ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01700

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 20 del 24/06/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
Data firma: 24/06/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
  • MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
Stato iter:
12/12/1994
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/11/1994
SEGRETARIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 24/06/1994

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 29/11/1994

ITER CONCLUSO IL 12/12/1994

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere -
premesso che:
per le Amministrazioni centrali, fra il 1992 ed il 1993, si
è registrata una caduta di circa il 3,2 per cento mentre per le
Amministrazioni locali i dati relativi ai detti periodi
corrispondono ad una caduta di 1,7 per cento circa;
riguardo a ciò non sembra casuale che tale frana, incidente
su una spesa media annua di non meno di 3.500 miliardi
(corrispondente a non meno del 15 per cento del mercato
nazionale), sia avvenuta in concomitanza del decreto n. 39 del 12
febbraio 1993, che istituisce, presso la Presidenza del Consiglio
dei ministri, l'Autorità per l'informatica della Pubblica
Amministrazione con obiettivi di interposizione dirigistica e
sovraordinaria fra le Amministrazioni ed il mercato -:
se siano a conoscenza degli effetti degli ulteriori lacci
procedurali di tipo "breznievano" e vetero pianificatorio
costituiti da una sequenza inarrestabile di atti burocratici
previsti dal decreto n. 39 del 1993 ("linee strategiche", "piani
triennali", "aggiornamenti annuali", "pareri obbligatori",
"preventiva congruità tecnico-economica", "monitoraggi" ed altro)
da approvare a cura del Presidente del Consiglio, del Ministro
del tesoro, del Ministro del bilancio e della programmazione
economica, autorità per l'informatica, dei nuclei di valutazione,
della Corte dei Conti e delle varie Commissioni e Comitati
costituiti e da costituire;
se siano a conoscenza della mancanza di trasparenza dei
criteri di nomina previsti dal decreto n. 39 del 1993 e
riguardanti l'Autorità che pur essendo organo della Presidenza
del Consiglio è diretta da cinque membri, da cinque commissari e
da un direttore generale (nessuno dei quali facente capo alle
Amministrazioni Centrali da servire), tutti designati non dal
Presidente del Consiglio ma dallo stesso Presidente
dell'autorità, in totale difformità e contrasto con le norme del
decreto legislativo n. 29/1993 e di quelle altre successive di
oggettività delle strutture della Pubblica Amminstrazione;
se siano a conoscenza della trasparenza dei criteri di
scelta del personale dell'Autorità, che pur essendo il massimo
organo tecnico dell'informatica pubblica, è invece costituito da
funzionari, salvo qualche eccezione, affluiti da banche, enti
economici e da aziende private, con costi per l'erario fortemente
superiori a quelli dei funzionari di ruolo dello Stato e con
conoscenze pressoché nulle dei procedimenti amministrativi che
dovrebbero automatizzare;
se siano a conoscenza della imponente bardatura cartacea
che il decreto n. 39 del 1993 ha interposto fra la produzione e
le amministrazioni e che comporta ritardi di molti mesi per le
realizzazioni dei progetti informatici pubblici, così che fra la
scelta e le esecuzioni ormai si superano i dodici mesi, rendendo
quantomeno obsolete molte delle soluzioni tecniche a suo tempo
previste;
se siano a conoscenza delle scelte tecniche dell'Autorità,
che invece di adottare soluzioni concrete di immediata
funzionalità e di pronto impiego, sta propugnando soluzioni
tecnologiche di origine accademico-universitarie fortemente
frammentate, da collegare poi con una grande e costosa rete di
futura memoria, e di complessa ed indefinita gestione, da
affidare a personale ancora da reperire e da formare;
se non ritengano opportuno sospendere ogni ulteriore nomina
dei vertici dell'Autorità per l'informatica della Pubblica
Amministrazione e rivedere il decreto n. 39 del 1993 nella
direzione di una immediata soppressione dell'Autorità e la sua
sostituzione con una o più strutture tecniche di servizio e
supporto formate dalla sinergia del qualificato personale
informatico di ruolo statale, oggi disperso in CED piccoli e
