ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01996

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 109 del 16/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01996
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 16 gennaio 2019, seduta n. 109

   MURONI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   da oltre trent'anni, con il primo referendum antinucleare del 1987, gli italiani hanno espresso volontà contraria al nucleare, scelta peraltro ribadita a larga maggioranza anche nel 2011;

   la Sogin è la società dello Stato responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani nonché della gestione dei rifiuti radioattivi;

   i rifiuti radioattivi in Italia derivano principalmente dal programma nucleare pregresso e sono stoccati nei depositi temporanei delle centrali nucleari di Trino, Latina e Garigliano e Caorso, negli impianti ex Enea Eurex di Saluggia, Itrec della Trisaia, Opec di Casaccia, nel deposito Avogadro di Saluggia e nelle installazioni del Centro comune di ricerca di Ispra di Varese della Commissione europea. Tutti in carico alla Sogin;

   le attività di decommissioning sono finanziate tramite costi aggiuntivi scaricati sulla bolletta elettrica, comportando, dunque, un aggravio economico in capo agli utenti;

   a fine novembre 2018, la Sogin ha inviato all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, (Arera) e al Ministero vigilante, il Mise; il programma quadriennale 2019-2022, che nuovamente riduce in modo significativo le attività previste dalla precedente programmazione presentata da Sogin a novembre 2017;

   il nuovo programma non solo non incrementa in alcun modo le attività di decommissioning di Sogin, ma di fatto ne riduce ulteriormente i volumi in tutti i siti, rispetto a quanto previsto dal piano del novembre 2017, prevedendo di conseguenza ulteriori ritardi nella conclusione dei lavori dei numerosi raggruppamenti di attività omogenee in ciascun sito (task);

   il volume di decommissioning previsto per il quadriennio 2018-2021 in alcuni siti potrebbe raggiungere una diminuzione di circa il 30 per cento;

   dai report inviati, a novembre 2018, dalla Sogin ad Arera e al Mise si riscontra che: su 91 task attive – per ciascuna task Sogin compila una scheda con un set di informazioni richieste da Arera, che viene aggiornata di anno in anno sino alla conclusione dei lavori della task – ben 36 hanno accumulato un ulteriore ritardo rispetto al piano del 2017; per 23 task l'ulteriore ritardo è maggiore o uguale a 1 anno; per 7 task l'ulteriore ritardo è maggiore o uguale a 2 anni. Tali ritardi si aggiungono a quelli già riscontrati dall'Autorità nei precedenti piani elaborati da Sogin;

   inoltre, tutto questo potrebbe comportare ulteriori slittamenti della data di fine attività prevista per importanti progetti: sino a 7 anni a Caorso e Trisaia, 8 anni a Trino, 8,5 anni a Saluggia, mentre non sono ancora valutabili i ritardi complessivi del progetto Cemex a Saluggia e del progetto ICPF a Trisaia;

   infine, come già avvenuto nel 2017, nel 2016 e nel 2018, il consuntivo di fine anno, pari a circa 75 milioni; è molto inferiore al budget programmato a inizio anno, 95 milioni, e meno della metà del valore previsto all'inizio del mandato dell'A.d. Desiata, previsto in 163 milioni;

   è del tutto evidente che la continua riduzione dei volumi delle attività indica una grave e irrisolta crisi gestionale, confermata dall'analisi dei vari consuntivi di fine anno, dai quali emerge una serie di tante piccole attività, spesso affidate in house a Nucleco, e di anticipi di forniture, che al momento dell'effettivo utilizzo, anche diversi anni dopo, spesso risultano obsolete o non più conformi alla normativa vigente. Inoltre, il tutto è concentrato nell'ultima parte di ciascun anno, in sostituzione di attività di più ampio spettro, programmate in quanto prioritarie ed urgenti, ma continuamente rinviate o interrotte, come per esempio il progetto Cemex;

   si ricorda che su un argomento analogo la l'interrogante ha già presentato l'interrogazione n. 4-00421 –:

   se non ritengano, tenuto conto di quanto esposto in premessa, di valutare l'assunzione delle iniziative di competenza per l'avvio delle procedure atte al commissariamento della Sogin.
(4-01996)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Centro comune di ricerca

scorie radioattive

gestione dei rifiuti