ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 8 del 22/05/2008
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/05/2008


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 22/05/2008
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 22/05/2008
MINISTERO DELL'INTERNO 10/06/2008
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON LE REGIONI delegato in data 26/02/2009
Stato iter:
26/02/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2009
FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON LE REGIONI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/10/2008

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 26/02/2009

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/02/2009

CONCLUSO IL 26/02/2009


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00168
presentata da
RITA BERNARDINI
giovedì 22 maggio 2008 nella seduta n.008

BERNARDINI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere premesso che:

sabato 10 maggio sul quotidiano Alto Adige è apparso un articolo firmato da Antonella Mattioli dal quale si apprende che, nella città di Bolzano, i gruppi consiliari comunali della SVP e di AN hanno chiesto al Comune di entrare in possesso degli elenchi dei bambini iscritti alle scuole materne;

la richiesta è stata avanzata al fine dichiarato di verificare l'appartenenza etnico-linguistica di tutti i bambini che frequentano le scuole materne di lingua tedesca per sapere se tra questi vi siano troppi iscritti di lingua italiana;

il comune di Bolzano, senza alcuna preventiva autorizzazione da parte delle famiglie dei bambini, avrebbe dunque messo a disposizione dei gruppi consiliari della SVP e di AN i predetti elenchi al punto che, dopo aver esaminato i nomi ed i cognomi in essi contenuti, lo stesso capogruppo SVP in Consiglio comunale, Oswald Ellecosta, ha dichiarato di aver scoperto che in alcune sezioni degli asili di lingua tedesca oltre il 50 per cento degli iscritti risulterebbe essere di lingua italiana;

la conoscenza degli elenchi ha pertanto consentito ai richiedenti di elaborare una sorta di «schedatura» su base etnico-linguistica, e quindi potenzialmente discriminatoria, di tutti coloro che frequentano le scuole materne di lingua tedesca con l'intenzione poi di utilizzare tali dati proprio nei confronti dei diretti interessati;

a tal proposito è utile ricordare che la normativa sul censimento linguistico attualmente vigente nella Provincia di Bolzano, nel prevedere che la richiesta di appartenenza linguistica sia resa a partire dal diciottesimo anno di età, esclude espressamente che i minori siano tenuti e-o obbligati a rilasciare a terze persone tale dichiarazione posto che, per questi ultimi, la normativa sui dati sensibili è molto più restrittiva;

giova inoltre sottolineare che la vicenda ha già prodotto un grave danno per gli effetti intimidatori che ha avuto nei confronti delle famiglie con cognome italiano che iscrivono i propri figli alle scuole materne di lingua tedesca;

peraltro: a) il problema sollevato dai gruppi consiliari della SVP e di AN relativamente al fatto che la presenza di un numero eccessivo di bambini di altra lingua ostacolerebbe l'apprendimento dei bambini di madrelingua, non considera che il principio della funzionalità della scuola deve essere sì tutelato ma sempre nel rigoroso rispetto dei diritti dei singoli alunni i quali rimangono comunque liberi di iscriversi alle scuole di ogni ordine e grado (articolo 19 Statuto di Autonomia); b) il decreto del Presidente della Repubblica n. 301 del 15 luglio 1988 prevede procedure rigorose per affrontare i casi in cui il bambino iscritto non possegga adeguate conoscenze della lingua della scuola. La predetta procedura però può essere attivata solo caso per caso e solo per l'alunno che presenti effettivamente tale difficoltà linguistica. Trattasi di un procedimento speciale affidato all'autonomia scolastica che esclude ogni intervento di tipo diverso e-o di terzi estranei, ciò proprio al fine di evitare indesiderabili effetti di discriminazione del bambino dovuti alla sua supposta appartenenza etnico-linguistica; c) l'articolo 323 del codice penale punisce chiunque ricopra una pubblica funzione e utilizzi atti (in questo caso liste di bambini iscritti) per scopi non consentiti dalla legge; l'interrogante ritiene di estrema gravità la predetta diffusione posto che la stessa, oltre a risultare intimidatoria e potenzialmente discriminatoria, lede il diritto alla riservatezza dei diretti interessati e dei loro familiari -:

