Legislatura: 17Seduta di annuncio: 32 del 12/06/2013
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/06/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/06/2013
CATANOSO. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
è dei mesi scorsi la notizia, assolutamente positiva e da accogliere con entusiasmo, di una nuova boccata d'ossigeno per le piccole e medie imprese italiane: l'Abi (l'Associazione banche italiane) ha deciso una nuova proroga, fino al 30 giugno 2013, per aderire alla moratoria dei debiti delle pubbliche e medie imprese;
si tratta dell'accordo sulle «Nuove misure per il credito alle pubbliche e medie imprese» sottoscritto nel febbraio 2012, il cui termine era fissato, in base all'ultimo slittamento, alla fine del mese di marzo e che invece proseguirà fino alla fine di giugno;
la decisione è stata presa dal comitato esecutivo dell'Abi ed è inserita in un pacchetto di misure a sostegno delle imprese messo a punto dalle banche con i Ministeri dell'economia e dello sviluppo economico e con le associazioni delle imprese che permette di sospendere mutui e leasing, allungarne la durata, ottenere anticipazioni e finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri delle pubbliche e medie imprese;
l'accordo si rivolge alle pubbliche e medie imprese con meno di 250 dipendenti e fatturato inferiore a 50 milioni di euro, oppure con un totale attivo di bilancio fino a 13 milioni di euro e la proroga è stata decisa in considerazione della «situazione economica ancora complessa per il Paese e in vista del varo di nuove iniziative di sostegno alle piccole e medie imprese»;
questo accordo rappresenta il modello di collaborazione che tutti i protagonisti della vita economica del nostro Paese dovrebbero perseguire quotidianamente:
la proroga della moratoria rappresenta un passo «per individuare soluzioni e strumenti alternativi alla moratoria e utili ad affrontare l'emergenza credito e le tensioni sul fronte della liquidità delle piccole imprese che ancora oggi sono tra i principali fattori di ostacolo all'attività di impresa» e la stessa Abi annuncia di aver avviato il confronto con i rappresentanti delle imprese per individuare un nuovo accordo entro la fine di giugno, cioè quando scadrà la moratoria. Dal confronto, spiega l'Abi, è già emersa «una visione comune su una serie di temi per lo sviluppo del Paese, che potranno essere inseriti nel nuovo accordo. Fra cui l'attenuazione degli impatti di Basilea 3 sulle pubbliche e medie imprese, il potenziamento dell'operatività del Fondo di garanzia per le pubbliche e medie imprese, lo sviluppo delle reti d'impresa;
a giudizio dell'interrogante questa iniziativa deve assolutamente prorogarsi almeno fino al 31 dicembre di quest'anno e le associazioni di categoria, banche ed imprese, devono trovare soluzioni efficaci per risolvere la crisi economica che attraversa il nostro Paese;
il Governo e, nello specifico, i Ministri interrogati devono farsi parte attiva nella ricerca di soluzioni e devono partecipare a queste iniziative portando in tali consessi il contributo essenziale della «parte pubblica» dell'economia italiana –:
quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati per aiutare concretamente le piccole e medie imprese italiane e contribuire al raggiungimento di nuovo accordo tra le stesse ed il mondo del credito bancario nazionale. (4-00821)
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