ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01012

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 104 del 17/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: ALIFANO ENRICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/05/2023
Stato iter:
30/06/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2023
NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2023

CONCLUSO IL 30/06/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01012
presentato da
ALIFANO Enrica
testo di
Mercoledì 17 maggio 2023, seduta n. 104

   ALIFANO. – Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:

   a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro si verificavano due decessi nel carcere di Augusta a seguito di sciopero della fame. Due detenuti condannati all'ergastolo, Liborio Davide Zerba e Victor Pereshchako si lasciavano morire di inedia. Il primo lamentava un'ingiusta condanna, il secondo chiedeva da anni di poter scontare la pena nel proprio Paese. Nessuno dei due era ristretto al regime del 41-bis dell'ordinamento penitenziario;

   come rilevato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, il silenzio ha avvolto la morte di queste due persone, eventi assolutamente tragici che non hanno avuto, tuttavia, la risonanza mediatica attribuita al caso Cospito;

   al contempo, veniva scongiurato il tentativo di suicidio di una terza persona;

   con una capienza di 364 posti regolamentari la Casa di reclusione di Augusta registra 477 presenze di reclusi (dati Ministero della giustizia). La Polizia Penitenziaria ha ivi in servizio 176 unità, benché ne siano previste 251 (dati Ministero della giustizia);

   le celle risultano piccole, con letti a castello e, sebbene venga rispettata la soglia dei 3 metri quadrati per come considerata dal DAP, nelle celle doppie non sono disponibili 3 metri quadrati calpestabili per persona, escluso il bagno. Nella maggior parte delle celle non c'è la doccia, non funziona il riscaldamento, manca l'acqua calda e d'estate spesso l'acqua è razionata (fonte Antigone, visita del 6 luglio 2022). Solo circa un quarto dei detenuti lavora (dati Ministero della giustizia);

   nel complesso degli istituti penitenziari italiani si sono suicidati 85 detenuti nel 2022, 20 volte in più di quanto non avvenga nelle altre democrazie (fonti: Sole 24 ore che riporta dati di Antigone e Garante nazionale delle persone private della libertà personale). Dal 2012 si sono uccise in carcere 589 persone, quasi la metà di costoro era in attesa di una sentenza definitiva (fonte: Garante nazionale delle persone private della libertà personale) –:

   se il Ministro interrogato confermi quanto sopra descritto e quali iniziative intenda promuovere per migliorare le condizioni di vita dei detenuti, in particolar modo impiegando gli stessi in maggior numero in attività lavorative e/o attivando su più ampia scala corsi di formazione a loro diretti;

   quali iniziative intenda promuovere per eliminare o ridurre sensibilmente il sovraffollamento nelle strutture carcerarie.
(4-01012)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 30 giugno 2023
nell'allegato B della seduta n. 130
4-01012
presentata da
ALIFANO Enrica

