e acquisire indicazioni da tutte le parti sociali coinvolte;
in tale conferenza è stata decisa la redazione del piano nazionale amianto da parte dei Ministeri della salute, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e del lavoro e delle politiche sociali, poi redatto e sottoposto alla Conferenza unificata nella seduta del 10 aprile 2013 dove risulta che il piano si sia arenato sostanzialmente per le osservazioni di carattere finanziario avanzate dal MEF;
a ulteriore testimonianza dell'attualità ed importanza della materia si evidenzia la risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2013 sulle «Minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l'amianto esistente» che, tra l'altro, «invita gli Stati membri a portare avanti la progressiva eliminazione dell'amianto nel minor tempo possibile... invita la Commissione a includere una strategia coordinata in materia di amianto nella prossima strategia dell'UE 2014-2020 per la salute e la sicurezza...» e formula altresì una nutrita serie di raccomandazioni in materia sanitaria, ambientale e previdenziale;
l'attenta lettura della documentazione citata fa emergere una sostanziale unita di intenti, strategia ed obiettivi tra quelli individuati in sede... nazionale, e in particolare nel piano nazionale amianto, e quelli delineati in sede dell'Unione europea, confermando la assoluta centralità del tema e l'impellenza di agire con particolare riferimento alle attività di messa in sicurezza e successiva bonifica a partire dalle situazioni di interesse pubblico –:
quale sia lo stato dell'iter amministrativo del piano nazionale amianto e se corrisponda al vero che esso non ha compiuto ulteriori passi dopo lo stop subito in Conferenza unificata nonostante risulti che i Ministeri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare abbiano inviato le proprie controdeduzioni alle osservazioni del MEF;
come si intenda procedere per la risoluzione delle non più rinviabili attività di messa in sicurezza e bonifica degli edifici pubblici contaminati da amianto quali scuole, ospedali e uffici pubblici, individuati durante le attività di mappatura dell'amianto;
quali risorse si intendano dedicare alle predette attività di messa in sicurezza e bonifica di strutture e manufatti pesantemente contaminati da amianto nonché per finanziare le attività di mappatura;
se, alla luce di quanto esposto in premessa, non intenda valutare la possibilità di assumere iniziative per consentire agli enti locali di derogare al patto di stabilità per le operazioni di bonifica. (4-02088)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 610
4-02088
presentata da
ANTEZZA Maria

