ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01902

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 103 del 19/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 19/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/12/2018
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/12/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 03/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01902
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 19 dicembre 2018, seduta n. 103

   FRATOIANNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il 13 dicembre 2018 il comune di Lodi è stato condannato dal tribunale di Milano per aver discriminato i bambini stranieri che chiedevano l'iscrizione al servizio di mensa scolastica;

   il giudice ha ordinato al comune di «modificare» il «Regolamento per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate» in modo da consentire ai cittadini non appartenenti all'Unione europea di presentare la domanda di accesso a prestazioni sociali agevolate mediante la presentazione dell'Isee alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani e dell'Unione europea residenti;

   la giunta a guida leghista del comune di Lodi aveva infatti introdotto un regolamento che imponeva agli immigrati di far certificare nei Paesi d'origine l'assenza di proprietà immobiliari. Certificazioni in lingua originale che le famiglie avevano ovviamente molta fatica ad ottenere anche solo perché in molti di quei Paesi mancano il catasto e gli uffici pubblici che possono rilasciare la documentazione richiesta;

   la sindaca, nonostante le proteste, ha difeso il regolamento e non ha inteso modificarlo in alcun modo;

   nel giro di pochi giorni il coordinamento «Uguali doveri», nato in sostegno delle famiglie straniere discriminate ha promosso nelle scorse settimane una raccolta di fondi che è riuscita a raccogliere più di 100 mila euro e a garantire il servizio mensa ai circa 200 bambini in questione;

   il giudice, accertata quindi «la condotta discriminatoria del Comune di Lodi», ha condannato l'amministrazione a pagare 5 mila euro per le spese processuali e intimato di cambiare il regolamento stesso che sostanzialmente escludeva i bambini immigrati da mensa e trasporto bus, prevedendo per l'accesso le stesse condizioni richieste per i cittadini italiani. Quel regolamento, secondo il giudice, «introduce una disparità di trattamento emesso da un'autorità che non ha il potere di assumere decisioni in proposito»;

   la decisione del tribunale ripristina la parità di trattamento e le medesime procedure che la legge prevede sia per gli italiani che per gli stranieri residenti per accedere alle prestazioni sociali;

   a parere dell'interrogante è una vittoria contro la discriminazione e una sconfitta per chi testardamente ha creato un caso di discriminazione diventato di interesse nazionale. A tutti i bambini e le bambine deve essere garantito, senza differenziazioni e discriminazioni, il servizio della mensa scolastica, sano e di qualità, magari evitando le condizioni pessime scoperte nei giorni scorsi dai Nas, e quello del trasporto;

   l'amministrazione comunale, anziché attenersi alle decisioni del giudice, a quanto consta all'interrogante pare stia valutando se ricorrere in appello contro la sentenza del tribunale di Milano;

   secondo la Cgil nazionale quello di Lodi non sarebbe nemmeno l'unico caso e anche a Trieste o nel comune bergamasco di Cenate Sotto, per fare due esempi, sembrerebbe siano stati esclusi i bambini stranieri dalla mensa scolastica;

   a questo punto sarebbe opportuno un atto del Governo volto a ribadire come la domanda di accesso alle prestazioni sociali agevolate da parte di cittadini non appartenenti all'Unione europea debba avvenire sempre e soltanto tramite la presentazione dell'Isee, quindi nelle stesse modalità e condizioni previste per i cittadini italiani e dell'Unione europea residenti, al fine di impedire il verificarsi di comportamenti discriminatori nelle scuole e nei confronti di alunni in base alla loro provenienza nazionale o territoriale –:

   se e con quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, anche a seguito della recente sentenza emessa dal tribunale di Milano, intenda ribadire il principio secondo cui il modello Isee è l'unico strumento con il quale si può richiedere l'accesso alle prestazioni sociali agevolate, che tale strumento vale anche per i cittadini non appartenenti all'Unione europea e che ogni altra documentazione richiesta sarebbe da considerarsi discriminatoria.
(4-01902)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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