Legislatura: 18Seduta di annuncio: 109 del 16/01/2019
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/01/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega MINISTERO DELL'INTERNO 16/01/2019 MINISTERO DELL'INTERNO 16/01/2019 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/02/2019
SOLLECITO IL 25/11/2019
FIORINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
alcuni organi di stampa nei giorni scorsi hanno riportato che a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, circa duecento bambini dai 6 ai 14 anni appartenenti a famiglie nordafricane e arabe, da domenica 13 gennaio 2019, avrebbero fatto lezioni di lingua araba e di religione islamica nei locali della scuola elementare;
l'associazione «La Pace», costituita da immigrati del Nordafrica, aveva ottenuto l'autorizzazione dal consiglio d'istituto della scuola per tenere questi corsi aperti anche a bambini non islamici;
sempre da quanto riportato da ritagli stampa successivi, le lezioni sono state sospese a causa di una serie di polemiche e malumori che hanno diviso la comunità, non solo locale;
inoltre, nella notte del 12 gennaio 2019, pare che ci sia stato un blitz degli attivisti di Forza Nuova che hanno attaccato nella scuola uno striscione che riportava «Europa cristiana, mai musulmana» e il commissariato di polizia di Mirandola ha avviato una indagine conoscitiva sulla vicenda;
senza entrare nel merito dei poteri del consiglio di istituto, delle spese legate all'apertura domenicale della scuola, di eventuali coperture assicurative e di chi deve tenere queste lezioni, a parere dell'interrogante è sbagliato e contro ogni principio di integrazione degli extra comunitari nel nostro Paese l'utilizzo degli istituti pubblici per l'insegnamento di lingue e religioni che non appartengono alla cultura italiana che sarebbero, invece, del tutto lecite in luoghi non pubblici;
agli studenti provenienti da culture e religioni diverse, il compito della scuola pubblica deve essere l'insegnamento della lingua italiana, dei princìpi della Costituzione laica e repubblicana, degli elementi di religione disciplinati dal concordato fra lo Stato e la Santa Sede, oltre ai valori universali di democrazia, di libertà, di parità di diritti e doveri fra uomini e donne –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
quali iniziative il Governo abbia assunto e intenda assumere per garantire che la sospensione di questi corsi, che, ad avviso dell'interrogante, non promuovono l'integrazione ma hanno effetto contrario, diventi definitiva e che si proceda alla cancellazione dell'iniziativa, affinché la scuola resti un luogo di integrazione, di educazione civica e di studio della cultura italiana che si fonda sulle radici giudaico-cristiane;
se si ritenga, alla luce di quanto illustrato, di adottare ogni iniziativa di competenza per evitare che - sia a San Felice sul Panaro che in tutta Italia - questo episodio diventi un precedente che possa aprire non solo gli istituti scolastici ma pure altri luoghi pubblici (biblioteche, teatri, e altro) a svariate richieste, con qualsiasi motivazione culturale non legata alle tradizioni italiane, con il rischio di dare adito anche a incursioni dimostrative, come quella sopracitata, che possano degenerare in episodi violenti.
(4-02000)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):insegnamento delle lingue
istituto di istruzione