di quali elementi disponga con particolare riferimento alla notizia relativa alla diffusione dei dati verosimilmente sensibili avvenuta nel comune di Bolzano riguardante l'appartenenza etnico-linguistica dei bambini iscritti negli asili nido di lingua tedesca, e quali iniziative, nell'ambito dei propri poteri di vigilanza riconosciuti dall'articolo 19 dello Statuto di autonomia, intenda assumere affinché sia garantito l'ordinato e proficuo svolgimento dell'attività scolastica, evitando qualunque azione anche solo potenzialmente discriminatoria che coinvolga bambini iscritti negli asili nido con particolare riguardo al territorio dell'Alto Adige.(4-00168)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 febbraio 2009
nell'allegato B della seduta n. 141
All'Interrogazione 4-00168 presentata da
RITA BERNARDINI

Risposta. - In riferimento all'atto parlamentare di sindacato ispettivo indicato in oggetto e sulla base degli elementi forniti dalla Provincia autonoma di Bolzano e dal Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano si rappresenta quanto segue.
L'iscrizione nelle scuole con lingua di insegnamento diversa dalla madre lingua dell'alunno si inserisce nel più ampio dibattito sulla struttura dell'ordinamento scolastico in provincia di Bolzano, che prevede tre sistemi separati per gruppi linguistici (italiano, tedesco e ladino).
Da più parti è stato suggerito, se non di superare il sistema separato, di fornire almeno un'offerta formativa ulteriore con l'istituzione di scuole plurilingue, ma le relative proposte non hanno avuto seguito.
Nelle zone dove maggiore è la presenza del gruppo linguistico italiano (Bolzano e Bassa Atesina) è stata sollevata la questione sull'iscrizione alle scuole materne ed a quelle dell'obbligo di bambini ed alunni di lingua materna italiana o appartenenti a famiglie mistilingue, con particolare riguardo alla città di Bolzano dove risulta una massiccia presenza di bambini di lingua italiana nelle scuole materne in lingua tedesca.
L'iscrizione alle scuole nella provincia di Bolzano è regolamentata dallo Statuto di autonomia e da una specifica norma di attuazione dello stesso. Entrambe le disposizioni sanciscono la piena libertà d'iscrizione degli alunni in qualsiasi scuola della provincia di Bolzano e definiscono l'iter da percorrere qualora la scuola ritenga che un alunno non possegga un'adeguata conoscenza della lingua d'insegnamento della scuola stessa.
In merito alla vicenda segnalata, il Comune di Bolzano ha rilasciato a due rappresentanti del Consiglio comunale le liste dei bambini iscritti alle scuole materne con i loro dati anagrafici. Al riguardo l'Ufficio legale del predetto comune ha reso noto di aver dato il via libera alla consegna di dette liste sulla base delle norme vigenti in materia di accesso ai documenti amministrativi da parte dei componenti i Consigli comunali.
Il Presidente del Consiglio provinciale, venuto a conoscenza dell'accaduto, ha fatto presente di aver inviato una nota informativa al Garante per la protezione dei dati personali.
Il Dipartimento delle libertà pubbliche e sanità della predetta autorità, nel prendere atto, alla luce della documentazione acquisita, che gli elenchi dei bambini sono stati richiesti al fine di verificare il rispetto dei criteri di ripartizione dei minori tra le scuole sulla base della residenza, ha reso noto che non saranno assunte iniziative per l'adozione di specifici provvedimenti, non essendo stati ravvisati gli estremi di una violazione della disciplina rilevante in materia di protezione dei dati personali.
Anche la Giunta provinciale si è occupata della questione nelle riunioni del 19 maggio e del 3 novembre 2008. In tale ultima seduta ha approvato le linee guida per le scuole dell'infanzia di lingua tedesca.
Con tale provvedimento viene confermato l'indirizzo finora seguito: non verranno introdotti test linguistici da sottoporre ai bambini, ma si continuerà a contattare le famiglie e si fisseranno dei colloqui con i genitori al fine di comprendere se i bambini abbiano o meno la conoscenza della lingua tedesca.
L'Intendenza scolastica in lingua tedesca, infine, ha assicurato che in ogni caso non saranno previste esclusioni d'ufficio contro il parere dei genitori.

Il Ministro per i rapporti con le regioni: Raffaele Fitto.
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

alunno

amministrazione locale

cognome

comune

fanciullo

gruppo linguistico

lingua materna

provincia autonoma di Bolzano

regione alpina

scuola materna