ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 32 del 12/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: VELO SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANCIULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2013
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00830
presentato da
VELO Silvia
testo di
Mercoledì 12 giugno 2013, seduta n. 32

   VELO, MANCIULLI e SANI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il settore della produzione di energia elettrica da bioliquidi attraversa un periodo di grave difficoltà determinata da fattori legati al mercato, quali la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento della materia prima e gli alti costi funzionali; fattori comuni agli altri settori produttivi, quali la difficoltà di accedere al credito e fattori dipendenti dalla mancata adozione da parte del Governo di quei provvedimenti, pure previsti dalla normativa vigente, che garantirebbero a questo settore, così importante anche per il beneficio ambientale che produce, il sostegno indispensabile per superare la crisi. È il caso della mancata adozione dei provvedimenti previsti dal comma 7-quater dell'articolo 25 del decreto legislativo n. 28 del 2011, il cui termine di adozione è scaduto da cinque mesi;
   la citata norma impone al Ministro dello sviluppo economico di emanare un decreto per stabilire i criteri per l'attuazione delle norme, che introducono varianti operative favorevoli alle imprese, contenute nei commi 7-bis e 7-ter del medesimo articolo 25 del decreto legislativo n. 28 del 2011. Con tali disposizioni si riconosce agli impianti: la possibilità di esercitare una opzione, di anno in anno, per l'erogazione di un incentivo maggiore di quello previsto dalla normativa per la medesima tipologia di impianto, rimodulando nel contempo la quota di energia incentivabile al fine di escludere oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato; un ulteriore diritto di opzione: lavorare, ad esempio, 8.300 ore con un coefficiente moltiplicativo di 1,3 oppure un numero minore di ore con un coefficiente moltiplicativo di 1,8, mettendo di conseguenza un tetto massimo ai costi a carico dello Stato;
   con il decreto legislativo in questione, inoltre, si pone un limite all'ammontare complessivo degli incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche in 5,8 miliardi euro. Nell'anno 2012 sono stati spesi appena 4 miliardi. Tale circostanza dimostra chiaramente quali margini operativi vi siano per rivedere la normativa in questione;
   ulteriori difficoltà per il settore della generazione elettrica da bioliquidi, ma più in generale per l'intero settore delle rinnovabili, derivano dalla riduzione degli incentivi che erano stati assicurati agli operatori al momento della pianificazione degli investimenti, circostanza che ha di fatto reso antieconomici molti di tali investimenti rendendo impossibile il prosieguo delle attività per molti produttori;
   come se non bastasse, infine, il GSE dal mese di gennaio 2013 non emette i certificati verdi, che per molte imprese rappresentano una quota maggioritaria del fatturato, adducendo, a quanto consta agli interroganti, come giustificazione l'aggiornamento del software; il problema, naturalmente, si ripercuote sugli acquirenti dei certificati, i grandi produttori di energia, in particolare, che pur di acquistarli sarebbero oggi disposti a pagarli contestualmente, o quasi, all'emissione della fattura;
   appare importante ulteriormente segnalare che la produzione di energia elettrica da bioliquidi reca maggiori vantaggi rispetto ad altre fonti rinnovabili in virtù della assoluta stabilità e programmabilità del funzionamento e della produttività degli impianti, in questo – dunque perfettamente assimilabili a quelli alimentati da combustibili fossili –:
   se non reputi il Ministro interrogato di dover provvedere senza ulteriore indugio all'adozione del decreto previsto dal comma 7-quater dell'articolo 25 del decreto legislativo n. 28 del 2011; se non ritenga opportuno, inoltre, segnalare al GSE la necessità che si riprenda al più presto ad emettere i certificati verdi, fonte primaria di reddito per i produttori di energia da fonti rinnovabili. (4-00830)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2011 0028

EUROVOC :

industria elettrica

produzione d'energia

energia rinnovabile

energia elettrica

investimento