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, riferito del decesso di due detenuti a seguito di intrapreso sciopero della fame, si avanzano quesiti circa la conoscenza di quanto occorso nonché sull'attivazione dei poteri ispettivi finalizzati a far luce sulla vicenda.
  Orbene, poiché i quesiti posti risultano altresì avanzati in sede di interrogazione a risposta orale (
question time), è opportuno richiamare quanto già riferito in data 25 maggio 2023.
  In via preliminare, come correttamente indicato dagli interroganti, non posso che richiamare quanto a suo tempo riferito in risposta ad interrogazione (la n. 3-00184) relativa agli istituti penitenziari della provincia di Siracusa, tra cui quello di Augusta, avente ad oggetto le carenze strutturali, di organico, e di sovraffollamento, con conseguenziali ricadute in tema di sicurezza, anche degli ambienti lavorativi nonché sulla concreta opera di rieducazione dei condannati.
  Si conferma, quindi, che nel carcere di Augusta, tenuto conto di 39 unità distaccate in uscita ed una in entrata, il personale presente è pari, attualmente, a n. 180 unità, inferiore di n. 71 unità rispetto alla dotazione organica prevista in numero di 251 unità.
  Le carenze maggiori si rilevano nel ruolo dei funzionari (-2 unità), degli ispettori (-7 unità), dei sovrintendenti (-4 unità) e degli agenti/assistenti (-20 unità).
  Quanto al ruolo dei funzionari, all'esito del concorso a n. 120 posti, si provvederà alla relativa distribuzione in ragione delle vacanze organiche.
  Riguardo alla carenza del ruolo degli ispettori, anche in questo caso, all'esito della procedura concorsuale per n. 411 posti in atto, l'amministrazione terrà nella massima considerazione la situazione della carenza di personale che connota il penitenziario di Augusta.
  Per quanto riguarda il ruolo dei sovrintendenti, è in essere concorso interno, per titoli, a complessivi n. 583 posti.
  Al riguardo, l'amministrazione ha recentemente assegnato presso la casa di reclusione di Augusta n. 4 unità.
  Per quanto riguarda il ruolo agenti/assistenti, si rappresenta che l'organico della casa di reclusione di Augusta è stato incrementato, nel mese settembre 2022, di n. 11 unità maschili e n. 2 unità femminili del medesimo ruolo, in occasione della mobilità ordinaria collegata alle assegnazioni degli agenti del 179° e 180° corso.
  È inoltre in fase di espletamento il 181° corso di formazione per n. 1471 allievi, al cui termine verranno assegnati al carcere di Augusta un adeguato numero di unità di ruolo.
  Infine, circa la carenza di funzionari della professionalità giuridico pedagogica, presso il carcere di Augusta ne risultano presenti n. 7 sui 9 previsti, ma all'esito di appositi interpelli, presumibilmente entro il mese di settembre 2023, ulteriori 2 unità vi saranno assegnate.
  Quanto alle presenze detentive, nel carcere di Augusta sono presenti un totale di n. 481 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare pari a complessivi n. 364 posti, di cui n. 26 non disponibili a vario titolo, rilevandosi un indice percentuale di affollamento pari al 142,31 per cento.
  In ordine alle carenze strutturali va premesso che sulla base delle risorse finanziarie e professionali disponibili, il preposto dipartimento dell'amministrazione penitenziaria non ha mai smesso di pianificare e realizzare i lavori di ristrutturazione e/o manutenzione ordinaria/straordinaria necessari per il mantenimento ed il recupero dei compendi immobiliari, ovvero per l'adeguamento degli stessi alle prescrizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000.
  Ciò precisato, con particolare riguardo ai lavori e ai procedimenti avviati e/o programmati al fine di migliorare le condizioni strutturali e igieniche degli istituti penitenziari di Augusta si rappresenta che, nell'ambito del programma di edilizia penitenziaria 2022 a cura del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, era previsto «l'adeguamento al d.P.R. n. 230/2000 di dieci sezioni detentive con consolidamento solai piano terra di due padiglioni», per un importo stimato di circa euro 5.000.000,00; sono attualmente in corso le attività di analisi della vulnerabilità sismica delle strutture e quelle finalizzate alla redazione della diagnosi energetica con emissione del relativo attestato di prestazione energetica.
  Sulla base delle risultanze di tali analisi/diagnosi, sarà poi avviata la fase di progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria occorrenti per l'adeguamento sismico e l'efficientamento energetico delle strutture, unitamente all'adeguamento dei reparti detentivi alle prescrizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000.
