ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01894

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 13
Seduta di annuncio: 31 del 11/07/1996
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO
Data firma: 11/07/1996
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA 07/11/1996


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
Stato iter:
30/04/1997
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/04/1997
MINISTRO - (MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 11/07/1996

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 14/04/1997

ITER CONCLUSO IL 30/04/1997

Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere
- premesso che:
il contratto di programma delle Ferrovie dello Stato
1994-2000 non prevede il raddoppio delle linee Cuneo-Fossano, con
60 treni al giorno, e Cava-San Giuseppe, con 56 treni al giorno;
è invece previsto il raddoppio delle linee Turano-Lecce,
con 55 treni al giorno, Mola di Bari-Fasano, con 52 treni al
giorno, Cormos-Mossa, con 51 treni al giorno, Bari-Taranto, con
47 treni al giorno, Caserta-Foggia, con 45 treni al giorno,
Montecarrotto-Falconara con 42 treni al giorno,
Berceto-Solignano, con 38 treni al giorno, Targia-Siracusa, con
37 treni al giorno;
è presumibile che il numero di treni al giorno sia elemento
fondamentale per decidere il raddoppio di linee;
nel contratto di programma 1994-2000 tra le Ferrovie dello
Stato e il Ministro dei trasporti è prevista la costruzione di
una nuova linea, la Ferrandina-Matera: tale linea esisteva già e,
essendo un ramo secco, era stata chiusa al traffico negli anni
settanta. I binari sono stati quindi smantellati ed oggi il
servizio viene svolto da autobus sostitutivi, che effettuano 7
corse di andata e ritorno al giorno -:
quali siano i motivi per cui si debba smantellare e poi
ricostruire una linea ferroviaria;
se non ritenga assurdo, alla luce dei dati sopra esposti,
il mancato raddoppio delle linee Cuneo-Fossano e Ceva-San
Giuseppe;
se non ritenga di dover intervenire nei modi consentiti e
nel rispetto dell'autonomia degli enti interessati su linee di
programmazione che non sembrano supportate da razionale
valutazione e si prestano a critiche di varia e, ad avviso degli
interroganti, poco edificante natura.
(4-01894)
Il Contratto di programma 1994-2000 sottoscritto il 25 marzo
1996 tra F.S. S.p.A. e il Ministero dei trasporti e della
navigazione prevede investimenti nel settore ferroviario per
55.100 miliardi (tab. "A" e "A1") con risorse pubbliche e per
15.275 miliardi con capitali provati finalizzati a completare le
occorrenze finanziarie connesse alla realizzazione della linea ad
alta velocità tra Torino e Napoli.
Dei 55.100 miliardi, circa 15.100 sono destinati per
interventi già localizzati nelle regioni del Sud e circa 20.000
per interventi già localizzati nelle regioni del Nord, mentre il
residuo importo, pari a 20.000 miliardi, è previsto per
interventi tendenti al miglioramento del sistema ferroviario di
tutto il territorio nazionale.
Il piano degli investimenti prevede il potenziamento della
rete esistente, la realizzazione del nuovo sistema alta velocità
e l'ammodernamento del materiale rotabile.
Gli investimenti sulla rete esistente sono stati finalizzati
a:
potenziamenti sia infrastrutturali che tecnologici da
attuare sulle direttrici e nei nodi, mirati ad adeguare la
potenzialità ed a conseguire standard di qualità del servizio
(riduzione dei tempi di percorrenza ed aumento della regolarità e
fluidità) in linea con quelli delle migliori reti europee;
efficientamento, principalmente tecnologico, da attuare
sulle reti di bacino per migliorare l'efficienza
tecnico-economica e gli standard qualitativi.
Tale scelta deriva dal ritardo infrastrutturale che
presentano molti assi della rete "forte" del compendio
ferroviario italiano su cui transita circa l'89 per cento dei
traffici viaggiatori e merci trasportati sull'intera rete. Vanno
inoltre considerati i benefìci reciproci che tali investimenti
consentono di ottenere sull'offerta complessiva di trasporto
viaggiatori e merci.
Con riferimento specifico all'oggetto dell'interrogazione si
evidenzia, quindi, che il solo dato della movimentazione attuale
dei traffici non consente di dare una visione obiettiva delle
reali necessità della rete di trasporto. Ciò equivarrebbe a
svincolare i singoli interventi da una visione d'insieme e da una
logica di piano generale di assetto della rete posta a premessa
del citato piano di investimenti.
Quanto detto risulta particolarmente evidente nel caso degli
interventi indicati, relativi a raddoppi di tratte ricadenti
all'interno delle principali direttrici, interventi peraltro già
finanziati dal Contratto di programma del 29 dicembre 1992 (tab.
"A" dell'attuale Contratto di programma) e, in molti casi,
completati o in avanzata fase realizzativa:
Direttrici internazionali - afferenti ai principali
transiti
direttrice Tarvisio-Udine-Venezia/Cervignano - raddoppio
Cormons-Mossa (funzionale al nuovo scalo smistamento merci di
Cervignano);
Direttrici nazionali
direttrice "adriatica" Ancona-Lecce - tratto
Bari-Brindisi-Lecce raddoppio Mola di Bari-Fasano e
Tuturano-Lecce;
Direttrici di collegamento
direttrice Caserta-Foggia - raddoppio Apice-Benevento;
direttrice Palermo-Messina-Siracusa - raddoppio
Targia-Siracusa;
direttrice Orte-Falconara - raddoppio
Falconara-Montecarotto;
direttrice "jonica" Bari-Metaponto-Sibari-Crotone-Reggio
Calabria - tratto Bari-Taranto raddoppio Bitetto-Acquaviva delle
Fonti e Gioia del Colle-Palagianello;
direttrice "pontremolese" La Spezia-Parma/Fidenza -
raddoppio Berceto-Solignano.
I tratti di linea Ceva-S. Giuseppe di Cairo e Cuneo-Fossano
fanno parte della rete di bacino nord-ovest e sono inseriti in un
sistema di rete che ad oggi presenta linea a doppio binario nel
tratto Torino-Ceva (comune a più itinerari) e diramazioni verso
Cuneo, Ormea e Savona a semplice binario. E' stato realizzato un
primo tratto a doppio binario tra Cuneo e B. Madonna dell'Olmo.
Gli interventi di potenziamento previsti riguardano la
realizzazione del sistema di controllo centralizzato del traffico
(C.T.C.).
Le limitate risorse finanziarie unite alla priorità connessa
all'esigenza di uniformità di infrastrutture (doppio binario)
sulle principali linee nazionali, ha indotto alle priorità di
intervento su indicate.
Per quanto riguarda la nuova linea ferroviaria
Ferrandina-Matera, in corso di realizzazione, si fa presente che
trattasi di una linea a semplice binario a scartamento ordinario.
Il precedente collegamento tra le due città era garantito da una
linea in concessione governativa non affidata alle F.S. S.p.A.,
impostata su un tracciato diverso da quello oggi previsto a
scartamento ridotto, rispetto a quello in uso presso le F.S.
S.p.A.
Il Ministro dei trasporti e della navigazione: Burlando.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COSTRUZIONI FERROVIARIE, LINEE FERROVIARIE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

CUNEO (CUNEO+ PIEMONTE+), FOSSANO (CUNEO+ PIEMONTE+), CEVA (CUNEO+ PIEMONTE+), CAIRO MONTENOTTE (SAVONA+ LIGURIA+)