ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 51 del 27/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: GALANTINO DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/09/2018
Stato iter:
01/08/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2019
TRENTA ELISABETTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2019

CONCLUSO IL 01/08/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01230
presentato da
GALANTINO Davide
testo di
Giovedì 27 settembre 2018, seduta n. 51

   GALANTINO e ROBERTO ROSSINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   sulla pagina Facebook dell'Esercito italiano è stato pubblicato, in data 23 settembre 2018, un post riguardante il 62° Reggimento fanteria «Sicilia» dell'Esercito italiano;

   nel post si legge: «In relazione a un audio che in queste ore circola sui social riguardante il 62° Reggimento fanteria “Sicilia” dell'Esercito, a Catania, informiamo che l'episodio è a conoscenza dei vertici militari e politici del Ministero della difesa. Informiamo altresì che, rispetto ai toni censurabili, è stata avviata una indagine interna per appurare responsabilità ed eventuali profili disciplinari»;

   a quanto consta all'interrogante, nell'audio si fa riferimento a fatti che se fossero confermati costituirebbero una gravissima violazione delle norme che disciplinano l'ordinamento militare –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire elementi in merito all'avvio dell'indagine interna riguardante il 62° Reggimento fanteria «Sicilia» dell'Esercito di cui in premessa;

   qualora l'indagine sopra richiamata fosse già conclusa, se intenda chiarirne gli esiti e quali eventuali iniziative disciplinari siano state assunte in relazione ai fatti descritti.
(4-01230)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 1 agosto 2019
nell'allegato B della seduta n. 220
4-01230
presentata da
GALANTINO Davide

  Risposta. — In relazione a quanto accaduto il 21 settembre 2018 presso la sede del 62° reggimento fanteria «Sicilia», la specifica inchiesta sommaria disposta ai sensi della normativa vigente dal comando forze operative sud, vertice d'area di riferimento, ha consentito di ricostruire la dinamica della vicenda nei suoi lineamenti fondamentali.
  In particolare, l'indagine ha attestato che, subito dopo la cerimonia dell'alzabandiera, a reggimento schierato, il domandante ha commentato alcuni aspetti relativi a problematiche sollevate da una parte del proprio personale riguardo alla mancata fruizione, per esigenze di servizio, della licenza ordinaria, del recupero compensativo accumulato e non goduto – che avrebbe dovuto essere fruito entro il 31 dicembre 2017 – e delle festività maturate e non godute dagli stessi militari nel corso dell'anno 2016 (prima, quindi, che l'ufficiale si insediasse quale comandante di corpo). La licenza ordinaria del 2016 – per completezza d'informazione – risulta essere stata fruita da tutto il personale avente diritto.
  In base alle risultanze dell'inchiesta, le criticità in questione sarebbero state più volte manifestate, nel corso dell'ultimo anno, da circa una sessantina di militari effettivi al reggimento, anche attraverso lo scambio di formale corrispondenza – nella forma di lettere di diffida e di messa in mora – proveniente da uno studio legale cui lo stesso personale si sarebbe rivolto al fine di ottenere il recupero e/o la monetizzazione delle ore in argomento.
  Quale conseguenza delle azioni legali intraprese dal proprio personale, il comandante ha, nell'episodio in questione, paventato possibili negative ricadute sull'impiego all'estero del Reggimento, motivando tale valutazione con il presupposto che la fruizione del pregresso maturato – e non goduto – da parte di alcuni militari avrebbe impedito la loro partecipazione alla necessaria fase di approntamento per l'immissione in teatro operativo.
  A fronte delle diffide ricevute, il comandante, in via di autotutela, ha infatti disposto, con decorrenza 4 ottobre 2018, l'invio in recupero compensativo del personale interessato, stante l'impossibilità di retribuirne in denaro il recupero compensativo accumulato e non goduto entro il termine del 31 dicembre 2017, a causa della mancanza di fondi sul pertinente capitolo di bilancio.
  Conseguentemente, l'aliquota di graduati con più di 45 giorni di recupero all'attivo, non potendo prendere parte all'approntamento – iniziato il 1° ottobre scorso – è stata espunta dagli organici per l'impiego «fuori area».
  Va rappresentato che i militari ascoltati dal personale inquirente in merito all'evento hanno manifestato di non aver percepito particolare negatività nel discorso del domandante di reggimento che, dal canto suo, ha giustificato i toni e il linguaggio usati nella circostanza – oggettivamente inappropriati e idonei a generare interpretazioni fuorvianti – con il proprio disappunto per il mancato accrescimento professionale che l'impiego all'estero avrebbe comportato per i propri uomini e per l'aver dovuto ripianificare tale impegno operativo a causa delle prolungate assenze del personale posto a riposo compensativo.
  Alla luce delle risultanze dell'inchiesta sommaria, il Capo di Stato maggiore dell'Esercito ha impartito disposizioni affinché siano poste in essere le opportune azioni per sensibilizzare i comandanti di corpo al rigoroso rispetto della normativa attinente all'istituto dello straordinario e ai compensi connessi con l'orario di lavoro.
  Quanto alla soluzione adottata dal comandante di reggimento – nel frattempo cessato dall'incarico in conseguenza dell'avvicendamento disposto dalla Forza armata – di collocare a recupero compensativo il personale a distanza di due anni dal momento in cui è stato maturato il relativo diritto, la stessa è oggetto di accertamento di responsabilità disciplinare ed amministrativa per i fatti sopra descritti.
  In merito all'esame disciplinare da parte delle competenti autorità, relativo alle condotte tenute dal personale coinvolto nella vicenda, esso è attualmente sospeso, in aderenza al disposto dal decreto legislativo n. 66 del 2010 (codice dell'ordinamento militare).

La Ministra della difesa: Elisabetta Trenta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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