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa all'attività di mappatura, messa in sicurezza e bonifica di strutture e manufatti pesantemente contaminati da amianto, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale e dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  Sulla scorta delle informazioni contenute nella mappatura amianto, è possibile effettuare l'identificazione dei siti a maggior rischio. Al riguardo si precisa che la presenza di amianto non è indicativa del livello di pericolosità, la cui valutazione dipende dalla disponibilità delle fibre alla dispersione in atmosfera. Per tutti quei casi in cui la matrice risulta friabile sono stati individuati interventi prioritari.
  È inoltre incoraggiato l'uso delle migliori pratiche, utilizzando, ad esempio, materiale statistico già disponibile, ed eseguendo l'analisi spettrale delle immagini acquisite da aereo e da satellite, per incrociarle con i rilievi di controverifica in situ affidati alle ARPA o ad altri enti competenti.
  L'acquisizione dei dati georeferenziati consentirà l'incrocio con i dati catastali, rendendo possibile l'individuazione diretta dei proprietari delle strutture (principalmente quelle coperte) che ancora utilizzano materiali in cemento o amianto.
  L'informatizzazione, realizzabile mediante portali dedicati, interesserà l'intero processo di bonifica, dalla presentazione del Piano di lavoro alla relazione riassuntiva annuale, prevista dall'articolo 9 della legge n. 257 del 1992. Tale procedura ha già superato la fase sperimentale in due Regioni (Lazio e Toscana). Le informazioni saranno, così, inserite nella Banca dati nazionale, ai sensi del decreto ministeriale n. 101 del 2003.
  In relazione alle criticità dell’iter del Piano nazionale amianto, si evidenzia che nella Conferenza unificata dell'11 giugno scorso si è deciso di formulare uno specifico accordo per la costituzione di un Tavolo interistituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che avrà il compito di recuperare il Piano nazionale amianto, rendendolo sostenibile rispetto alle obiezioni del Ministero dell'economia e delle finanze, superando così l’impasse che lo aveva bloccato.
  Nel frattempo, però, sono state avviate alcune procedure parallele con lo scopo di rispondere in tempi brevi alle criticità più urgenti.
  L'articolo 1, comma 50 della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di Stabilità 2015) ha previsto, al fine di garantire la messa in sicurezza e bonifica di strutture pesantemente contaminate da amianto nei Siti di bonifica di interesse nazionale (SIN), lo stanziamento di euro 45.000.000,00 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, per un totale di euro 135.000.000,00, di cui euro 25.000.000,00 annui a favore dei comuni di Casale Monferrato e di Napoli.
  Al netto di quanto già destinato ai suddetti comuni (pari a complessati euro 75.000.000,00) restano euro 60.000.000,00 da assegnare nel triennio in esame; tali risorse sono destinate ai prioritari interventi di bonifica ricadenti negli altri SIN interessati dalla presenza di amianto («Bari — Fibronit», «Biancavilla», «Broni», «Balangero» ed «Emarese»).
  Con il decreto del Ministro dell'ambiente adottato il 18 febbraio 2015, sono state individuate, ai sensi dell'articolo 51, le modalità di trasferimento delle risorse assegnate.
  A tal proposito, questo dicastero ha richiesto a Regioni e Comuni interessati di proporre gli interventi di bonifica da amianto da finanziare, a valere sulle risorse in oggetto.
  Sulla base delle segnalazioni pervenute e degli esiti di specifica riunione tenutasi in data 21 gennaio 2015, è stato elaborato il quadro degli interventi, completo delle relative informazioni di carattere procedurale, fisico e finanziario.
  Si segnala, peraltro, che le risorse disponibili coprono interamente i fabbisogni segnalati dalle regioni e dai comuni e interessati.
  Con particolare riferimento alle messa in sicurezza e bonifica degli edifici pubblici, si sottolinea che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 maggio 2014 è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la struttura di Missione per l'edilizia scolastica, finalizzata al coordinamento ed all'impulso dell'attuazione di interventi di riqualificazione degli edifici destinati ad uso scolastico.
  Detta Struttura di missione, siglando lo scorso 21 luglio un protocollo d'intesa con l'agenzia per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), ha avviato, per la prima volta a livello nazionale, un programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli oltre 40 mila edifici scolastici. L'iniziativa si focalizza principalmente sugli interventi per la sostenibilità e l'efficientamento energetico degli edifici stessi ma anche su quelli per la messa in sicurezza dal rischio sismico e la bonifica da amianto.
  Tale accordo prevede, tra le altre cose, la definizione di una «task force ENEA – ItaliaSicura», ovvero uno specifico ufficio operativo costituito da tecnici e ricercatori dell'agenzia che proporrà alla Struttura di missione i possibili modelli di intervento nonché le soluzioni tecnologiche ma anche i format per acquisire le informazioni necessarie alla valutazione dei progetti presentati (consumi, condizioni dell'immobile, elementi progettuali, costi).
  Si segnalano, infine, alcune novità previste dalla legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 707 della legge n. 208 del 2015). In particolare, si ricorda che a decorrere dall'anno 2016 cessano di avere applicazione le disposizioni concernenti la disciplina del patto di stabilità interno degli Enti locali. Viene tuttavia imposto agli enti il pareggio di bilancio nel solo saldo finale di competenza: pertanto, dal 2016, gli enti locali devono conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Inoltre, per l'anno 2016, ai fini del pareggio del bilancio, non sono considerate le spese sostenute dagli enti locali per interventi di edilizia scolastica (co. 713) e per interventi di bonifica ambientale (co. 716), conseguenti ad attività minerarie, effettuati mediante utilizzo di avanzo di amministrazione e con assunzione di mutui. Riguardo agli interventi di bonifica ambientale secondo quanto previsto dal citato comma 716, l'esclusione opera nel limite massimo di 20 milioni di euro.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato anche attraverso il coinvolgimento di tutti gli altri soggetti competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

amianto

sostanza pericolosa

ente locale

sicurezza pubblica

luogo di lavoro

sanita' del lavoro

sicurezza del lavoro