Primo firmatario: Gruppo: ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO Data firma: 15/06/1994
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Stato iter:
18/11/1994
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
17/10/1994
MINISTRO - (MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE)
Fasi iter:
PRESENTATO IL 15/06/1994
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 17/10/1994
ITER CONCLUSO IL 18/11/1994
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: le proposte del Provveditorato agli studi di Perugia per la così detta "razionalizzazione" della rete scolastica elementare, media inferiore e media superiore, appaiono nella maggioranza dei casi censurabili, ispirate a criteri contraddittori o a nessun criterio, contrastanti con molti altri ed importanti criteri che dovrebbero invece essere osservati e privilegiati; e che le risposte che il Provveditorato fornisce a chi, anche per dovere di rappresentanza popolare, chiede chiarimenti, sono più che insoddisfacenti e dimostrano l'incongruità delle misure proposte; le proposte del Provveditorato agli studi di Perugia risultano particolarmente inaccettabili per il distretto scolastico di Spoleto, il cui ambito è uno dei pochissimi che ha visto spontaneamente effettuare negli anni scorsi soppressioni ed accorpamenti di Scuole e Presidenze, e che oggi si vedrebbe oggetto di nuovi irrazionali interventi d'autorità al pari di quelli che altrettanto non hanno fatto in precedenza; non solo ma risulta l'unico distretto nella provincia che, benché sacrificato fin dall'impianto in confini troppo angusti, vedrebbe compromessa la sua integrità territoriale - funzionale e riconosciuta spiccatissima identità culturale con "dirottamento" di Scuole e Presidenze verso altro distretto finitimo con cui già non facili risultano rapporti ed intese; le proposte del Provveditorato risultano tanto più errate e tendenziose a danno dell'area spoletina in quanto difformi da quanto attuato (o non attuato) per analoghe situazioni di altri Distretti; ignorando completamente i deliberati del Distretto scolastico di Spoleto e assumendo in motivazione addirittura i deliberati di altro Distretto contermine e "beneficiato"; recependo, a seconda della funzionalità al proprio disegno, ora i pareri degli Enti Locali ora i pareri del Consiglio di Istituto (magari senza andare a vedere dove siano residenti Presidi ed Insegnanti che lo compongono con eventuali interessi logistici particolari); il caso grave e vistoso del Distretto spoletino costituisce solo il sintomo più eclatante (e più dettagliatamente noto al sottoscritto per ragioni di residenza) di un errato e non costruttivo atteggiamento del Provveditorato agli Studi nel formulare le proposte per il territorio di sua competenza, che sta creando motivato malessere e sollevazione in molte zone dell'Umbria -: 1) se non ritenga di disattendere totalmente e per tutto il territorio della provincia le proposte di "razionalizzazione" formulate dal Provveditorato agli Studi di Perugia, in vista di una riformulazione complessiva, ma a parere dell'interrogante, potrebbe essere ispirata ai seguenti criteri: a) tendenziale conservazione dei poli scolastici prioritariamente nei centri montani e collinari, a prescindere da rigidi parametri numerici e demografici, che sempre penalizzano le aree già svantaggiate; b) rispetto dei confini territoriali e della tradizionale identità culturale e intrinsecità di rapporti dei Distretti Scolastici, nonché dei motivati pareri espressi dai Distretti stessi direttamente interessati; c) salvaguardia delle esigenze organizzative e didattiche, specie di natura sperimentale, in atto con apprezzabili verificati risultati; d) attuazione della "verticalizzazione" nei centri dove ciò risulta ottimale, residenza della Scuola Media e Direzione didattica della Elementare e garantendo così la conciliazione dei fini di risparmio con quelli di persistenza e autonomia scolastica in molti