  Si auspica di poter concludere l'attività di progettazione e l'avvio del procedimento per l'affidamento dei lavori entro il 2023.
  Relativamente alle carenze segnalate in merito agli impianti elettrici, si comunica che il competente provveditorato regionale ha previsto, per l'anno in corso, un intervento di «rifacimento dei quadri elettrici d'istituto e dismissione delle condutture per la distribuzione dell'energia elettrica presenti nei cunicoli, con realizzazione di nuove condutture in ambienti più idonei», per l'affidamento del quale questo dipartimento ha già confermato di poter assicurare la copertura finanziaria occorrente, stimata in circa euro 2.000.000,00.
  Tutto ciò precisato, in relazione ai due detenuti purtroppo deceduti in ospedale in conseguenza del deterioramento delle condizioni generali dell'organismo dovute, presumibilmente, all'intrapreso sciopero della fame, in disparte l'autonoma indagine dell'autorità giudiziaria, come avviene di regola in situazioni analoghe, sono naturalmente in essere le doverose attività ispettive da parte del competente provveditorato, proprio finalizzate alla esatta verifica di tutto quanto occorso nel periodo di detenzione e sino al ricovero in nosocomio.
  Ebbene, dalle prime risultanze non emergono
deficit dei doveri cui è tenuta l'amministrazione penitenziaria.
  Quanto all'assistenza sanitaria, ricordo che questa è in titolarità alla preposta autorità regionale, e che una volta non più efficacemente erogabile all'interno del carcere, è stata affidata all'ospedale locale e delle situazioni in essere erano state informate le preposte autorità.
  In particolare, quanto al detenuto sig. Z.L.D., questi ha iniziato lo sciopero della fame in data 27 febbraio 2023, ritenendo di essere detenuto ingiustamente; il successivo 24 aprile è stato ricoverato presso l'ospedale di Augusta, ove poi è avvenuto il decesso.
  Dagli atti emergono problematiche di natura psichiatrica, tanto che con provvedimento 6 aprile 2023 il magistrato di sorveglianza di Siracusa aveva richiesto precipua osservazione ed il successivo 17 aprile ne era stato disposto il trasferimento temporaneo presso il carcere di Barcellona Pozzo di Gotto poiché dotato di sezione A.T.S.M. (articolazione tutela salute mentale) e si era in attesa di posto letto.
  Il detenuto sig. P.V., invece, aveva intrapreso la protesta dello sciopero della fame dal 26 marzo 2023 per «motivi di giustizia» legati alla sua procedura di estradizione.
  Il 2 maggio era stato ricoverato presso l'ospedale di Siracusa, ove poi decedeva il successivo 9 maggio.
  In precedente 6 aprile risulta stilato verbale dello
staff multidisciplinare ed anche per lui, era stato poi richiesto il trasferimento presso istituto dotato di ATSM per osservazione sanitaria e psichiatrica.
  In ordine agli omessi avvisi al Garante nazionale per le persone private della libertà, circa l'andamento dello sciopero della fame, evidenzio che non è attività obbligatoria e non è prevista la comunicazione dell'andamento delle centinaia di manifestazioni di protesta che, quotidianamente, i detenuti pongono in essere sul territorio nazionale, molte delle quali cessano entro breve termine.
  Mi pregio annunciare, tuttavia, che allo scopo di ovviare alla problematica, a breve sarà operativa una precipua
mailing list presso la cosiddetta Sala Situazioni del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, così che (anche) l'ufficio del Garante nazionale sarà tempestivamente reso edotto, pressoché in tempo reale, dei fatti di particolare importanza che si verificheranno all'interno degli istituti penitenziari.
  Avrà pertanto contezza di tutti gli eventi critici rilevanti, così da poter meglio e più efficacemente attendere al proprio mandato istituzionale.
  Naturalmente si tratta di informazioni cui, di per sé, ha già diritto di accedere e comunicate nel pieno rispetto della disciplina sulla riservatezza dei dati sensibili.
  Infine, sono a ribadire che, in generale, l'attenzione alla «sanità penitenziaria» è e sarà massima, non nascondendo però la complessità della problematica in ragione della generale titolarità in capo alle regioni della competenza ad organizzare ed erogare i concreti servizi.
  L'amministrazione continuerà ad implementare il coordinamento con autorità sanitarie locali, enti locali e comunità terapeutiche.
  L'obbiettivo primario perseguito resta quello di individuare, possibilmente fin dall'ingresso, le persone con problematiche da dipendenza o con patologia psichiatrica o con rischio suicidario, per attivare immediate azioni di sostegno e per promuovere i necessari interventi sanitari, sociali e psicologici.

Il Ministro della giustizia: Carlo Nordio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

suicidio

detenuto

stabilimento penitenziario