Al Ministro dell'industria, commercio ed artigianato. - Per
conoscere - premesso che:
i servizi della Commissione europea hanno provveduto, già
in data 9 settembre 1994, ad inviare una prima lettera alla
Rappresentanza permanente d'Italia presso le Comunità europee, in
cui sono stati illustrati i principali problemi sollevati dalla
legislazione italiana in materia di fiere, saloni, mercati ed
esposizioni;
in data 2 febbraio 1995, una seconda missiva della
Commissione all'attenzione delle autorità nazionali, oltre a
richiamare i principali problemi di compatibilità della normativa
nazionale con il diritto comunitario, ha ribadito la necessità di
procedere, sul piano nazionale, a riaffermare con gli opportuni
strumenti, la preminenza e l'applicazione dei principi del
diritto comunitario nell'ordinamento nazionale e l'adozione delle
modifiche delle disposizioni legislative in contrasto con il
trattato Ce;
è opportuno segnalare, a questo proposito, che una nota
informale dell'amministrazione statale alla Commissione, datata 3
novembre 1994, aveva espressamente sottolineato "la necessità di
emanare una legge-quadro che ammonisse gli ordinamenti regionali
in materia di fiere" richiamando peraltro la presentazione in
passato di diversi disegni di legge -:
se, con quali mezzi e con quali tempi ritenga di risolvere
al più presto queste importanti questioni che, oltre a
danneggiare l'immagine del nostro paese, determinano un grave
danno economico per i nostri operatori, a causa della permanente
incertezza legislativa, resa ancor più significativa se si tiene
conto che essa va ad investire tutti i settori dell'economia.
(4-00976)