medi, isolati fra loro.
(4-01700)
Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, si fa
presente quanto segue.
La caduta del mercato informatico telematico verificatasi tra
il 1992 e il 1993, è un fenomeno che non ha riguardato solo il
settore della Pubblica amministrazione, ma ha coinvolto tutti i
settori del suddetto mercato (servizi, distribuzione ed
industria), confermando il "trend" in discesa già registrato
negli anni precedenti.
La flessione dello stesso mercato poi, è erroneamente
connessa all'istituzione dell'autorità per l'informatica nella
Pubblica amministrazione; sul lato dell'offerta infatti grande
influenza ha esercitato il fenomeno del "downpricing"
(abbassamento dei prezzi), realizzato attraverso una riduzione
del listino prezzi, sul lato della domanda invece ha pesato il
clima di incertezza generale dovuta all'andamento ciclico della
domanda stessa, e più in generale all'atteggiamento
particolarmente cauto da parte degli imprenditori sia pubblici
che privati, dovuto agli effetti del "dopo-tangentopoli".
Tutte queste concause hanno determinato una contrazione
generalizzata degli investimenti. In realtà l'autorità per
l'informatica nella Pubblica amministrazione, per quanto di sua
competenza, ha tentato di stimolare la tendenza negativa del
mercato, utilizzando al meglio la possibilità operativa offerta
dal decreto-legge n. 39 del 1993 riguardante le norme in materia
di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni
pubbliche.
L'attività di monitoraggio, poi, svolta dall'AIPA (Autorità
per l'informatica nella pubblica amministrazione), riguarda solo
contratti con un importo superiore ai 50 miliardi di lire ed è
strumento ottimale per verificare e consentire il raggiungimento
degli obiettivi posti a base dei suddetti contratti. Infatti
organismi come la Banca mondiale, il Fondo monetario
internazionale, la stessa CEE, partecipano a programmi di
investimento solo se gli stessi siano soggetti ad un rigoroso
monitoraggio e dedicano larga parte delle loro risorse a queste
attività.
Con riferimento poi ai pareri obbligatori, gli stessi devono
essere richiesti all'AIPA solo per contratti i cui importi siano
superiori ai 300 milioni di lire (IVA compresa) salvo un breve
periodo in cui questo limite era stato ridotto a 120 milioni (IVA
compresa).
Il rilascio del parere da parte dell'AIPA ha, in definitiva,
l'obiettivo di evitare l'acquisizione di sistemi obsoleti,
consentendo al tempo stesso, l'allineamento ai prezzi di mercato,
con risparmi fino al 40 per cento della spesa prevista
dall'amministrazione interessata.
Si informa inoltre che le nomine dei membri dell'AIPA ed il
reclutamento del personale sono avvenute nel pieno rispetto della
normativa contenuta nel decreto legislativo 39/93, ed infatti non
vi è stato alcun rilievo di legittimità da parte degli organi di
controllo.
Attualmente prestano servizio presso l'AIPA 61 unità (a
fronte delle 150 previste in decreto); di queste 32 provengono da
amministrazioni pubbliche, 16 da enti pubblici e 13 da società a
partecipazione statale.
Considerando, inoltre, l'onere economico affrontato dalle
imprese private operanti nel settore, le quali corrispondono
dalle lire 700.000 alle lire 1.200.000 giornaliere a ciascun
capoprogetto od analista, l'AIPA realizza notevoli economie in
quanto corrisponde al proprio personale solo la retribuzione
prevista dal comparto di provenienza, che è di gran lunga
inferiore alle cifre sopraindicate.
In merito, infine, alle scelte tecniche, l'Autorità non
agisce secondo criteri di valutazione di tipo teorico ed
accademico, come rilevato nell'interrogazione, ma tiene sempre
presenti i fattori strategici e la coerenza intrinseca delle
operazioni proposte, valutando la loro efficacia operativa in
connessione ai costi da sostenere.
In definitiva, l'Autorità ha sicuramente tutte le capacità
organizzative e tecniche necessarie per una puntuale
realizzazione e gestione dell'attività nel settore
dell'informatica pubblica in Italia.
Il sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei
ministri: Letta.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AUTOMAZIONE E MECCANIZZAZIONE, GESTIONE DI IMPRESE, NOMINE IN ENTI, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

DL 1993 0029