centri minori; 2) se, per quanto riguarda specificatamente il soprarichiamato territorio del Distretto Scolastico di Spoleto, non ritenga di disattendere completamente le proposte del Provveditorato e in modo particolarissimo respingere: a) l'accorpamento della Scuola Media di Campello sul Clitunno (Distretto Spoleto) a quella di Trevi (Distretto Foligno); b) l'accorpamento della Scuola Media di Giano dell'Umbria (Distretto Spoleto) a quella di Gualdo Cattaneo (Distretto Foligno). Misure che danneggerebbero le popolazioni scolastiche locali e preparerebbero, invece del consolidamento e ampliamento, la liquidazione del Distretto Spoletino, che si ridurrebbe ai comuni di Spoleto e Castel Ritaldi; c) la soppressione dell'autonomia dell'Istituto Magistrale "Gregorio Elladio" di Spoleto che sta vivendo una importante e fruttuosa esperienza sperimentale (e al quale verrebbe riservata, ancora una volta non a caso, sorte diversa e peggiore di quella di altri Istituti Magistrali di città vicine); 3) se in via del tutto subordinata e qualora con uniformità di trattamento si decida di intervenire in chiave di "razionalizzazione" sul territorio della provincia di Perugia, non ritenga di dover operare nel modo che segue, tale da accogliere le sostanziali esigenze degli Enti Locali, i pareri del Distretto Scolastico competente e soprattutto le reali opportunità della popolazione: I) accorpamento delle Scuole medie: Baiano di Spoleto alla "Dante Alighieri" di Spoleto; San Giacomo di Spoleto alla "Manzoni" di Spoleto; Campello sul Clitunno alla "Pianciani di Spoleto"; Giano dell'Umbria a quella di Castel Ritaldi, con accorpamento reciproco della Elementare a Giano dell'Umbria. II) possibili varianti sulle precedenti proposte: Baiano di Spoleto e Campello sul Clitunno alla "Dante Alighieri" di Spoleto - Castel Ritaldi alla "Pianciani" di Spoleto; Unificazione "verticalizzata" di Presidenza e Direzione didattica nello stesso ambito comunale di Giano dell'Umbria; III) quanto a Trevi, importante comune (attualmente Distretto di Foligno, benché ne sarebbe consigliabile lo spostamento a Spoleto), è opportuno e necessario più che oggettivamente il mantenimento della sua autonomia scolastica. Tale fine andrà perseguito mediante eventuale aggregazione di almeno una Scuola Media ricadente nelle aree finitime del Distretto di Foligno. Auspicabile anche il mantenimento di Gualdo Cattaneo, perseguibile con lo stesso criterio oppure, se non possibile, con "verticalizzazione" Presidenza-Direzione Didattica locali. (4-01412)
La questione rappresentata nella interrogazione parlamentare, indicata in oggetto, può ritenersi superata nel senso auspicato dalla S.V. Onorevole in quanto, a seguito dell'incontro, che ha avuto luogo nei giorni 27 e 28 giugno u.s., con il provveditore agli studi di Perugia, i provvedimenti adottati da questo Ministero per il distretto scolastico di Spoleto, in sede di razionalizzazione della rete scolastica appaiono in gran parte rispondenti alle ipotesi formulate nell'atto parlamentare in parola. Infatti, le scuole medie di Giano-Bastardo e Baiano di Spoleto, che hanno perduto l'autonomia, sono state aggregate rispettivamente alla scuola media di Castel Ritaldi ed alla "Manzoni" di Spoleto; la sezione staccata di Campello sul Clitunno e quella di san Giacomo sono state aggregate, rispettivamente alla scuola media "Alighieri" di Spoleto ed alla scuola media "Manzoni" di Spoleto. Infine, è stata mantenuta l'autonomia dell'istituto magistrale di Spoleto e della scuola media di Trevi. Il Ministro della pubblica istruzione: D'Onofrio.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
DISTRETTI SCOLASTICI, ENTI LOCALI, ISTITUTI E SCUOLE MAGISTRALI, PROVVEDITORATO AGLI STUDI E PROVVEDITORI, SCUOLA ELEMENTARE, SCUOLA MEDIA
SIGLA O DENOMINAZIONE:
GEO-POLITICO:
PERUGIA (UMBRIA+), SPOLETO (PERUGIA+ UMBRIA+), CAMPELLO SUL CLITUNNO (PERUGIA+ UMBRIA+), GIANO DELL'UMBRIA (PERUGIA+ UMBRIA+), CASTEL RITALDI (PERUGIA+ UMBRIA+)