ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00653

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00027
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/07/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00653
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   RIZZETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nell'ambito della recente Conferenza Stato-regioni si è discusso della modifica al decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, che ha recepito la direttiva 92/43/CEE, cosiddetta direttiva habitat, per inserire alcune disposizioni sulla gestione delle specie animali aliene;

   risulta che le regioni abbiano chiesto impropriamente una modifica alla normativa in questione, per ottenere libertà di deroga alla citata direttiva, rispetto alla gestione di due specie, orsi e lupi, anche per il loro possibile abbattimento;

   ebbene, in uno scenario in cui questi animali vengono uccisi di frequente dal bracconaggio nei modi più brutali – con fucili, cibo avvelenato e addirittura lacci di filo metallico – iniziative che ne possano comportare la soppressione, oltre a violare la normativa comunitaria, metterebbero a rischio due specie simbolo della biodiversità del nostro Paese –:

   se e quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato a tutela delle specie citate e contro le iniziative di abbattimento.
(4-00653)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato B della seduta n. 92
4-00653
presentata da
RIZZETTO Walter

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa alle problematiche connesse alla gestione e conservazione dell'orso e del lupo in Italia, in particolare nella Provincia autonoma di Trento, si rappresenta quanto segue.
  Occorre, in primo luogo, ricordare che sia l'orso che il lupo sono specie particolarmente tutelate dal quadro normativo europeo: la Convenzione di Berna le inserisce tra le specie strettamente protette (allegato II) mentre la direttiva
Habitat le colloca tra le specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di ZSC e una protezione rigorosa (allegati B e D).
  Per quanto concerne il quadro normativo nazionale, la richiamata disciplina europea è stata recepita dal decreto del Presidente della Repubblica dell'8 settembre 1997, n. 357 nonché da una serie di disposizioni contenute nella legge 11 febbraio 1992, n. 157.
  Il Ministero dell'ambiente ha da sempre tenuto in grande considerazione la necessità di realizzare e garantire un'efficace conservazione e gestione dell'orso e del lupo in Italia, trattandosi di specie di altro valore naturalistico la cui tutela non può prescindere da una adeguata gestione dei conflitti con la zootecnia.
  Con questa finalità, l'Italia si è dotata nel 2002, in particolare, di un piano d'azione per la conservazione e gestione del lupo, che esclude la possibilità di attivare deroghe ai divieti di abbattimento della specie. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha, inoltre, predisposto e portato in discussione presso la Conferenza Stato-regioni un aggiornamento del predetto piano dazione. In tale piano sono individuate ventidue azioni per regolare il rapporto uomo-lupo che prevedono soluzioni alternative all'abbattimento. Allo stato, si è in attesa della sua condivisione da parte delle regioni, in quanto autorità competenti per la gestione del territorio.
  In base al quadro normativo nazionale e comunitario sopra delineato, in via generale, è dunque attualmente vietata l'uccisione di esemplari della specie. Le norme prevedono possibilità di deroga ai divieti di cattura o abbattimento solo in caso di gravi danni e a condizione che non esistano soluzioni alternative praticabili e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni di orso e di lupo.
  Per quanto concerne l'orso, si segnala che dal 2015 è stata formalmente istituita una commissione tecnica composta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Provincia autonoma di Trento e l'Ispra per la gestione dell'orso e dei grandi carnivori. Dalla sua istituzione, la commissione si incontra regolarmente per affrontare le questioni relative alla gestione e conservazione dell'orso che, peraltro, trova tutela anche nell'ambito del piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle alpi centro-orientali.
  L'Ispra ha evidenziato, peraltro, che, in ragione delle caratteristiche ecologiche delle due specie di grandi carnivori, che si muovono su aree molto vaste, ed agli obblighi derivanti dall'impatto normativo comunitario, la gestione del lupo e dell'orso richiede necessariamente una pianificazione su scala sovra-provinciale, dell'intero contesto alpino.
  Ad ogni modo, è opportuno segnalare che la Provincia autonoma di Trento e Bolzano, nella gestione della problematica in esame, ha presentato una proposta di, norma di attuazione dello statuto speciale, finalizzata a conferire alle province autonome le competenze spettanti allo Stato ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli
habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche). La norma prevede di demandare al presidente della Provincia interessata l'adozione delle misure di prevenzione e di intervento urgente connesse alla gestione della presenza dell'orso e del lupo nel territorio provinciale, nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti ivi previsti. La predetta norma integrativa è stata sottoposta all'esame della commissione paritetica di cui all'articolo 107 dello statuto (Commissione dei dodici), anche al fine di attivare il confronto istruttorio con i ministeri competenti.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ribadisce la propria disponibilità al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise, ferma restando la consolidata e coerente contrarietà del ministero rispetto ad atti normativi delle regioni o delle province autonome, di deroga alla legge vigente in materia, in violazione dei princìpi costituzionali.
  È stato, inoltre, previsto un intenso programma di prevenzione, nel quale si contempla tra l'altro di rafforzare la rete dei controlli, anche attraverso le forze di polizia locale.
  A ciò si aggiunge l'ipotesi di inasprire le pene per i bracconieri, innalzando il livello dei reati e passando dalla fattispecie della contravvenzione a quella del delitto.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violazione del diritto comunitario

revisione della legge

diritto comunitario